Lettera del Presidente
Nell’editoriale di questo mese, l’Impegno costante per la difesa e valorizzazione della categoria, le nuove nomine e una rinnovata capacità di fare squadra per affrontare le sfide economiche e politiche del futuro
Giovanni Pagnacco
Presidente ALDAI-Federmanager
Cari associati,
la forte continuità di intenti e la coerenza di azioni collettive e unanimi continuano a caratterizzare le attività e i servizi che ALDAI sta portando avanti, sempre con determinazione e impegno, in nome della difesa, tutela e valorizzazione della categoria.
Lo scorso anno si è chiuso con un altro passo avanti nella volontà di rendere l’Associazione sempre più un punto di riferimento del sistema: la mia nomina a Coordinatore della Commissione Lavoro e Welfare e Capo delegazione federale per il prossimo rinnovo del nostro contratto collettivo nazionale, quella del nostro Coordinatore del Comitato Pensionati a Coordinatore Nazionale Seniores, e di altri colleghi della Governance all’interno della Giunta Federale, della stessa Commissione Lavoro e Welfare e del Comitato Seniores, rappresentano un obiettivo che possiamo considerare raggiunto.
Questi risultati sono frutto, oltre che delle qualità individuali, anche della rinnovata capacità di ALDAI di fare squadra al suo interno, con le territoriali e a livello federale, con un forte senso di responsabilità rispetto alle aspettative degli associati, della categoria e del sistema economico e politico del Paese. Le nomine rappresentano un solido e rinnovato punto di partenza per un’Associazione come la nostra che quest’anno festeggerà i suoi primi ottant’anni di vita.
Il 2024 è stato un anno “faticoso” per l’economia lombarda: il Centro Studi Confindustria infatti, secondo gli ultimi dati, ha recentemente stimato una crescita dello 0,5%, sotto alla media italiana (+0,6%) e ha previsto una ripartenza moderata nel 2025, con un +1,1% del PIL lombardo, superiore al +0,7% atteso per l’Italia. Pertanto, in un contesto economico come quello attuale, caratterizzato da sfide e incertezze, il ruolo del dirigente è ancora più fondamentale per garantire la stabilità e la crescita delle aziende.
I manager non sono solo responsabili della gestione quotidiana, ma anche della guida strategica e della capacità di adattamento delle imprese.
Il manager deve essere tanto stratega quanto pratico, capace di fare fronte a sfide economiche globali, ma anche di costruire il futuro dell’impresa attraverso scelte lungimiranti e un forte impegno per la sostenibilità e l’innovazione.
Nei prossimi mesi ci saranno i rinnovi delle cariche negli Organi degli Enti collaterali e delle Società del sistema Federmanager e sono convinto che si potranno esprimere le migliori candidature possibili anche al nostro interno, continuando a operare con la forza, il senso di responsabilità e lo spirito di servizio dovuti, che non potranno che essere una naturale conseguenza dall’approccio dimostrato anche prima e durante le ultime elezioni federali di fine dicembre.
Con questa forza garantiremo, insieme alla Federazione, un peso sempre maggiore nei tavoli decisionali sulle politiche economiche, industriali e sociali del Paese, sapendo anche come restituire al territorio e al sociale il massimo dalle nostre comprovate capacità, consolidando quindi un credito spendibile nel veder maggiormente valorizzata e tutelata la nostra categoria dal punto di vista anche politico. Tutto quanto sopra avviene in un periodo in cui la storia anche in termini di valori, considerati i recenti sviluppi geopolitici e tecnologici, è tutta da riscrivere e noi vogliamo e possiamo essersene i coautori adesso e in futuro.
01 marzo 2025