Nel celebrare il 70° anniversario della Confederazione Italiana Dirigenti e Alte Professionalità CIDA, abbiamo ricordato l’impegno per la ricostruzione del Paese e la necessità, oggi, come allora, di unire le forze per vincere le sfide del cambiamento rappresentando il ruolo manageriale con l’onestà e l’etica che ci distingue.

L’incontro del 14 ottobre, nell’Aula del Palazzo dei Gruppi della Camera dei Deputati a Roma, è stata l'occasione per riflettere sull’esperienza di un periodo nel quale la professionalità di colleghi di numerosi settori dell'economia italiana hanno attivamente collaborato al miracolo italiano e all’attuale difficile tenuta del nostro sistema all'interno dell'Unione Europea. Ma è stato anche un forte stimolo per prendere coscienza dell’urgente necessità di un cambiamento profondo delle nostre modalità di rappresentanza e della relazione con gli associati.

La rivoluzione industriale in atto pone nuove sfide e le sue conseguenze sull'organizzazione del lavoro toccano in profondità le basi stesse della nostra società, offrendo al tempo stesso nuove opportunità e prospettive alle nuove generazioni. In questo contesto ci unisce la consapevolezza che l’uso della tecnologia sarà indispensabile, ma non sufficiente a garantire da sola il progresso. Sono e continueranno ad essere le persone a fare la differenza, soprattutto quando si assumono la responsabilità di svolgere ruoli dirigenziali. Il contesto che stiamo vivendo impone infatti comportamenti proattivi responsabili, per dare priorità agli obiettivi comuni, con un coinvolgimento più ampio del nostro ruolo di rappresentanza nell’interesse della categoria e di partecipazione attiva alla vita del Paese.