Programmati al futuro

Vogliamo rappresentare un management che sia all’altezza delle 5 D che connotano i grandi fenomeni in corso: decarbonizzazione, digitale, deglobalizzazione, difesa e demografia

Valter Quercioli - Presidente Federmanager

Valter Quercioli

Presidente Federmanager
Guidare la nostra Federazione è un grande onore, che impone anche responsabilità precise, innanzitutto nei confronti di iscritte e iscritti. La prima, che avverto fortemente, è quella di offrire una visione strategica che accompagni il sistema Federmanager in questi anni di tumultuosi cambiamenti. Anni sicuramente complessi che rivelano però potenzialità enormi per una managerialità d’eccellenza, come quella che rappresentiamo, pronta a misurarsi con sfide decisive per la crescita del Paese: dalla digitalizzazione a uno sviluppo industriale che sia sostenibile garantendo, al contempo, una effettiva competitività sui mercati.

L’industria italiana costituisce il segmento produttivo a più alto valore aggiunto e a dirigerla deve essere un management all’altezza dei mutamenti che l’agenda globale delinea, macrotrend che, per amore di sintesi, definisco le “5D”: decarbonizzazione, digitale, deglobalizzazione, difesa e demografia.
Per questo, anche alla luce dei successi ottenuti con il rinnovo del CCNL di categoria, abbiamo il compito di consolidare ulteriormente i nostri rapporti con le rappresentanze industriali e datoriali, a partire da una valorizzazione piena della bilateralità che i nostri Fondi di previdenza complementare, sanità integrativa e formazione continua sanno esprimere. Ciò sempre con il fine ultimo di offrire ai manager, sui 55 territori in cui siamo presenti, i migliori servizi a tutela del loro lavoro e del loro benessere personale e familiare.

Partiamo dagli iscritti, quindi, per parlare al Paese, attraverso il crescente contributo che sapremo fornire nel dialogo con gli stakeholder istituzionali, anche grazie al lavoro portato avanti dalle nostre Commissioni di settore: gruppi di nostri manager esperti di politica industriale che apportano un grande valore aggiunto all’azione federale.

Tutto questo perché vogliamo procedere nel segno della valorizzazione dei talenti e dell’inclusione. Sul punto, dopo aver conseguito la certificazione della parità di genere, il nostro impegno si amplifica per garantire pari opportunità alle donne e per aprirci ancor di più alle nuove generazioni, che rappresentano i manager di domani.

Nel programma di mandato – su cui il Congresso nazionale ha inteso accordarmi fiducia – ho chiarito di voler lavorare a questi obiettivi, che ho enunciato con forte spirito di sacrificio, ma anche con il sorriso.

Quel sorriso che io ritengo essenziale nella costruzione di un’organizzazione coesa e capace di guidare il progresso del sistema imprenditoriale. La bussola da seguire è rappresentata da alcuni valori che anche nel programma ho delineato: etica, carattere, empatia, apertura al dialogo, inclusione, creatività e visione di squadra.

Lavoriamo in questa direzione, uniti, determinati, e con il sorriso.


Articolo tratto da Progetto Manager
Archivio storico dei numeri di DIRIGENTI INDUSTRIA in pdf da scaricare, a partire da Gennaio 2013.

I più visti

Contratto Dirigenti Industria

La versione aggiornata del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) dei dirigenti industria 2025-2027, firmato il 13 novembre 2024, è riassunta nell'articolo per facilitarne la consultazione ai lettori registrati sulla rivista digitale.
01 gennaio 2025

Contratto Dirigenti Industria 2019-2024

La versione aggiornata dell'accordo Confindustria Federmanager è sintetizzata nell'articolo "Contratto Dirigenti Industria". In questo documento è proposta la sintesi del precedente accordo 30 luglio 2019.
01 ottobre 2019

Legge di Bilancio 2025: come le nuove revisioni Irpef incidono sui dirigenti

La Legge di Bilancio 2025 (con relative modifiche IRPEF) ha introdotto una serie piuttosto complicata di provvedimenti che impatterà sensibilmente sui redditi sopra i 50.000 euro
01 gennaio 2025

Riforma fiscale: quanto gli italiani pagano più dei francesi?

La legge delega per la riforma fiscale, approvata dal Consiglio dei Ministri il 16 marzo 2023, apre un confronto sull'equità e sulla semplificazione tributaria. Un'occasione per un confronto con le politiche tributarie di altri Paesi europei che iniziamo - in questa prima puntata - con la Francia, per rilevare che una famiglia italiana con due figli e un reddito di 100mila euro paga 26mila euro di tasse in più rispetto all'analoga famiglia francese.
01 maggio 2023

FASI, continuità e innovazione

Da luglio si amplia l’offerta sanitaria per gli assistiti
14 luglio 2025