Serve più coraggio

L’Italia e il test della legge di Bilancio. Proviamo a ragionare su alcune misure che necessitano di un intervento coraggioso da parte delle istituzioni

Mario Cardoni 

Direttore Generale Federmanager
Il traguardo dell’annuale Legge di Bilancio inizia a scorgersi all’orizzonte, ma per raggiungerlo la Manovra deve essere compiuta, con attenzione.

Come ogni “manovra”, infatti, per utilizzare una metafora automobilistica, deve essere eseguita guardando bene indietro per poter uscire al meglio in avanti. Servono precisione, visione, ma serve anche coraggio, poiché il perimetro d’azione è ristretto.

E se certamente, da una lettura delle misure proposte, accogliamo con favore la scelta di prevedere, in materia pensionistica, l’indicizzazione sulla base della legge 388/2000, rimuovendo i precedenti blocchi che hanno penalizzato soprattutto i pensionati con oltre 5 volte il minimo, stessa cosa non può dirsi per altre misure.

Proviamo quindi a ragionare su alcuni punti che necessitano di un intervento coraggioso da parte delle istituzioni.

Sul piano fiscale, ad esempio, siamo preoccupati dalla rimodulazione delle detrazioni, da cui il Governo attende circa 1 miliardo di euro. Se si taglia 1 miliardo, è chiaro che alcune categorie di contribuenti pagheranno più Irpef e quindi maggiori tasse. A essere vessato sarà dunque nuovamente il nostro ceto medio.
In Manovra manca altresì, ancora una volta, l’innalzamento dei limiti di deducibilità fiscale dei contributi per sanità integrativa e previdenza complementare. Agevolare il limite di deducibilità dei Fondi consentirebbe invece alla sanità e alla previdenza pubblica di respirare, beneficiando della complementarità del “secondo pilastro”, senza aggravi di costi e contrastando l’evasione.

Siamo poi senz’altro favorevoli al taglio del cuneo fiscale, ma con una platea ampliata solo fino a chi guadagna 40mila euro di reddito, si continua a penalizzare chi va oltre, che non può certamente dirsi ricco, ma dovrà subire le conseguenze di tali scelte. Per raggiungere una parziale equità si potrebbe puntare su soluzioni come sgravi fiscali, welfare aziendale, defiscalizzazione degli straordinari, solo per citare alcuni esempi.

Tornando alle pensioni, per quanto riguarda coloro che ricadono interamente sotto il regime contributivo, riteniamo che vada rimosso il limite introdotto nella Legge di Bilancio del 2024, e confermato per il 2025, che ha reso più complessa l’uscita anticipata per chi ha iniziato a lavorare dopo il 1996. Tale misura appare irragionevole, considerando che la pensione anticipata era stata una delle poche “concessioni” accordate ai lavoratori ricadenti nel regime contributivo.

In tema di tutela della managerialità, infine, non possiamo soprassedere sulla questione del tetto agli stipendi dei manager di enti pubblici e privati che ricevono contributi dello Stato. Se è vero, infatti che bisogna fare attenzione a come vengono impiegate le risorse pubbliche, è altresì vero che la soluzione non è privare il sistema della PA delle migliori competenze manageriali, nei fatti disincentivate a farne parte.

Articolo tratto da Progetto Manager
Archivio storico dei numeri di DIRIGENTI INDUSTRIA in pdf da scaricare, a partire da Gennaio 2013.

I più visti

Contratto Dirigenti Industria 2019-2024

Il Contratto Nazionale di Lavoro dei dirigenti industria costituisce l’impegno fra le rappresentanze dei dirigenti e quelle datoriali sulla regolamentazione e gestione del rapporto di lavoro. Il documento Confindustria-Federmanager di 63 pagine, aggiornato con l'accordo del 30 luglio 2019, è riassunto di seguito per facilitarne la consultazione.
01 ottobre 2019

CCNL Dirigenti Industria. Confindustria e Federmanager firmano il rinnovo 2025-2027

Aumentano le retribuzioni e si rafforza il welfare. Nell'articolo il comunicato Federmanager sul rinnovo contrattuale e il testo dell'accordo accessibile agli iscritti Federmanager.
01 dicembre 2024

Rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro dei Dirigenti Industria

L'accordo firmato da Confindustria e Federmanager il 13 novembre 2024 è accessibile solo agli associati registrati sulla rivista digitale.
13 novembre 2024

Gli obblighi assicurativi previsti dalle fonti istitutive: siamo sempre sicuri che le polizze in essere siano a norma?

Cresce la necessità di acquisire maggiore consapevolezza sui rischi per lavoratori e aziende, ne parleremo il 29 novembre in un incontro dedicato alla conoscenza degli obblighi contrattuali e alla valutazione dell’adeguatezza delle coperture assicurative previste dall’art. 12 e dall’art. 15 del CCNL dirigenti industria
01 novembre 2022

Riforma fiscale: quanto gli italiani pagano più dei francesi?

La legge delega per la riforma fiscale, approvata dal Consiglio dei Ministri il 16 marzo 2023, apre un confronto sull'equità e sulla semplificazione tributaria. Un'occasione per un confronto con le politiche tributarie di altri Paesi europei che iniziamo - in questa prima puntata - con la Francia, per rilevare che una famiglia italiana con due figli e un reddito di 100mila euro paga 26mila euro di tasse in più rispetto all'analoga famiglia francese.
01 maggio 2023