Continuous learning

Imprescindibile l’aggiornamento costante per manager e aziende… oggi più che mai!

Francesco Vallone

International Business Development Manager - Componente del Comitato di redazione Dirigenti industria
L'apprendimento di nuove competenze e conoscenze su base continuativa, che permetta di cogliere le sfide del contesto fluido in cui siamo immersi, è indispensabile nel mondo professionale odierno. Ne abbiamo parlato con Antonella Moretto e Angela Tumino, rispettivamente Associate Dean for Open Programs e Associate Dean for Corporate Education presso il MIP, la Business School del Politecnico di Milano.
Perché il MIP ritiene il continuous learning più che mai imprescindibile e cosa state facendo per garantire a studenti e Alumni di essere leader sempre aggiornati, in grado di “shape a better future for all”?
Il continuous learning rappresenta la maggiore sfida che i manager si trovano ad affrontare – spiega la prof.ssa Antonella Moretto, Associate Dean for Open Programs al MIP –. Diversi studi dimostrano che le competenze acquisite hanno generalmente una validità di 5-7 anni e quindi diventa indispensabile continuare a formarsi, per rimanere aggiornati sui principali trend in atto in un settore.
Ciò che viene richiesto ai manager ‘di saper fare’ sta evolvendo in modo continuativo nel corso degli anni. Anche chi ricopre già posizioni di leadership e ruoli apicali nelle imprese, e vuole mantenere il proprio ruolo, deve formarsi su nuove competenze e capacità che ci si aspetta abbia un manager oggi. 
Queste competenze sono molto diverse da quelle che ci si immaginava fino a qualche anno fa. Non è più solo un tema di hard skills, che rimangono fondamentali e imprescindibili, ma di capacità, di avere un mindset sempre innovativo e di acquisire anche competenze più personali.
Come MIP, per assicurare un approccio focalizzato sul continuous learning, abbiamo lavorato in diverse direzioni. In primo luogo FLEXA, il digital mentor che permette a tutti i nostri studenti di rimanere collegati e di continuare a formarsi. Inoltre, per alcuni dei nostri programmi, stiamo inserendo direttamente all’interno dell’offerta formativa le opportunità di continuous learning. Per esempio, tutti i nostri studenti EMBA per i due anni successivi al termine del proprio programma potranno continuare a formarsi avendo a disposizione l’intero catalogo dei nostri corsi di upskilling rivolti ai professionisti, per acquisire una nuova certificazione o rafforzarsi su temi avanzati del management. Per tutti i nostri Alumni poi vengono create opportunità continue di formazione. 

Formazione continua e flessibile: come nello specifico l’offerta della MIP Management Academy, pensata proprio per la formazione di imprenditori, manager e imprese, incarna questi due concetti?  
Flessibilità è la parola chiave per descrivere la MIP Management Academy – afferma la prof.ssa Angela Tumino, Associate Dean for Corporate Education al MIP –. Grazie alla sua ampia offerta è possibile costruire percorsi formativi su misura in termini di contenuti (il catalogo copre infatti ben 16 aree tematiche), durata (si spazia da corsi brevi di un paio di giorni fino a Executive Master che richiedono un impegno di due anni) e modalità di fruizione: alcuni corsi sono erogati on campus, per i quali comunque è sempre prevista la possibilità di seguire da remoto in caso di necessità, altri corsi sono Flex o Blended e prevedono una parte di formazione asincrona tramite clip video, che si abbina a lezioni in diretta online (nel caso dei corsi Flex) oppure on campus (nel caso di corsi Blended), e vi sono infine i corsi online, che prevedono unicamente lezioni da remoto da fruire in modalità sincrona. Altro elemento distintivo della MIP Management Academy è poi sicuramente la specificità: si basa su contenuti avanzati e di riconosciuta eccellenza, erogati da professori universitari e illustri professionisti.

Una buona parte dei piani formativi è dedicata alla Leadership: basti pensare, a titolo d’esempio, che il 30% di un Executive MBA del MIP si concentra su questo aspetto. Soffermandoci su quella al femminile, come potremmo definirla e quali i vantaggi di ‘un management al femminile?’.
La capacità di leadership è una dote innata ma anche una competenza che si acquisisce con lo studio e con la pratica. Le competenze che occorre sviluppare sono però – continua la prof.ssa Moretto – a mio avviso, totalmente indipendenti dal genere. Ciò che conta sono le skills acquisite. Ciò, però, non significa che le donne debbano trovare modi per imitare gli uomini, ma piuttosto devono fare leva sui propri elementi di unicità e sfruttarli come elemento di forza e di vantaggio. Nuovi modelli di leadership, che stanno diventando sempre più prevalenti e sempre più sviluppati nelle imprese, si sposano molto bene, però, con le caratteristiche tipiche del mondo femminile. Sempre più si parla di leadership emozionale, leadership gentile e leadership basata sul purpose e sulla consapevolezza interiore. Senza voler fare delle inopportune generalizzazioni, un management femminile per propria indole potrebbe essere più in grado di dare peso alle emozioni, proprie e delle persone con cui lavora, trasformando tutto ciò in elementi di forza, lavorando sulla propria componente interiore e intima. 

Una cosa quindi è certa: la formazione continua, nelle hard, soft e life skills, è oggi fondamentale per la crescita di un professionista e – di conseguenza – per la crescita di un’azienda. Per far fronte a questa necessità, in che direzione sta andando anche la Corporate Education? 
La Corporate Education sta evolvendo rapidamente per far fronte alle necessità dei professionisti e delle aziende – chiude la Prof.ssa Tumino –. Le esigenze formative spaziano in un vasto range di tematiche e le competenze tecniche e specialistiche devono essere aggiornate costantemente per riuscire a cogliere e gestire i trend emergenti (si pensi ad esempio a quello dell’Intelligenza Artificiale, alla Blockchain, o alla crescente rilevanza di temi quali Sostenibilità, Transizione energetica o Industria 4.0). Al loro fianco poi diventano sempre più importanti le cosiddette soft skills, con una crescente contaminazione tra humanities e business. Cresce anche l’esigenza di andare oltre la formazione tradizionale con formati innovativi e caratterizzati da un’elevata interazione con i partecipanti (come ad esempio gli Inspiring Workshop o i Corporate Lab). 
Alla luce di tutto questo, a partire dalle aree di competenza su cui si struttura la nostra MIP Management Academy, c’è anche la possibilità di costruire soluzioni custom, che rispondono al meglio agli obiettivi formativi e specifici di ciascuna azienda

Articolo in collaborazione con

SAVE THE DATE

Il Dean Federico Frattini racconterà la galassia MIP e gli speciali vantaggi riservati ai Soci Federmanager
mercoledì 4 maggio alle ore 18:30

Per partecipare è necessaria la registrazione su www.aldai.it

Archivio storico dei numeri di DIRIGENTI INDUSTRIA in pdf da scaricare, a partire da Gennaio 2013.