Progetti di carriera
Mercoledì 24 maggio si svolgerà il mio secondo seminario ALDAI dopo il primo del 29 marzo scorso. Mentre il primo, “Il colloquio di lavoro”, si è focalizzato soprattutto su come trovare un lavoro oggi, con tutte le difficoltà inerenti la crisi italiana e il perdurante squilibrio nel nostro mercato del lavoro, il secondo, lo dice il titolo stesso, “Progetti di carriera”, ha l’obiettivo di aiutare i manager ad ottimizzare le proprie possibilità di carriera all’interno dell’azienda per la quale stanno lavorando.
Claudio Ceper
Medico delle CarriereLo sviluppo manageriale non avviene per caso, ma è il risultato di un lungimirante e costante impegno.
I principali temi che toccheremo sono: le competenze (hard e soft), il Personal Brand, i fattori chiave per una carriera di successo, il potenziale, gli errori.
È ormai universalmente riconosciuto che per fare carriera oggi contano di più le competenze soft che le hard e che le prime servono soprattutto nei primi anni di lavoro, ma vengono gradualmente sostituite dalle seconde, man mano che si fa carriera.
È altresì riconosciuto che per un manager la competenza soft “leadership verticale” è fondamentale in quanto la parola manager, etimologicamente, implica il concetto di “to manage” che significa gestire un team di persone (ma anche gestire il proprio capo nel modo più opportuno, cosa che molti dimenticano o fanno male).
Però è altrettanto importante la autoconsapevolezza, la “centratura”, come la chiamano gli psicologi e i coach, che parte dalla comprensione e definizione del proprio “personal brand”. Il Personal Brand non è solo la stella polare alla quale orientarsi per scegliere un nuovo job, ma è anche lo strumento da monitorare sistematicamente (in genere ogni sei mesi) per essere certi di operare al meglio per la propria azienda, ma anche per verificare quanto si è apprezzati da capi, colleghi e collaboratori. Formalmente è costituito da una selezione rigorosa dei propri punti di forza e punti di debolezza.
Però è altrettanto importante la autoconsapevolezza, la “centratura”, come la chiamano gli psicologi e i coach, che parte dalla comprensione e definizione del proprio “personal brand”. Il Personal Brand non è solo la stella polare alla quale orientarsi per scegliere un nuovo job, ma è anche lo strumento da monitorare sistematicamente (in genere ogni sei mesi) per essere certi di operare al meglio per la propria azienda, ma anche per verificare quanto si è apprezzati da capi, colleghi e collaboratori. Formalmente è costituito da una selezione rigorosa dei propri punti di forza e punti di debolezza.
Purtroppo, tra le centinaia di persone con cui ho fatto mentoring negli ultimi 3/4 anni, sono poche le persone genuinamente consapevoli dei propri pregi e difetti fondamentali, e potrei citare casistiche numerose.
Tratteremo anche il quesito se sia meglio correggere i propri difetti o sviluppare ulteriormente i propri pregi, così come, nell’ottica di una costante interazione con l’aula, alla quale tengo moltissimo nei miei seminari, tratteremo anche il tema del “periodo di prova” che spesso non viene superato, così come il tema, da sempre molto dibattuto, di quale sia il modo più efficace per chiedere al proprio capo un aumento di stipendio o una promozione.
Chiuderemo il seminario con alcuni cenni sul “potenziale”, che spiegano perché si può essere un alto potenziale anche a 50 anni o un basso potenziale a 30.
Infine non trascureremo neanche il “manifesto del forum della meritocrazia”, e la differente concezione dell’errore tra la cultura anglosassone e quella latina.
Dopo la pausa estiva, proseguiremo gli incontri: mercoledì 20 settembre 2017 per mettere “Due cacciatori di teste alla sbarra” e martedì 28 novembre 2017 per condividere il percorso “Da manager a imprenditore“, che è bene conoscere anche per valorizzare il proprio ruolo di manager. Arrivederci al 24 maggio.
Questi temi saranno trattati nel seminario che si terrà in ALDAI, mercoledì 24 maggio 2017 alle ore 17,30.
Tratteremo anche il quesito se sia meglio correggere i propri difetti o sviluppare ulteriormente i propri pregi, così come, nell’ottica di una costante interazione con l’aula, alla quale tengo moltissimo nei miei seminari, tratteremo anche il tema del “periodo di prova” che spesso non viene superato, così come il tema, da sempre molto dibattuto, di quale sia il modo più efficace per chiedere al proprio capo un aumento di stipendio o una promozione.
Chiuderemo il seminario con alcuni cenni sul “potenziale”, che spiegano perché si può essere un alto potenziale anche a 50 anni o un basso potenziale a 30.
Infine non trascureremo neanche il “manifesto del forum della meritocrazia”, e la differente concezione dell’errore tra la cultura anglosassone e quella latina.
Dopo la pausa estiva, proseguiremo gli incontri: mercoledì 20 settembre 2017 per mettere “Due cacciatori di teste alla sbarra” e martedì 28 novembre 2017 per condividere il percorso “Da manager a imprenditore“, che è bene conoscere anche per valorizzare il proprio ruolo di manager. Arrivederci al 24 maggio.
Questi temi saranno trattati nel seminario che si terrà in ALDAI, mercoledì 24 maggio 2017 alle ore 17,30.
01 maggio 2017