Novelle inglesi e americane: James Joyce e Woody Allen

Quando il genio inarrivabile di Shakespeare, nel mezzo delle sue tragedie, uniche nella storia della lingua inglese e, forse, della storia stessa, affronta il dramma e l'ironia della vita giocando sui caratteri delle persone e sull'amore, ne scaturisce un racconto imprevedibile ma profondissimo, conciso nelle parole, ma totale nel contenuto e nel significato.

Daniela Savini

Da questa intuizione nasce As you like it, forse la più indeterminata delle sue opere; nell'atto secondo, scena sette, troneggia la figura del saggio Jacques che novella sulla vita, "strana storia ricca di eventi", dove uomini e donne sono semplici attori che hanno il loro ingresso e la loro uscita, perché "tutto il mondo è teatro" e quindi fantasia e contemporaneamente realtà.
Abbiamo compiuto ora un salto ideale di qualche secolo e siamo arrivati al Novecento e alle sue innovazioni espressive che hanno interessato ogni ambito culturale. Il monologo di Jacques è il racconto della vita, così come A Room of One's own di Virginia Woolf è un libro "per la vita", perché racconta delle donne e degli uomini, della propria autonomia e della possibilità di vivere armoniosamente. In questo saggio narrativo Virginia Woolf usa ironia e immaginazione, analisi sociale e satira per spiegare il percorso che la conduce a elaborare l'argomentazione della "stanza".
Ed è proprio nel cinema che troviamo, nella città di New York, un geniale personaggio che, con l'ironia su tutti i temi della società contemporanea e con l'autoironia, ha creato un gioco che ha coinvolto tutti e di tutto: Woody Allen!
Woody Allen è stato capace di raccontare fatti leggeri o drammatici con il fulminante sguardo di chi sta contemporaneamente fuori e dentro le cose e racconta, rappresenta e crea testi e immagini sorprendenti, vere novelle americane. In Hannah e le sue sorelle, diretta nel 1986 traendo spunto da una sua novella, Allen tocca i risvolti infiniti della vita, dal lavoro alla famiglia di origine, dalla vita personale a quella di coppia nella città di New York, miscuglio di culture e di avvenimenti che ne fanno un mondo unico che chiede solo di essere rappresentato. Gli intrecci frenetici di Hannah e le sue sorelle diventano un continuo divagare, un continuo novellare sulle vite che sono veramente un teatro sul cui palcoscenico tutto può avvenire, e portano alla considerazione che l'intimo della relazione uomo-donna è il centro su cui si sviluppano i fatti di giorni troppo uguali. 
È la monotonia della propria vita che spinge Gabriel Conroy, il protagonista del racconto The Dead di James Joyce, a riflettere sul suo rapporto con la moglie Gretta, che non ha amato solo lui, ha amato qualcun altro che, al contrario di lui, era molto passionale e di certo più vivo. Questa rivelazione cambia la percezione dell'incolore Gabriel, l'idea che ha di sé e di ciò che lo circonda, in un'epifania.
Momenti che si esprimono nelle piccole e in apparenza insignificanti parole che vengono dal profondo dell'animo umano come segni quasi invisibili, ma che E.E. Cummings, poeta delle inaspettate scritture, sa tracciare parlando dell'amore che sa aprire l'intimo dell'uomo "petalo per petalo come la primavera apre la sua prima rosa".
SAVE THE DATE

L'incontro si terrà in videoconferenza Zoom giovedì 25 febbraio 2021 alle ore 17.

Questo appuntamento è il primo del Ciclo Novelle

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