Udienza Federmanager al Quirinale

Al Presidente Sergio Mattarella è stato rivolto l'appello per la certezza del diritto, la difesa del ceto medio, il riconoscimento del merito, il patto tra le generazioni e la capacità di creare opportunità di lavoro per i più giovani

Fabio Vivian, Valter Quercioli, Eliana Grossi, Sergio Mattarella, Stefano Cuzzilla, Manuela Biti e Mario Cardoni ©Segretariato Generale della Presidenza della Repubblica

A cura della redazione


Roma 22 novembre 2023 - Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricevuto al Quirinale la rappresentanza dei Dirigenti dell'Industria.
 
Hanno partecipato al colloquio il Presidente Federmanager Stefano Cuzzilla, il Vice Presidente Valter Quercioli, il Tesoriere Fabio Vivian, i componenti della Giunta Esecutiva  Federmanager, Manuela Biti ed Eliana Grossi, e il Direttore Generale Mario Cardoni.

Il Capo dello Stato ha espresso apprezzamento per il ruolo che i manager svolgono nel Paese e la centralità della rappresentanza del corpo intermedio capace di esercitare una funzione di stimolo e coniugare gli interessi della categoria con quelli del Paese.
 
Il Presidente Mattarella ha ascoltato con attenzione le preoccupazioni della categoria espresse dal Presidente Stefano Cuzzilla, in particolare sull'amara consuetudine di un Paese abituato a lavorare in costante emergenza, senza progettualità, senza uno sguardo di lungo periodo per assicurare sostenibilità, resilienza, investimenti e fiducia per tornare a crescere.
 
Al Presidente della Repubblica è stato ricordato quanto sia importante gestire la fiscalità, il welfare e l'economia in modo lungimirante, non certo per fare cassa, e invece si fa politica con le Leggi di Bilancio quando sarebbe meglio che si facesse con le riforme.
 
È stato stigmatizzato l’elevato debito pubblico accumulato che ci costa cento miliardi all’anno, e quanto pesa l’evasione di analogo ammontare, che ormai è una piaga dilagante.
 
Nonostante l'allocazione di 150 miliardi per l'assistenza la povertà assoluta aumenta e sta raggiungendo i 6 milioni di individui, confermando l'inadeguatezza delle iniziative che tengono in debita considerazione l'impegno sul lavoro, citato nel primo articolo della Costituzione.

L’appiattimento del ceto medio - in difesa del quale la Confederazione della Dirigenza pubblica e privata CIDA ha lanciato la petizione "Salviamo il ceto medio" è sotto gli occhi di tutti. 
 
Al Presidente della Repubblica la delegazione Federmanager ha ricordato che solo il 14% dei contribuenti paga il 60% dell’Irpef, mentre la percentuale degli evasori è sempre più consistente. 
 
Al Presidente Mattarella è stata rappresentata la voce dei pensionati che hanno visto abbattuta su di loro l’ennesima scure: con 11 blocchi della perequazione, totali o parziali, e 5 contributi di solidarietà, patiscono un danno complessivo che ormai si avvicina al 30% dell’adeguamento atteso degli assegni e negli ultimi due anni, complice l’inflazione, hanno perso il 10% del potere di acquisto.
 
I principi Costituzionali della proporzionalità degli assegni pensionistici in relazione a quanto versato in una vita di lavoro, di adeguatezza, ovvero il diritto di mantenere nel tempo quel valore, e di ragionevolezza relativa a un equo bilanciamento tra il rispetto dei diritti individuali e le esigenze di bilancio pubblico, restano principi fondativi per la tenuta sociale e fiscale del Paese.
 
Al ruolo di Garante del Capo dello Stato è andato l'appello per la difesa del patto tra le generazioni, avendo a cuore - come Egli spesso richiama - il futuro dei più giovani. La nostra capacità di creare opportunità e lavoro per le generazioni più giovani è l’unico ancoraggio. 
 
Il mondo va veloce e siamo troppo lenti. Per i giovani di oggi e per i loro figli è necessario tentare ogni sforzo affinché si possa mantenere e aumentare domani il livello di benessere economico e di welfare di cui beneficiamo oggi.
 
Competenza e competitività si costruiscono soltanto quando a grandi ideali corrispondono azioni concrete. Ancora una volta, i manager non si sottraggono al compito e sono determinati, come espresso al Capo dello Stato, a realizzare le iniziative e a svolgere responsabilmente il proprio ruolo nell'interesse del corpo sociale che rappresentano e del Paese.


È stato grande l’ascolto che il Presidente Mattarella ha voluto concedere alla delegazione Federmanager ed è stata ampia la condivisione che ha espresso sui temi dell'incontro.
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