L'intelligenza Artificiale secondo Andrea Arrigoni - Digital Country Head Sanofi Italia

Intervista al manager della società farmaceutica impegnata nell'utilizzo dell'Intelligenza Artificiale (IA) .

Foto di Gerd Altmann da Pixabay

Sanofi è un multinazionale della salute, innovativa e globale, impegnata a sfidare i confini della scienza per migliorare la vita delle persone.

In Italia è una delle principali aziende farmaceutiche per presenza industriale e numero di collaboratori - oltre 2.000 dipendenti, di cui la metà occupati nel comparto industriale, nei tre stabilimenti produttivi di Origgio (VA), Anagni (FR) e Scoppito (AQ), ognuno dei quali con una specifica specializzazione e un ruolo strategico. 

Andrea Arrigoni svolge in Sanofi Italia la funzione Digital con l’obiettivo di abilitare l’adozione di strumenti innovativi, quali appunto l’Intelligenza Artificiale (IA), per realizzare processi in grado di favorire lo sviluppo organizzativo, la modernità e la competitività.

Come pensate di approcciare l'Intelligenza Artificiale?

Sanofi ha iniziato ad approcciare il tema dell’Intelligenza Artificiale a livello corporate - insieme alle organizzazioni locali - dal punto di vista dell'infrastruttura, del software ma anche della formazione, per favorire la comprensione delle potenzialità di questi strumenti e preparare le condizioni per progetti che coinvolgano le diverse funzioni. In tale ottica risulta importante quella People & Culture e il dialogo che sta costruendo con le persone e le rappresentanze sindacali per assicurare la necessaria consapevolezza dell’impatto sui processi aziendali e sulle opportunità di crescita professionale.

Il valore delle organizzazioni è caratterizzato sempre più dalla disponibilità e dall’alleanza delle competenze hard, misurate dal sapere, con quelle soft in grado di riconoscere e gestire le emozioni proprie e degli altri, di saper affrontare le situazioni di stress ed essere resilienti in contesti organizzativi complessi e completamente diversi rispetto a qualche anno fa. L’introduzione in azienda di tecnologie basate sull’intelligenza artificiale amplifica tutto questo.

Quali sono le aspettative?

L’Intelligenza Artificiale è uno strumento che usa algoritmi che elaborano informazioni storiche. Per dimensioni e velocità di calcolo non può competere con l’intelligenza umana, ma non è in grado di sostituire le competenze hard e soft delle persone. L’IA può essere un valido aiuto per le competenze hard, ma manca della capacità di essere sensibile, di correlare la causa all’effetto, di prendere decisioni autonome. Se ben utilizzati gli strumenti IA possono certamente aumentare la produttività delle persone.

Un gruppo di lavoro Sanofi composto da un ristretto numero di persone di diverse funzioni sta testando le possibili applicazioni dell’Intelligenza Artificiale attraverso l'uso di Copilot Microsoft per capire come possa essere utilizzato e quali possano essere i benefici anche in termini di produttività delle persone. Stiamo verificando come l’IA possa aiutare le persone nei lavori di tutti i giorni: medici, ruoli di marketing, project manager, analisti, ecc.

Per utilizzare bene e in modo appropriato gli strumenti di IA bisogna conoscerne le logiche di funzionamento, in modo da combinare efficacemente l’intelligenza Artificiale con le soft skills delle persone. Solo in questo modo è possibile porre agli strumenti di IA la giusta domanda, il “prompt”, per ottenere il risultato atteso. Importante, da questo punto di vista, è il ruolo dei manager nel far comprendere le logiche di funzionamento, le applicazioni e i benefici per le organizzazioni e le persone.

In quali attività e processi aziendali pensate di utilizzare l'IA?

L’IA può - ad esempio - supportare nella tradizionale attività d’informazione ai medici. Fino a qualche anno fa gli informatori erano l'unico canale per i medici, mentre oggi questi ultimi hanno la possibilità di accedere anche ad altre fonti di aggiornamento e notizie (contenuti web, e-mail, video, webinar, ecc.). Nonostante l'ampio panorama di possibilità il contatto con un rappresentate dell’azienda si conferma sempre il principale e più importante canale di relazione anche se - in una situazione più complessa con fonti di informazione diversificate e con uno scenario differenziato - risulta umanamente difficile gestire strategie di comunicazione e relazione efficaci: in tale contesto l’Intelligenza Artificiale può offrire un valido supporto per identificare il momento e il messaggio più di interesse ai nostri interlocutori.

Per quanto riguarda la parte industriale l'IA può essere di supporto nella manutenzione predittiva per anticipare fermi macchina e manutenzione straordinaria. I progetti d’innovazione riguardano anche la realtà virtuale per fornire supporti agli operatori per la gestione della documentazione delle macchine e la programmazione delle attività, ma anche per migliorare la produttività e la sicurezza.

Quali sono gli aspetti critici nell'utilizzo dell'IA?

l'IA introduce un’innovazione radicale e dirompente che richiede una implementazione graduale che rispetti la velocità di apprendimento e gestione del cambiamento propria dell’intelligenza umana.

La principale barriera all'adozione delle soluzioni di Intelligenza Artificiale è la sfida nel comprendere e spiegare l’effettiva applicabilità, l’affidabilità dei risultati e i vantaggi per l’organizzazione e gli individui.

Il ruolo dei manager è determinante per facilitare la comprensione delle potenzialità di applicazione, per creare fiducia nell’utilizzo dei risultati e per far percepire i benefici. Servono competenza e il tempo necessario affinchè il proprio team possa capire, contestualizzare e fare propri questi potenti strumenti.

Quale sarà  l'impatto sul lavoro?

L’Intelligenza Artificiale ridurrà il lavoro ripetitivo, così come l’automazione ha ridotto il lavoro manuale alle catene di montaggio, creando nuove professionalità e necessità di personale in grado di dimostrare di essere in grado di acquisire nuove competenze in modo più veloce rispetto a oggi. Questo sarà possibile solo facendo leva sull’IA.

Chi comprende che gli strumenti di IA possono aiutarci a distaccarci dalle attività di routine, avrà molto più tempo a disposizione per sviluppare competenze trasversali: si troverà di fronte a opportunità più stimolanti, e magari anche con un po’ più di tempo libero da dedicare ad attività personali.


Cliccare il video seguente per una sintesi dell'intervento di Andrea Arrigoni alla riunione del gruppo di lavoro Progetto Innovazione ALDAI Federmanager del 21 febbraio 2024.
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