Il contratto dirigenti e la sua storia

La storia ci ricorda che il contratto Dirigenti Industria è un cantiere aperto per favorire e sostenere l’evoluzione della dirigenza industriale che ha permesso lo sviluppo del secondo Paese manifatturiero europeo.

Agostino D'Arco 

Consigliere e Direttore ALDAI dal 1982 al 2005
Il libro “I Dirigenti d’industria a Milano” contiene molteplici informazioni e riferimenti sul contributo dei dirigenti lombardi che iniziarono subito dopo la guerra ad organizzarsi nella prima Assemblea Generale, il 2 febbraio 1946, per discutere la ricostruzione industriale ed economica del Paese, stabilendo le basi del contratto di lavoro e gli accordi economici, poi aggiornati nel 1961 e nei successivi rinnovi.
L'ALDAI organizzò il 9 febbraio 1963 una giornata di studio sulla figura del dirigente nella cui relazione si delinea: “la figura del dirigente potrà essere protagonista della futura vita economica se saprà inserirsi nella vita dell'impresa, in modo che agli organi tradizionali del capitale e a quelli del lavoro, si possa aggiungere la rappresentanza organica della direzione aziendale”.
Oltre agli accordi retributivi che migliorarono sia le misure degli aumenti, sia le modalità di applicazione, va ricordato l'accordo del 27 luglio 1970 che portò ad una radicale revisione del contratto normativo del 1961 e all'inserimento di alcuni istituti precedentemente non previsti, come il diritto al trattamento di licenziamento in caso di trasferimento di proprietà o di trasformazione di azienda, la disciplina dei licenziamenti individuali, compresa l'istituzione dei collegi arbitrali e l'indennità supplementare e infine il pieno riconoscimento delle rappresentanze sindacali aziendali.
Per quanto riguarda l'assistenza di malattia, oltre all’aumento di contributi e alla difesa delle istituzioni aziendali, va sottolineata l'importanza del contratto del 21 dicembre 1968 che approvò il regolamento del primo Fondo di Assistenza Sanitaria e l'accordo del 22 gennaio 1970, che diede finanziamento e gestione autonoma all'assistenza di malattia. Nel settore previdenziale spicca la costituzione di quello che sarebbe diventato nel 1980 il FIPDAI, prima manifestazione di uno strumento di previdenza integrativa bilaterale. 
Il rinnovo contrattuale del 1974, avvenne dopo ben nove mesi di trattative, durante i quali l'ALDAI offrì il suo consueto contributo di idee e impegno attraverso l'azione dei suoi esponenti più rappresentativi: al di là dei concreti miglioramenti economico-normativi che la categoria conquistò con questo rinnovo, emerse soprattutto la caratteristica di "contratto di status", che intendeva tutelare non tanto i singoli, bensì la funzione dirigenziale.
La nascita di PREVINDAI nel 1990 dimostra il palese interessamento della Federazione dei dirigenti industria per i problemi di natura previdenziale, che ha portato dunque al ricorso a nuove forme di assicurazione.
Nell’editoriale "Dirigenti Industria" del 2006 il Presidente Garbarini indicava le direttrici da seguire: una 'istituzionale' avente come obiettivi dare concreta attuazione al Contratto Nazionale del 2004, con particolare riferimento a quanto previsto in relazione alla previdenza integrativa, assistenza sanitaria integrativa, Agenzia per il Lavoro e Formazione ... seguendo nell'ambito delle tutele l'evolversi dell'attività relativa alla responsabilità civile e/o penale.
l contributo della nostra Associazione è stato determinante nella stesura del testo del rinnovo contrattuale del 25 novembre 2009 soprattutto nell'ambito delle tutele verso i colleghi più esposti. Più esattamente tre esponenti ALDAI sono stati coinvolti, come rappresentanti elettivi nella negoziazione condotta da Federmanager per quasi un anno, Romano Ambrogi con il ruolo di Capo Delegazione Negoziale, Annalisa Sala nella sua qualità di Dirigente Responsabile del Servizio Sindacale ed Eros Andronaco Presidente della Commissione Sindacale ALDAI.
La storia conferma che il contratto Dirigenti Industria è un cantiere aperto per favorire e sostenere l’evoluzione della figura del dirigente il cui contributo all’impresa in termini di Capitale Umano, managerialità e competenze è aumentato progressivamente e notevolmente negli ultimi anni dovendo aggiungere alle capacità di gestione la crescente necessità di agire come principale motore d’innovazione per le imprese.

I lettori Dirigenti Industria registrati hanno la possibilità di scaricare il libro sulla storia dell'associazione ALDAI-Federmanager cliccando il titolo "I DIRIGENTI D'INDUSTRIA DI MILANO
Archivio storico dei numeri di DIRIGENTI INDUSTRIA in pdf da scaricare, a partire da Gennaio 2013.

I più visti

Contratto Dirigenti Industria 2019-2024

Il Contratto Nazionale di Lavoro dei dirigenti industria costituisce l’impegno fra le rappresentanze dei dirigenti e quelle datoriali sulla regolamentazione e gestione del rapporto di lavoro. Il documento Confindustria-Federmanager di 63 pagine, aggiornato con l'accordo del 30 luglio 2019, è riassunto di seguito per facilitarne la consultazione.
01 ottobre 2019

CCNL Dirigenti Industria. Confindustria e Federmanager firmano il rinnovo 2025-2027

Aumentano le retribuzioni e si rafforza il welfare. Nell'articolo il comunicato Federmanager sul rinnovo contrattuale e il testo dell'accordo accessibile agli iscritti Federmanager.
01 dicembre 2024

Rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro dei Dirigenti Industria

L'accordo firmato da Confindustria e Federmanager il 13 novembre 2024 è accessibile solo agli associati registrati sulla rivista digitale.
13 novembre 2024

Gli obblighi assicurativi previsti dalle fonti istitutive: siamo sempre sicuri che le polizze in essere siano a norma?

Cresce la necessità di acquisire maggiore consapevolezza sui rischi per lavoratori e aziende, ne parleremo il 29 novembre in un incontro dedicato alla conoscenza degli obblighi contrattuali e alla valutazione dell’adeguatezza delle coperture assicurative previste dall’art. 12 e dall’art. 15 del CCNL dirigenti industria
01 novembre 2022

Riforma fiscale: quanto gli italiani pagano più dei francesi?

La legge delega per la riforma fiscale, approvata dal Consiglio dei Ministri il 16 marzo 2023, apre un confronto sull'equità e sulla semplificazione tributaria. Un'occasione per un confronto con le politiche tributarie di altri Paesi europei che iniziamo - in questa prima puntata - con la Francia, per rilevare che una famiglia italiana con due figli e un reddito di 100mila euro paga 26mila euro di tasse in più rispetto all'analoga famiglia francese.
01 maggio 2023