La voce dei manager

I manager sono un punto focale per lo sviluppo del nostro Paese e le testimonianze dei dirigenti che abbiamo raccolto rappresentano quanto di più utile possiamo avere per poter parlare concretamente di competenze e valorizzazione dei talenti

 Manuela Biti

Presidente ALDAI-Federmanager

Sono tante le sfide che aspettano il nostro Paese e l’Europa. La pandemia non ha ancora visto la parola fine, la situazione in Ucraina è sempre più tesa e inoltre le prospettive per l’economia lombarda non sembrerebbero, all’interno di un quadro di indebolimento globale, registrare risultati confortanti.

L’impennata del costo delle fonti di energia e l’inflazione stanno di fatto costringendo le aziende a rivedere e riorganizzare i propri piani di business e questo, in una Lombardia, e Milano in particolare, considerate da sempre la culla della manifattura italiana, denota immancabilmente l’avvio di una stagione alle porte seriamente complicata.

Le crisi che abbiamo vissuto e che ancora stiamo vivendo – da quella pandemica a quella energetica, da quella bellica a quella climatica – ci hanno insegnato che le emergenze possono essere molteplici e contemporanee, rivelarsi continue, rischiose e, molto spesso, anche difficilmente prevedibili. 

In questo contesto, un ruolo centrale lo giocano i manager: uomini e donne impegnati ogni giorno alla guida di aziende in continuo cambiamento, coinvolti molto spesso in sforzi organizzativi, creativi e gestionali che mai come in questo momento risultano immani. Se è vero che tutti contribuiscono alla sopravvivenza e quindi anche al successo di un’impresa, è altresì vero che il livello di responsabilità e dedizione richiesto oggi ai manager ha raggiunto picchi senza precedenti.

I manager rappresentano un punto focale nella strada per lo sviluppo del nostro Paese: una ripresa stabile e duratura senza l’ausilio della categoria dirigenziale non è pensabile. Essere manager significa avere e mettere a disposizione professionalità e competenza ed è proprio da questa consapevolezza, dal valore cioè del capitale umano, che è necessario ripartire per crescere e rimanere competitivi.

“La voce dei manager” quindi non è solo il titolo che ho voluto dare, non a caso, al mio editoriale per questo numero, ma rappresenta anche il focus a cui abbiamo dedicato la rivista. Le parole, le testimonianze dei dirigenti coinvolti, donne e uomini, che ringrazio sentitamente per aver condiviso la loro esperienza e il loro vissuto professionale, rappresentano quanto di più utile possiamo avere per poter parlare concretamente di competenze, valorizzazione dei talenti e delle diversità veicolati verso obiettivi comuni e condivisi.

Oggi più che mai nel nostro Paese c’è urgenza di professionalità e competenze. Lo ha ribadito nel suo recente Discorso sullo Stato dell'Unione 2022 anche la Presidente della Commissione Europea, Ursula Von der Leyen, sottolineando la necessità di lavorare a fianco delle imprese.

Oggi più che mai nel nostro Paese c’è urgenza di manager. Secondo l'Osservatorio 4.Manager infatti, già prima della pandemia, 7 imprenditori italiani su 10 avvertivano il bisogno di dotarsi di competenze manageriali per lo sviluppo dell'impresa. Dopo il Covid, la domanda di dirigenti è sì aumentata, ma il 48,4% delle aziende è in difficoltà nel reperire e i profili qualificati necessari.

Volendo quindi riassumere uno degli elementi fondamentali per pensare a un rilancio del sistema Paese efficace e duraturo, potremmo dire che, tra le altre cose, necessitiamo anche e soprattutto di più imprese e più manager.
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