Il Temporary Management - Strumento a supporto delle PMI

Il tema è stato dibattuto in un Convegno organizzato a Mantova lo scorso 6 giugno nella sala rossa della sede confindustriale alla presenza di 30 aziende del territorio, professionisti e dirigenti provenienti dal territorio mantovano e dai confinanti Verona, Bologna, Ferrara, Brescia, per un totale di circa 80 presenze.

Rodolfo Bellintani 

Presidente Federmanager Mantova
Concepito e promosso da Confindustria e Federmanager Mantova, con il contributo dell’Istituto del Commercio Estero di Milano e di CDi Manager società specializzata in Temporary Management. Al saluto del Presidente Confindustria A. Marenghi si sono accompagnati alcune riflessioni sull’economia italiana che mostra segnali di timido risveglio nei consumi territoriali, con ordini  in lieve aumento, un PIL che ha dato buoni segnali nel 1° trimestre del 2017, mentre si è rilevato che l’ importante sforzo sulla internazionalizzazione e l’export sta dando buoni frutti : la provincia mantovana ha evidenziato nei risultati della bilancia commerciale  2016 un avanzo di 2 miliardi di Euro foriero di un buon andamento anche nel 2017. La Regione Lombardia da inizio crisi ha realizzato nell’export un PIL del +5% arrivando a pareggiare nel 2017 i valori di antecrisi 2008; valori positivi ma inferiori a quelli ad esempio realizzati dalle regioni tedesche sedi di grandi aziende quali il Bayern (BMW, Audi, Siemens) ed il  Baden-Wurtemberg (Mercedes, Porsche, Bosch, Liebherr) o dalla regione spagnola Catalunya (sede di grandi aziende internazionali soprattutto tedesche e giapponesi o coreane).  
Federmanager con il Presidente R. Bellintani e Confindustria con il dr F. Rossi hanno presentato una serie di dati economici, trend sui fabbisogni delle PMI in ambito lavorativo, organizzativo, fabbisogni di nuove competenze richieste ai manager per progetti innovativi,  sforzi comuni tra le due Associazioni che vanno fatti per sviluppare la competitività delle aziende locali in ambito globale. Tra 7 anni avremo un miliardo di abitanti in piu’ e lo scenario del “mercato” si sposterà sempre più inevitabilmente dal  territorio locale al mondo, creando si altre opportunità di crescita ma che vanno accompagnate e sostenute da una managerialità flessibile, internazionale, temporanea o progettuale a fianco di quella standard, che dia continuità di sviluppo. Il dr Barbieri di ICE-Istituto del Commercio Estero memore delle sue passate esperienze in Giappone e Ungheria ha presentato le possibilità attuali e prospettiche di supporto allo sviluppo internazionale delle PMI italiane , con focus sui principali mercati internazionali dove la fattiva presenza di ICE sostiene le aziende nella ricerca di partners locali o nello  sviluppo di vendita di macchinari e merci. L’industria manifatturiera italiana è apprezzata nel mondo per l’alta qualità dei suoi prodotti, è seconda in Europa solo dopo la Germania, è leader in 235 prodotti mondiali, occupa il 1° , 2° o 3° posto in 900 prodotti su 5000 a livello mondiale, è quindi viva e vitale al sostegno del nostro Paese. Per mantenere e sviluppare questa posizione c’è il bisogno di aiutare le PMI con agevolazioni o defiscalizzazioni che coprano un arco temporale pluriennale , permettendo la pianificazione di piani di business adeguati al contesto competitivo internazionale ed alle inevitabili innovazioni che Industry 4.0 ed i processi di digitalizzazione imporranno alle aziende. Si è inoltre rimarcata  l’importanza dell’aggiornamento professionale, per alzare il livello culturale e competitivo del lavoratore in senso lato ma con focus sulla innovazione manageriale e con lui della PMI, attraverso una Università più selettiva ed ancorata alle realtà industriali del Paese ed una formazione specializzata attraverso Fondirigenti e Federmanager Academy orientata ad avere collaboratori piu’ istruiti, formati, produttivi e responsabilizzati. La evoluzione in corso, nelle società, tecnologie, modelli di business innovativi, mercati,  comporteranno cambiamenti significativi e organizzativi nelle PMI, richiedendo fabbisogni puntuali di elevate professionalità per avere una maggiore flessibilità orientata a progettualità temporanee o a progetto. In Italia le ore medie lavorate su base annua sono circa 1700 con il 12 % di inoccupati, in Francia circa 1500 con il 9% inoccupati, in Germania circa 1400 con il 4% inoccupati : lavorare meno è lavorare meglio? Per in Paesi del centro-nord Europa pare sia il risultato, anche se va detto che all’estero il ricorso ai cosiddetti “minijob” è operativo da almeno 20 anni, mentre in Italia siamo agli albori. La società CDi Manager, fulcro e promotore del presente Convegno con il suo A.D.  Federico Sacchi, dispone di migliaia di Curriculum Vitae di dirigenti e quadri apicali ed operando da 15 anni a livello nazionale nella ricerca e selezione di manager per le PMI si è proposta come partner a sostegno delle esigenze di Temporary management delle PMI mantovane; ha presentato la figura ed i connotati del Temporary Manager riassunti in “flessibilità, competenze elevate, velocità di intervento, continuità nella organizzazione, tempi e costi sicuri”: tutti fattori di cui le PMI abbisognano per elevare la managerialità in un contesto sempre piu’ competitivo e internazionale. CDi Manager ha poi presentato due testimonianze dirette alla platea, esprimendo le motivazioni di base del dirigente Temporary, le criticità, le modalità e comportamenti da tenere per l’ inserimento in azienda; hanno anche  ricordato che la funzione che si va a ricoprire nelle aziende non è quella del consulente ma quella di manager operativo a tempo o progetto e quindi necessita delle giuste deleghe di potere interne per portare i vantaggi e risultati posti come obiettivo dalle PMI. CDi Manager ha poi ricordato alcune agevolazioni che Federmanager ha proposto al MISE, poi finanziate con voucher specifici nel 2016 e cosi nel 2017, per sostenere la internazionalizzazione e l’export delle nostre PMI, attraverso l’impiego della figura del Temporary Export Manager.  Il TEM tra l’altro  rientra tra quelle professionalità oggetto della “Certificazione delle competenze manageriali” da parte di Rina Service SpA e ispirate di Federmanager, con l’obiettivo di garantire al sistema produttivo nazionale manager altamente professionali e pronti alle sfide internazionali che ci attendono nei prossimi anni, a sostegno dello sviluppo delle PMI e dei territori. In chiusura del Convegno sono state rivolte dai  partecipanti,  molte domande puntuali e specifiche su tematiche legate al sostegno all’export, alle agevolazioni contributive a sostegno della Innovazione e Internazionalizzazione delle PMI, al come affrontare e gestire psicologicamente il rapporto del Temporary Manager con le strutture interne e la proprietà o il CdA della PMI; a tale scopo e quale conseguenza dell’impiego del Temporay Manager sono stati  citati i risultati di due studi di mercato recenti, condotti dal MISE ed ICE, che hanno evidenziato come il ricorso delle PMI all’utilizzo del TM per 12-18 mesi, abbia portato le stesse ad avere una migliore penetrazione nei mercati internazionali , un aumento delle market share, una maggiore profittabilità generale accoppiata ad un aumento del valore aggiunto del venduto, e “last but not least” nel 30% dei casi l’assunzione per ulteriori due anni del Temporary Manager.