Corruzione :… tante piccole gocce fanno un mare di danni

I mezzi di contrasto alla corruzione nell’ambiente privato e nei rapporti con entità pubbliche sono stati l'argomento dell'incontro del Gruppo Progetto Innovazione che si è tenuto in ALDAI-Federmanager lo scorso 22 marzo

Michele Vitali   

Componente dell’Advisory Board Transparency Italia, già dirigente industriale e bancario

Giovanni Colombo   

Direttore Esecutivo di Transparency International Italia

Di corruzione e anticorruzione si parla sempre ex post nelle cronache giudiziarie, mentre ai manager interessa dialogare in maniera aperta con alcuni attori che operano ex ante e durante.

Decreti legge e codicilli caratterizzano gli aspetti legali, ma ai manager interessa soprattutto la vita reale, “vissuta”, e come funzionano le indagini interne (o d’Autorità) che potrebbero inaspettatamente interessare l'organizzazione della quale si è chiamati a rispondere. 

Partecipando a questa ora (e mezza) di conversazione, di cui prossimamente sarà disponibile anche la registrazione video, aumenta la consapevolezza e la preparazione all’impatto che potrebbe scatenarsi (letteralmente nottetempo…) e sbilanciare per mesi la routine anche in evidente situazione di innocenza. 

L'occasione di incontrare direttamente (e in modo riservato)  esperti del volontariato anticorruzione di Transparency International Italia ha permesso di conoscere, in concreto, le problematiche che affrontano i dirigenti quando si confrontano con gli strumenti - anche innovativi - che sono già operativi da anni con risultati veramente incoraggianti.

La presentazione scaricabile cliccando "I Mezzi di Contrasto alla Corruzione nell’ambiente privato e nei rapporti con entità pubbliche" è  divisa in 4  parti:
  1. introduzione alla classifica dei rating internazionali  (Indice di Percezione della Corruzione) di Transparency, lo spauracchio di tanti Governi del mondo, e il costo che grava sui cittadini;
  2. spiegazione di alcuni strumenti già operativi da anni in Italia - i “Patti d’integrità” - che buona parte di P.A. locali chiede oramai ai propri fornitori, e che alcuni firmano senza sapere la reale valenza sottostante; 
  3. il BIF-Business Integrity Forum nel quale già una ventina di grossi Gruppi privati italiani e multinazionali collaborano con Transparency Italia per “sanificare” la propria filiera di acquisti,  con oltre 2000 soggetti PMI “a monte“ nella filiera supply che hanno accettato di "giocare pulito" ottenendo una qualifica interna che semplifica il rapporto “fornitore-grande gruppo” che altrimenti sarebbe sempre sbilanciato e influenzato da sospetti reciproci;
  4. il "Whistleblowing" che potrebbe impattare su ciascuno di noi, anche totalmente innocente, perchè presente in una struttura coinvolta in inchieste interne (se multinazionali) o di autorità inquirenti.
Michele Vitali - Componente Advisory Board Transparency Italia

Michele Vitali - Componente Advisory Board Transparency Italia

 

Corruption Perception Index 2022

L'ormai noto indice sulla corruzione è elaborato annualmente da 13 enti indipendenti integrati nel rapporto annuale pubblicato da Transparency International.

Nella lotta anticorruzione, l'Italia ha ottenuto lo scorso anno la valutazione 56 (su base 100) rispetto alla media europea 66. Negli ultimi 11 anni la valutazione dell'Italia è notevolmente migliorata rispetto al 42 del 2012 e con l'impegno di tutti possiamo ottenere la piena sufficienza con notevoli benefici in termini di reputation e investimenti esteri.
 

Patti d’integrità

Il patto d'integrità è uno strumento che mira a rendere più trasparente il processo di una gara d’appalto, istituendo un “patto” di fiducia e reciproco impegno a principi di correttezza, lealtà e trasparenza tra tutti gli attori in gara.

In concreto, è un documento che viene siglato dall’ente appaltante, da tutte le società partecipanti alla gara e da un ente monitorante. Prevede un controllo incrociato e sanzioni nel caso in cui si cerchi di eluderlo. Si applica immediatamente, dalla fase preliminare di analisi dei bisogni, fino alla fine dell’esecuzione, non complica l’iter burocratico e non comporta alcun costo.

Il suo obiettivo è quello di aiutare governi, economia e società civile nella lotta alla corruzione nel settore degli approvvigionamenti pubblici, dotando le amministrazioni locali di uno strumento aggiuntivo, di un deterrente contro la corruzione che possa compensare meccanismi legislativi a volte incompleti o funzioni di controllo e repressione spesso latenti ed inefficaci.

In Italia c’è già una buona diffusione dei Patti di Integrità utilizzati da oltre 69 città capoluogo di Provincia.

Business Integrity Forum

Il Business Integrity Forum (BIF) è una iniziativa di Transparency International Italia che riunisce grandi aziende italiane già attive sui temi dell’integrità e della trasparenza e che - attraverso il BIF - si impegnano a prevenire e combattere la corruzione nelle pratiche di business adottando e diffondendo strumenti e pratiche anticorruzione e una maggiore cultura della legalità.

L’integrità, la trasparenza e l’anticorruzione stanno rapidamente diventando importanti asset aziendali e motivo di selezione nelle supply chain delle aziende di maggiori dimensioni.

Le grandi aziende italiane si dimostrano generalmente sensibili e preparate sui temi dell’integrità e della trasparenza, stimolate anche dal confronto con i loro concorrenti internazionali. Meno preparate e attive le aziende medie e medio piccole per mancanza di consapevolezza sull’importanza dell’argomento o scarsità di risorse da dedicarvi.

Il processo di adesione al BIF prevede una fase di conoscenza reciproca attraverso un incontro preliminare con l’azienda durante il quale vengono presentate le azioni intraprese dalla stessa nell’ambito dell’integrità aziendale, della trasparenza, dei presidi anticorruzione, e dei temi etici più in generale, oltre che le motivazioni di avvicinamento e collaborazione con il BIF.

Whistleblowing

Nella Legge n. 190/2012 (la famosa “Severino-Monti” pretesa dai mercati finanziari globali per salvare il Debito Pubblico Italiano) irruppe il Whistleblowing, una delle armi  anticorruzione più innovative e discusse, e iniziarono subito dibattiti  vivaci.

Il dato di partenza sicuro era la scarsa propensione dei cittadini italiani a segnalare illeciti; d’altro canto, le norme disegnavano un sistema a maglie larghe e ciò poteva costituire un alibi per lo sviluppo delle iniziative.

Nell'incontro abbiamo condiviso il funzionamento interno della piattaforma di segnalazioni Whistleblowing (il cui sviluppo informatico certificato fu finanziato da Fondi Governativi olandese e americano!) che Transparency International usa in vari Paesi EU.
Giovanni Colombo - DG Transparency Italia

Giovanni Colombo - DG Transparency Italia

Abbiamo esaminato contenuti, finalità, luci e ombre di questo particolare strumento di prevenzione, discutendo dei requisiti della segnalazione, della riservatezza del segnalante e del livello di protezione dello stesso, delle modalità di segnalazione, e dei meccanismi premiali per chi la fa.

Abbiamo presentato una sorta di analisi ex post della regolamentazione, composta di aspetti valutativi di fattibilità, efficacia, rischi e opportunità che derivano dal Whistleblowing, che è fondamentale conoscere per comprendere e, se del caso, saper gestire se stessi e i propri sottoposti in caso di problemi, al fine di meglio collaborare per una Italia migliore.
Nonostante l'etica, che abbonda nella letteratura e galvanizza il dibattito dei media, viviamo in un mondo di malaffare dal quale è necessario tenere le debite distanze e sapersi difendere.


Clicca "Transparency International Italia" per maggiori informazioni sulla lotta per la legalità.
Clicca il documento .pdf seguente per scaricare la presentazione

Transparency international anticorruzione 22 marzo 2023 michele vitali

transparency-international-anticorruzione-22-marzo-2023-michele-vitali.pdf

Archivio storico dei numeri di DIRIGENTI INDUSTRIA in pdf da scaricare, a partire da Gennaio 2013.