Smart Working: dalla Bacchetta Magica al Mobility Manager

Si intravede il ritorno alla normalità e le aziende rivedono i processi organizzativi per preparare il percorso di sviluppo sostenibile

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Maria Teresa Lacquaniti

Innovation Manager Socia ALDAI-Federmanager - mariateresa.lacquaniti@gmail.com
E adesso ripartiamo da qui. Negli ultimi 12 mesi lo Smart Working è stato il protagonista assoluto e indiscusso, in suo nome si sono analizzate e ipotizzate prospettive di miglioramento della qualità della vita, identificato come il mezzo per percorrere una strada di non ritorno. 

Un argomento che è servito a tener banco per molto tempo nei webinar e cavalcato immediatamente dalle aziende di servizi informatici e non, che offrivano la panacea del first aid. Ora però che si intravede il ritorno a una normalità, il defibrillatore sembra non essere più il salva vita, ora è necessario guardare in faccia la realtà e intervenire se necessario con un intervento a cuore aperto!

Noi italiani,  come la Pausini a Los Angeles, che pur vivendo la candidatura agli Oscar come un momento di grande soddisfazione personale, siamo quelli della bacchetta magica in tasca; e come la Laura nazionale ha sperato fino all'ultimo di coronare la sua carriera con quella agognata e inarrivabile statuetta, così, toccando la bacchetta magica, o schioccando le dita abbiamo pensato che saremmo passati dalla normalità allo Smart Working definitivamente declinato nelle sue forme migliori e personalizzate...

E oggi che l'osservazione si basa su un lasso temporale importante ci rendiamo conto che lo Smart Working non è la panacea dei nostri mali, che non basta dire lavoro da casa, con gli strumenti più efficienti e la più avanzata tecnologia, per avere una qualità della vita migliore, nel significato di migliorare la comunità, in questo caso quella lavorativa, dove il manager, il capo, sono persone non meglio formate, non migliori in termini prestazionali ma COACH. Persone che comprendono che aiutano, che trasmettono passione e comprensione, che fanno della squadra il loro successo e che mantengono alta la motivazione in un clima vincente. 

Ma ahimè non è da qui che siamo partiti (almeno per la maggior parte)! Infatti, oggi, c'è chi non riesce più a staccare perché tutti lo vogliono e tutti lo cercano a orari impensati, perché è stato sempre bravo, disponibile e risolve i problemi ... altri, quelli soddisfatti dallo Smart Working continuano ad apparire per quello che viene loro chiesto durante l'orario lavorativo, non ricevono stimoli e non li danno, si stanno piano piano abbrutendo nella loro condizione di “isolati” gestendo la giornata lavorativa tra lavoro e famiglia con le priorità del momento e sono felici anche della sedia scomoda: nessuno (o pochi) hanno anche pensato a far crescere i propri dipendenti a renderli più autonomi nello svolgimento delle attività.

Ma perché queste dinamiche non sono cambiate? Perché i capi non sono cambiati, gli imprenditori credono ad un modello organizzativo incompatibile con la fluidità del momento?

La loro sensibilità, il loro approccio, è l'organizzazione che è rimasta ferma mentre la pandemia si diffondeva o la bacchetta magica non ha funzionato? 

Come faranno tutte le aziende che hanno "abusato" dello Smart Working a riportare i dipendenti in azienda? 

Chi ha abbandonato la grande città ed è tornata al paesello e ha iniziato una nuova modalità di lavoro, sarà disponibile e avrà voglia di tornare alla routine? 

Se le aziende, che hanno affrontato con coraggio e determinazione il periodo della pandemia, vorranno tornare alla normalità, crescere, investire dovranno occuparsi dell'organizzazione, comprendere che la loro bacchetta magica è una foto panoramica dell’azienda, un "Assessment", che permetta di dare vita al proprio futuro con uno sforzo corale dell’intera azienda, che non sia solo numeri e scadenze ma un percorso, un piano di ripresa e resilienza per lo sviluppo sostenibile.

Lo Smart Working è un modo di ripensare l’azienda in termini innovativi e la parte organizzativa fa parte integrante dell’innovazione aziendale.

Ecco perché lo Smart Working entra a gran voce in tutti i progetti di Innovazione e Digitalizzazione a partire dal progetto Sviluppo PMI messo a punto in Lombardia. Uno strumento gratuito messo a disposizione da Confindustria Lombardia, Digital Innovation Hub Lombardia, Politecnico di Milano, e Federmanager per supportare le aziende del territorio. Un progetto che nasce dalla messa a fattor comune di competenze e necessità per mettere a fuoco un nuovo modo di lavorare che sia agile e fluido e che possa aprire nuove prospettive per l’azienda, per le persone e per la continuità operativa e la crescita. 

Non lasciate che le vostre aziende perdano questa opportunità.
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