Un solo pagamento nel carrello del pagoPA

Gli acquisti internet sono ormai alla portata di tutti e i sistemi di pagamento sono sempre più semplici e immediati, ma non per la Pubblica Amministrazione

Franco Del Vecchio

Consigliere ALDAI-Federmanager 
Ormai siamo talmente abituati agli acquisti on-line che risultano inusuali le complesse modalità di funzionamento dei pagamenti della Pubblica Amministrazione (pagoPA). Evidentemente l’ossessione per le procedure e gli aggiornamenti cosmetici, ma non di sostanza, pongono all’ultimo posto la relazione con gli utilizzatori, la cosiddetta “friendly user interface”.

Ecco l’esempio del pagamento delle rate per il riscatto della laurea, ben 120 rate, una al mense per 10 anni. Se alla laurea triennale si aggiunge il biennio di specialistica le rate diventano 2 al mese per un totale di 240 in 10 anni. Orbene il pagamento può essere realizzato con Carta di Credito o PostePay, ma solo una rata alla volta e con un addebito di 1,5 euro per ciascun pagamento per un totale di 360 euro per completare il riscatto della laurea triennale e biennale.
Per un paio di anni è stato possibile realizzare il pagamento di più rate contemporaneamente, ma poi il sistema è tornato al pagamento della singola rata, nonostante il sito faccia riferimento al pagamento del carrello. Evidentemente nel carrello della PA ci può stare solo un prodotto.

A parte l’addebito del pagoPA, che comunque incide mediamente per l’1,5% della rata, a irritare è soprattutto il tempo necessario a realizzare, una alla volta, le 240 transazioni on-line. Chissà per quale ragione non è possibile permettere il pagamento di più rate, ad esempio di un anno intero, con una unica transazione. Non esiste al mondo e-commerce che imponga di pagare un prodotto alla volta.

Per comprendere quanto tempo è necessario per effettuare una transazione proviamo a seguire passo passo la procedura per il pagamento di una rata per il riscatto della laurea con pagoPA.

Prima di tutto bisogna trovare la pagina Riscatti e Ricongiunzioni del sito INPS, cosa non semplicissima, ma con un po’ di pazienza alla fine si arriva alla pagina https://serviziweb2.inps.it/PortalePagamenti/caricaPagina.do?idMenuVoce=5 

Poi cliccando “Entra nel servizio” si accede alla pagina https://serviziweb2.inps.it/PagamentoRiscatti/accessoUtente.do 

Per entrare nel servizio bisogna poi indicare il Codice Fiscale, il numero della pratica e inserire con attenzione il codice di sicurezza. C’è anche la possibilità di entrare con SPID e speravo in tal modo di poter pagare più rate alla volta, ma non è così. Oltre ad evitare di inserire il codice di sicurezza non si capisce quale vantaggio offra l’accesso con SPID rispetto al semplice accesso con Codice Fiscale e numero pratica. 
Ecco, siamo entrati nella nostra pagina e vediamo le rate da pagare.
Elenchiamo di seguito i diversi passi necessari per pagarne una: 

1) Scegliamo la rata e decidiamo se stampare il bollettino oppure cliccare pagoPA, se si seleziona una seconda rata compare l’avviso di pagare una rata per volta

2) Quindi cliccare “Continua” in basso

3) Compare un’altra pagina con la scelta “conferma” per confermare il pagamento

4) Poi un’altra pagina con la scelta fra “Annulla carrello” oppure “Paga OnLine”

5) Cliccando “Paga OnLine” compare un box con l’opzione “Continua” o “Annulla”. (Nessun sito e-commerce propone un simile interrogatorio che fa pensare “Cosa sto sbagliando?”

6) Ecco che compare la videata pagoPA che propone di accedere con SPID. Nessun e-commerce propone di pagare con SPID (?!?), per quale strana ragione il pagamento di una rata richiede il riconoscimento della persona che effettua il pagamento, visto che il sistema accetta qualunque soggetto? Misteri della PA.
7) Quindi bisogna selezionare il proprio fornitore del servizio SPID e farsi riconoscere inserendo Codice Fiscale e Password e cliccando “Prosegui”

8) Poi bisogna attivare l’App SPID sul cellulare e farsi riconoscere, con codice o più velocemente con l’impronta digitale

9) Poi scegliere se ricevere una notifica o un codice OTP

10) Confermare quindi sul cellulare la notifica o rilevare il codice OTP

11) Quindi Autorizzare l’uso dei dati personali

12) Scegliere quindi su pagoPA la carta di credito o Postepay per il pagamento

13) Inserire il codice di controllo CCV e confermare il pagamento

14) Leggere sullo smartphone il codice di verifica del pagamento e inserirlo nell’App della carta di credito o Postepay

15) Inserire poi la password della Carta di Credito o Postepay

16) Alla conferma dell’avvenuta transazione cliccare “Chiudi” per tornare alla pagina del pagamento contributi del sito INPS.

17) Ricompare la pagina del pagamento della rata con l’icona della Stampa ricevuta, ma se provate a cliccare compare di solito il messaggio “Ricevuta non ancora disponibile. Riprovare con ulteriori click oppure accedere più tardi alla sezione Pagamenti Effettuati. (Codice messaggio: PA 17)

18) Cliccare “Indietro” per tornare alla pagina con l’elenco delle rate da pagare. Purtroppo non c’è indicazione della rate pagate e quelle da pagare ed è bene controllare la casella mail per verificare la conferma della rata pagata.

A parte le fasi iniziali di acceso, il pagamento richiede 18 azioni e almeno 5 minuti per ciascuna rata, per la complessità e anche per la lentezza del sito.

Ma pensa cosa bisogna fare per pagare la PA!

Nel percorso di pagamento può purtroppo apparire il messaggio Qualcosa è andato storto, in particolare se si è lenti, e allora è bene controllare la mail per sapere se la rata è stata veramente pagata e poi, con pazienza, bisogna ripartire dall’inizio.  

In conclusione per pagare il riscatto della laurea triennale e biennale, oltre al costo del riscatto ci vogliono: 360 € di costi per il pagoPA, 20 ore al computer e tanta, tanta pazienza.

Nessun e-commerce sopravvivrebbe al giorno d’oggi a simili procedure, che ripropongono l’odissea burocratica anche nel digitale.
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