Dove va la Digital Transformation?
Una opportunità da saper cogliere per i dirigenti alla guida del cambiamento . Quali sono gli effetti della trasformazione digitale nelle imprese? Quali i processi aziendali sono più impattati oggi e quali lo saranno in futuro? Quali competenze deve mettere in campo il dirigente oggi per guidare con successo l'evoluzione dell'impresa di fronte alle sfide della rete e dei nuovi paradigmi organizzativi?
Paolo Pedronetto
Coordinatore del Laboratorio Digital Transformation, nell'ambito del GdL ALDAI Mind the Gap paolo@pedronetto.it
L’interesse verso la trasformazione digitale del Paese è ultimamente cresciuto in modo significativo. Al tempo stesso le ricerche ci collocano agli ultimi posti in Europa nell'implementazione ed utilizzo delle tecnologie e individuano la necessità di creare infrastrutture, investimenti e cultura digitale. In questo ambito i Dirigenti sono chiamati a confermare la loro leadership e il loro ruolo trainante per lo sviluppo.
Per fare il punto sulle trasformazioni in atto è stato creato l’anno scorso il Laboratorio Digital Transformation, nell’ambito delle iniziative del gruppo ALDAI Mind the Gap, presieduto da Elena Toffetti. L’obiettivo è di offrire ai dirigenti un supporto per comprendere la portata dei cambiamenti nel campo della rivoluzione digitale in modo semplice, oggettivo e indipendente. Il Laboratorio promuove occasioni di scambio tra gli associati con gli esperti di settore e con i gruppi tematici di ALDAI per supportare l’aggiornamento dei colleghi finalizzato ad ottenere una maggiore consapevolezza e spendibilità nel mercato del lavoro. In questo ambito è stata promossa una ricerca tra i dirigenti ALDAI i cui risultati sono stati esposti nel corso di un convegno il 10 novembre scorso.
Le risposte di oltre 120 colleghi dirigenti confermano alcune aree di attenzione nella capacità di sviluppare in tempi rapidi una strategia digitale: solo un dirigente su due (il 52%) ritiene che la trasformazione digitale impatterà significativamente il business della propria impresa nei prossimi 12 mesi, mentre il 73% dei rispondenti ritiene che il successo dell’impresa dipenderà in misura maggiore dagli aspetti economici e di mercato rispetto agli investimenti in tecnologie digitali. La strategia digitale costituisce oggi una priorità per il 64% dei dirigenti che lavorano nelle grandi imprese, ma solo per il 7% dei colleghi delle aziende fino a 50 dipendenti: questa significativa differenza tra grandi e piccole imprese caratterizza buona parte delle risposte al questionario e si riflette sui livelli di implementazione del digitale, che per le piccole imprese rimane in media di 35 punti inferiore rispetto alle grandi.
Dal punto di vista professionale, i pareri dei dirigenti concordano, indipendentemente dalla dimensione aziendale: circa il 90% afferma che per portare avanti il proprio lavoro si devono sempre più utilizzare gli strumenti digitali e il 65% ritiene che la propria crescita professionale sia sempre più legata alle capacità di cavalcare le potenzialità del digitale. Inoltre il 59% ritiene il livello di conoscenza degli strumenti digitali adeguato al raggiungimento dei propri obiettivi.
Infine solo il 15% del totale (ma il 30% dei Dirigenti delle piccole imprese) ritiene che la trasformazione digitale abbia un effetto limitato nel proprio campo.
Per quanto riguarda la domanda “a cosa servano gli strumenti digitali”, i dirigenti ritengono che accelerino i processi (83%), riducano i costi (71%), e in minor misura (57%) siano in grado di semplificare la struttura aziendale.
Secondo l’opinione dei dirigenti i processi più impattati oggi dall’innovazione digitale sono, nell’ordine, Marketing, Logistica, Finanza e Controllo, Vendite. La percezione dell’impatto nei prossimi due anni (in giallo nel grafico a fianco) sarà ancor più rilevante per le Vendite, la Logistica e il Post Vendita. Si conferma anche in questo caso il divario fra grandi e piccole imprese dove i progressi, per quanto rilevabili, non raggiungono mai un livello di implementazione accettabile, rimanendo sempre al di sotto del 50% dei pareri favorevoli espressi.
Conclusioni
In accordo con altre indagini e osservatori di settore, la ricerca sembra confermare la distanza verso un approccio strategico della trasformazione digitale in linea con lo sviluppo e gli obiettivi di business dell’impresa: permane l’opinione che gli strumenti digitali siano più un supporto ai processi che un reale motore per lo sviluppo e la crescita del business delle imprese.
Le piccole imprese hanno notevoli margini di miglioramento: è possibile che in molti casi permanga una situazione di incertezza, dovuta alla scarsa conoscenza delle potenzialità del digitale unita a una percezione di alto rischio: non sembra si siano ancora consolidati modelli di riferimento che consentano una razionale presa di decisione e di investimento.
D’altro canto, la ricerca sottolinea la consapevolezza dei dirigenti verso l’importanza del digitale, sia per il raggiungimento degli obiettivi sia per la propria crescita personale. È un’opportunità fondamentale per dare impulso alla trasformazione e allo sviluppo delle imprese.
Su queste motivazioni, occorre lavorare per costruire quelle competenze di “leadership digitale” che supportino e aggiornino l’esperienza e la professionalità di ciascuno, consentendo di prendere le decisioni strategiche e di essere rilevanti per il business dell’impresa.
Si tratta non solo di conoscere l’ABC degli strumenti digitali, ma anche di saper comunicare e gestire comunità di pratica, di motivare personale multiculturale e remotizzato, di curare personalmente la reputazione dell’azienda che è sempre meno guidata dai canali ufficiali di comunicazione, di avere la capacità di porre le domande giuste che facciano emergere le opportunità di business attraverso l’utilizzo dei nuovi strumenti digitali. Tutto questo si realizza nella capacità di essere proattivi nell’apprendimento e nell’aggiornamento permanente. In una organizzazione digitale, in prospettiva, diventerà essenziale riconoscere che le fonti della leadership non sono soltanto le responsabilità conferite dall’organizzazione, ma la capacità del Dirigente di trasmettere la sua esperienza attraverso nuove modalità di comunicazione e strumenti di lavoro.
I colleghi del Laboratorio, che hanno contribuito alla realizzazione della ricerca, si sono specializzati sui temi della trasformazione digitale, in linea con le proprie esperienze e interessi e sono a disposizione per organizzare e promuovere iniziative di approfondimento e di confronto:
Marketing, Communications, Digital Strategy: Diva De Franco, Dorotea Satey, Anna Ponticiello
Sales & Business Development, Channel management: Giovanna Cozzi
Smart Manufacturing, Logistics: Bruno Lodi, Emanuele Vercesi
Finance, Planning & Administration: Ornella Ragazzo
Strategy & Operations, IoT: Paolo Milani
Human Resources, Smart Working: Paolo Pedronetto
01 gennaio 2017