Tassa sulle auto aziendali: Federmanager ottiene la modifica

L’aliquota del 30%, attualmente in vigore, passa al 25% per le vetture meno inquinanti

È stata modificata la disposizione in materia di “Fringe benefit auto aziendali”, inserita nella prima versione della legge di Bilancio 2020 che altera in senso particolarmente gravoso il regime fiscale applicato alle auto aziendali concesse in uso promiscuo ai dipendenti.

Con il maxi-emendamento, presentato mercoledì 4 dicembre dal governo in commissione Bilancio al Senato, è stato infatti rivisto l’art. 78: la “stretta” fiscale sulle auto aziendali viene quindi ricalibrata secondo un criterio che tiene conto della portata inquinante dei veicoli.

L’aliquota del 30%, attualmente in vigore, passa al 25% per le vetture meno inquinanti, con emissioni di anidride carbonica non superiori a 60g/km e resta invariata per quelle con emissioni di CO2 superiori a 60g/km e inferiori a 160g/km.

«Si tratta di un primo riconoscimento dell’azione di pressione sulle forze politiche che abbiamo promosso a sostegno del mantenimento dell’attuale regime fiscale sulle auto aziendali», spiega il presidente Federmanager, Stefano Cuzzilla. «Avevamo chiesto e rilanciamo la soppressione integrale della misura, perché non esistono ragioni valide, se non quelle di fare cassa, che possano giustificare questo ennesimo prelievo sul lavoro dipendente».

Resta, infatti, una maggiore penalizzazione per i veicoli inquinanti: per quelli con emissioni superiori a 160g/km e inferiori a 190g/km, la percentuale del prelievo diventa del 40% nel 2020 per poi salire al 50% nel 2021, mentre per tutte le auto con emissioni superiori a 190g/km il prelievo sale al 50% dal prossimo anno e al 60% del 2021.

L’applicazione del prelievo del 30% continua a valere per i contratti stipulati entro il 30 giugno 2020.

«La partita non è chiusa», chiarisce Cuzzilla. «Continueremo il confronto istituzionale per evitare un pesante aggravio fiscale sui redditi dei lavoratori dipendenti nella convinzione che la fondatezza delle nostre posizioni possa condurre a raggiungere l’obiettivo finale di tutelare i redditi di chi, con l’auto, ci lavora».

Sul maxi-emendamento, che nel complesso impatta misure per un valore di circa 1,7 miliardi di euro, si aprirà il dibattito parlamentare per la votazione della finanziaria prima della fine dell'anno.
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