Leadership post-crisi, un’occasione per il COO

Alcune nuove tendenze nell’executive search industriale 2020-2021

Guido Caleca

Principal Page Executive
Al momento di un passaggio di consegne per la posizione di CEO o Amministratore Delegato il Direttore Commerciale è sempre stato considerato il candidato ideale. Ma se già da un decennio ha acquisito visibilità la reputazione del CFO (cfr. Executive Trends 2020 – The Transformational CFO) i prossimi anni potrebbero essere favorevoli per l’ascesa del Chief Operating Officer (COO). 

In un periodo di cambio, con le aziende messe alla prova da mercati in contrazione, assumono grande importanza l’efficienza delle operazioni e la competitività in termini di costi. Superata l’emergenza COVID-19, ci troveremo con panorama industriale diverso, per il quale fin da ora si stanno definendo le caratteristiche de nuovi manager. Considerando il segno che la crisi potrebbe lasciare, abbiamo individuato alcune skill che potrebbero candidare il COO a protagonista nell’executive team e aumentarne la visibilità nel CDA. 

Supply chain 

La strategia di procurement globale e la migrazione della produzione nel Far East hanno mostrato i loro limiti. È probabile che si prevedano supply chain più corte, che minimizzino l’impatto di un possibile blocco globale dell’industria. In questa trasformazione saranno protagonisti i manager che abbiano definito e gestito supply chain complesse, professionisti con spirito d’innovazione e visione del business a tutto tondo. Abbiamo osservato che, di fronte a un cambio strategico della supply chain, il 50% dei candidati provenienti da settori industriali diversi, ha riscosso successo. 

Health, Safety & Enviroment (HSE) 

Salute, Sicurezza e Sostenibilità saranno argomenti rilevanti nell’industria post-COVID e proiettata verso il Green Deal, cammino già intrapreso dalla Commissione Europea. Sarà importante considerare questi aspetti nella valutazione dei manager di qualsiasi realtà produttiva. In questo caso, professionisti con esperienza in realtà strutturate possono essere degli ottimi candidati per aziende in crescita. Può essere considerato un plus anche la provenienza da alcuni settori: nucleare, chimico, energetico e oil&gas, tra altri. 

Digital 

Già da qualche anno nell’industria si è affermata la consapevolezza che il digitale non è una moda. L’evoluzione dell’industria 4.0 potrebbe rappresentare un importante vantaggio competitivo. Il 90% dei leader di aziende industriali che hanno preformato positivamente nel 2019 considera la trasformazione digitale uno dei tre elementi più importanti di competitività (cfr. Executive Trends 2020 - The Digitalized CEO). Per uno sviluppo efficace del digital nell’industria un’opzione è considerare leader con un profilo disruptive, che potrebbero importare nuovi processi, idee e strategie da settori dove il digitale è ormai consolidato. 

Soft skill 

Nella selezione di profili c-level non va mai trascurata l’analisi delle competenze trasversali (soft skill). Alcune tra le più rilevanti in questo caso sono: 
  • Capacità di analisi e visione strategica del cambio del business ma anche sociale, politico e istituzionale dei mercati; 
  • Flessibilità culturale e intelligenza situazionale, rispettivamente considerate strategia e tattica per una lettura efficace di nuovi contesti aziendali; 
  • Umiltà e apertura alla continua critica costruttiva, fonte di cambiamento, evoluzione e formazione di talenti; 
  • Carisma e comunicazione motivazionale, qualità essenziali per guidare il team verso diversi orizzonti di cambiamento: operazioni innovative, sicurezza e sostenibilità, digitalizzazione, tra altri. 

Non va dimenticato che per realizzare questi cambi in contesti aziendali servono disponibilità economica, tempo, ma soprattutto persone. In un recente studio che abbiamo realizzato, il 95% tra un pool di 80 manager del mondo industriale ed energetico ha dichiarato che le persone -intese come team- sono al primo posto per la gestione dell’azienda. 

Per questo il ruolo del COO di successo non è quello di specialista, ma di coordinatore di talenti e di buon comunicatore con il CEO o il CDA. In quest’ottica, l’obiettivo delle imprese non sarà necessariamente stravolgere il modello operativo della struttura aziendale, ma selezionare i COO adeguati a gestire il cambio culturale, costruendo dei team efficaci, con profili d’esperienza e giovani di talento.
Archivio storico dei numeri di DIRIGENTI INDUSTRIA in pdf da scaricare, a partire da Gennaio 2013.

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