Le diete drastiche funzionano davvero?

Qual è il modo più corretto per dimagrire?

 Francesca Monti Guarnieri

Biologa Nutrizionista

È ormai quasi all’ordine del giorno l’invenzione di nuove miracolose diete che promettono un dimagrimento rapido e senza troppi sacrifici per tornare in forma; si parla per esempio di diete liquide, detox, digiuni o di uso di particolari prodotti specificamente formulati, come sostituti dei pasti o altri beveroni. 
Ma quali sono i rischi che si possono correre seguendo questo tipo di regimi alimentari?

Innanzitutto il nostro corpo, per questioni di retaggio del passato, quando il pericolo delle carestie era reale, è tarato per difendersi dai momenti di magra e in caso di diete troppe restrittive e di bruschi cali di peso, il metabolismo tende a rallentare, entrando in uno stato di “risparmio energetico”, che porterà a una difficoltà di dimagrimento sempre maggiore; infatti, più riduciamo l’introito energetico più si abbassa il nostro metabolismo basale, fino a che non funzioneranno più nemmeno diete fortemente ipocaloriche.

Una dieta troppo rigida rappresenta poi una fonte di stress per l’organismo e può portare a un aumento della produzione del cortisolo, il cosiddetto ormone dello stress appunto, che fa aumentare la glicemia e il senso di fame e che riduce l’utilizzo di grasso del nostro tessuto adiposo e ne favorisce addirittura un ulteriore immagazzinamento. 
Seguendo questi stretti regimi alimentari a base di succhi o altri liquidi è inoltre facile andare incontro a carenze di vitamine e minerali, micronutrienti necessari per mantenere lo stato di salute; questo può comportare un indebolimento del sistema immunitario, comparsa di crampi muscolari, maggiore fragilità di capelli e unghie o un precoce invecchiamento della pelle, fino ad arrivare anche a causare seri rischi per la salute, come perdita di massa ossea o squilibri elettrolitici e irregolarità del battito cardiaco.
Queste diete, inoltre, non insegnano le regole di una sana e corretta alimentazione e le persone, di conseguenza, continuano a perdere e riacquistare peso, alternando regimi drastici a periodi di caos alimentare, innescando il cosiddetto effetto yo-yo, dove si perde e si riprende peso cadenzamente. Il problema che si incontra, però, dopo anni di continui sali e scendi del peso è la modificazione della composizione corporea: aumenta la massa grassa, metabolicamente inerte, a discapito della massa magra, ovvero quella metabolicamente attiva. Quindi, anche se poi, nel lungo periodo, si riesce a ristabilire un peso corporeo adeguato, si è instaurata una ricomposizione corporea sfavorevole, in cui il metabolismo risulta rallentato e si sarà più predisposti a ingrassare.
Inoltre, a seguito di questo effetto yo-yo, la composizione delle riserve di grasso sarà costituita da una quantità sempre maggiore di grassi saturi, che sono i più lenti ad essere metabolizzati e sarà più difficile bruciarli.


Francesca Monti Guarnieri

Francesca Monti Guarnieri

E quindi qual è il modo più corretto per dimagrire? È consigliabile seguire una dieta varia ed equilibrata e non drasticamente ipocalorica, proprio perché ridurre eccessivamente le calorie risulta essere controproducente. Meglio evitare anche di eliminare completamente un’intera categoria di macronutrienti, soprattutto i lipidi, perché i grassi di per sé non fanno ingrassare; le fonti di “grassi buoni”, come l’olio extravergine di oliva, la frutta secca, il pesce o l’avocado sono utili e indispensabili per una corretta e sana alimentazione. Non bisogna poi dimenticare il ruolo fondamentale dell’attività fisica: è necessario mantenersi sempre attivi per poter preservare la massa magra, al fine di migliorare anche l’assetto metabolico. L’attività più adatta è quella che accosta esercizi di tipo aerobico, come corsa, nuoto o cyclette, a quelli di tipo anaerobico, di resistenza, con l’uso anche di piccoli pesi, utili a tonificare e sviluppare la massa muscolare. È importante poi evitare diete fai-da-te, ma rivolgersi sempre a un professionista competente: il nutrizionista, grazie alla sua formazione e alla conoscenza dei processi metabolici del corpo umano, è in grado di creare un piano alimentare personalizzato in base alle esigenze e alle caratteristiche individuali. Quando si redige una dieta, ci sono infatti tantissimi fattori da tenere in considerazione che variano da persona a persona; questo è il motivo per cui le diete da rivista tendono poi a fallire; sono standardizzate e non possono avere la pretesa di adattarsi a tutti.
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