PmiWelfareManager vara un piano per reinserire i manager nelle Pmi

Il fondo paritetico Confapi/Federmanager vara un piano bilaterale per rendere produttivo il patrimonio di competenze e capitale umano che le crisi hanno espulso dalle imprese.

Giovanni Caraffini

Componente del CDA del Fondo PMI Welfare Manager e consigliere ALDAI-Federmanager
Facilitare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro e ampliare la gamma degli strumenti contrattuali disponibili: questo l’ambizioso obiettivo del piano messo a punto dal nuovo fondo bilaterale PmiWelfareManager, recentemente creato da Confapi e Federmanager per raggruppare le prestazioni assistenziali, solidaristiche e mutualistiche destinate ai dirigenti e ai quadri superiori delle Pmi involontariamente disoccupati. Il piano, giunto a maturazione dopo una sperimentazione durata ben cinque anni, si propone di trainare un vero e proprio salto di qualità per il sistema della bilateralità attraverso la promozione e lo sviluppo di politiche attive all’interno del sistema manageriale delle Pmi, dove peraltro il loro ruolo si sta rivelando sempre più vitale.
Il piano prevede innanzi tutto la realizzazione di una serie di moduli finalizzati al riorientamento e l’aggiornamento delle competenze professionali, moduli che saranno progettati sotto l’egida dell’Osservatorio sulla Bilateralità. In una prima fase sarà approntato un servizio di assessment, fruibile anche online attraverso la piattaforma web della Fondazione IDI. Sulla base delle risposte fornite dal dirigente a questionari mirati verrà elaborato un output di sintesi comprendente il profilo professionale del dirigente, le sue competenze sia manageriali che trasversali (soft skill), nonché i reali fabbisogni formativi emersi. La seconda fase prevede incontri individuali con facilitatori e formatori, per arrivare infine alla redazione del bilancio delle competenze e del relativo piano di formazione individuale, implementabile anche con il supporto degli enti di formazione delle parti istitutive. 
L’introduzione di questi strumenti di politiche attive contribuirà in modo essenziale a conferire maggior concretezza e focalizzazione all’azione del nuovo fondo PmiWelfareManager, cui è stata recentemente affidata dalle Parti Sociali la gestione delle risorse e l’erogazione delle prestazioni che erano prima in carico al Fondo Sostegno al Reddito gestito in via sperimentale dal Fasdapi. Si è riusciti così a realizzare, in un'ottica mutualistica e solidaristica, un'unica ed unitaria forma di gestione collettiva dei trattamenti di welfare previsti dalla contrattazione collettiva per le Pmi. 
Parallelamente, Confapi e Federmanager hanno deciso, sulla scia delle analoghe iniziative attuate lo scorso anno per promuovere e valorizzare le varie forme di tutela contrattuale per le Pmi, di varare anche un sistema di monitoraggio delle reali esigenze imprenditoriali e dei reali fabbisogni professionali delle Pmi, con il chiaro intento di far sì che l’attività progettuale delle politiche attive del lavoro riesca a produrre meccanismi di inserimento dei dirigenti e dei quadri superiori involontariamente disoccupati in processi virtuosi di crescita che possano facilitare la loro riallocazione ottimale. Questa parte del piano si articola su due assi di intervento:
  1. incontri per la promozione e la valorizzazione degli strumenti contrattuali nonché delle prestazioni e dei servizi del fondo PmiWelfareManager;
  2. una indagine conoscitiva sullo skill matching tra domanda e offerta di figure manageriali nelle Pmi.
Sul primo asse saranno realizzati una serie di eventi in aree ritenute “strategiche” in quanto vi è un’alta incidenza di aziende che applicano il Ccnl Confapi /Federmanager. Sono previsti 3 seminari strutturati in base alle loro diverse finalità: 
  • il primo evento si svolgerà a Bologna entro il prossimo giugno, avrà carattere formativo e sarà destinato ai responsabili degli Uffici sindacali territoriali di Confapi e Federmanager per trasferire il giusto livello di conoscenza di una corretta applicazione del contratto, con particolare riferimento alle azioni di politiche attive per la piena messa a regime del contratto stesso; 
  • il secondo evento si svolgerà a Brescia prima della pausa estiva e coinvolgerà gli operatori locali di Confapi e Federmanager nonché gli imprenditori del territorio. Il tema principale dell’appuntamento sarà quello di rilevare le esigenze manageriali delle Pmi e l’offerta professionale di manager anche alla luce dei nuovi strumenti di politiche attive messi a disposizione dal contratto. In tale contesto potrebbe risultare strategico affrontare il tema della trasformazione dell’organizzazione aziendale determinata dalla nascita di nuove figure professionali indotte dal Piano Industria 4.0, coinvolgendo esperti internazionali, individuati dalla Commissione europea, che possano fornire testimonianze di alto profilo sulla materia.
  • Il terzo appuntamento verrà realizzato in autunno a Roma, sotto l’egida del CNEL, e vedrà il coinvolgimento degli operatori locali di Confapi e Federmanager e di imprenditori e manager del territorio associati al sistema. Il tema principale sarà sempre quello di rilevare le esigenze manageriali delle PMI e l’offerta professionale di manager, anche alla luce dei nuovi strumenti di politiche attive messi a disposizione dal contratto. I lavori del seminario saranno caratterizzati anche dalla partecipazione dei Consulenti del Lavoro in qualità di osservatori privilegiati della metamorfosi del mercato del lavoro manageriale per le Pmi. 
Il secondo asse riguarda, come detto sopra, la realizzazione di un’indagine conoscitiva sul matching di domanda e offerta delle figure manageriali nelle Pmi. Lo scopo principale è quello di raccogliere informazioni atte a supportare il progetto di un sistema di politiche attive del lavoro effettivamente indirizzate a favorire l’accrescimento delle competenze, fino alla certificazione delle stesse, in linea con le reali esigenze aziendali, nonché la riqualificazione e il rinserimento dei manager all’interno delle Pmi. Sulla base di quanto emerso nel progetto per la costituzione di un sistema bilaterale di politiche attive svolto nel periodo ottobre 2017-aprile 2018, si intende riprendere e approfondire l’attuale studio sullo skill-matching per arrivare alla definizione di best practice da utilizzare nei diversi territori coinvolti per favorire l’incontro di domanda e offerta di lavoro manageriale nelle Pmi. Si è peraltro chiaramente manifestata l’esigenza di sviluppare una nuova indagine, ben più specifica della precedente, che possa rilevare i reali fabbisogni manageriali delle aziende in un contesto economico e produttivo che è in continua trasformazione. I risultati saranno utilizzati anche per studiare nuove iniziative strategiche da parte dell’Osservatorio nell’ottica di favorire la cultura del Piano Industria 4.0 nelle Pmi. 
Confapi e Federmanager si impegnano a fornire al fondo PmiWelfareManager e alle loro strutture territoriali, per tutta la durata dell’attività progettuale, la necessaria assistenza e gli opportuni strumenti per un adeguato e corretto utilizzo degli istituti contrattuali relativi alle azioni di politiche attive. Attraverso circolari informative, news tecniche e vademecum saranno chiariti agli attori interessati i meccanismi per poter beneficiare dei servizi che il fondo PmiWelfareManager attiverà in favore dei dirigenti e dei quadri superiori involontariamente disoccupati.

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