And the winner is ... “Alba”

La città delle “cento torri” proclamata “Capitale nazionale della Cultura d’Impresa 2020” in occasione del Forum Nazionale Piccola Industria dello scorso 9 novembre a Genova.

A cura della redazione di Cuneo 

Una vittoria caratterizzata dallo stesso urlo carico d'emozione di Benigni che vinse l'oscar con “La vita è bella” venti anni prima. Mentre, nel 1929, crollava Wall Street, ad Alba, a partire da un’idea visionaria, si svolgeva la prima Fiera del Tartufo. Il Dopoguerra fu il periodo cruciale per la trasformazione e lo sviluppo. Alba e le Langhe lasciarono alle spalle le difficoltà dei territori agricoli e marginali d’Italia e grazie alla capacità e alla lungimiranza di figure imprenditoriali come Pietro Ferrero, Carlo e Franco Miroglio, Edmondo Stroppiana ed altri, acquisirono gradualmente i tratti di un benessere condiviso e duraturo, proiettandosi in una dimensione internazionale.

È emblematico il percorso di sviluppo e trasformazione nella rappresentazione culturale della città e del territorio nelle narrazioni di Beppe Fenoglio e di Cesare Pavese, sono oggi i luoghi che ospitano e incantano Bob Dylan e Patty Smith, sono scelti come dimora da artisti provenienti da tutto il mondo e sono indicati come modello per le prassi sostenibili di valorizzazione del patrimonio, nel perfetto connubio fra attori pubblici, soggetti privati e imprese. Ecco perché, a Genova, è salito al cielo l’urlo “Alba”. Come vincere la Coppa dei Campioni. 
La candidatura del distretto albese nell’ambito del bando è stata promossa da Confindustria Cuneo, su impulso del presidente Mauro Gola e del direttore Giuliana Cirio.

Alba rappresenta un territorio di qualità ed eccellenza grazie al lavoro dell’uomo. È proprio questo intervento umano che l’ha fatta riconoscere come Patrimonio dell’umanità. Identità diverse, paesaggistiche, culturali, imprenditoriali, manageriali che si uniscono in un unicum capace di diventare sistema territoriale. Tutto questo è Alba, la città che non a caso ospita la prima azienda industriale italiana per reputazione: la Ferrero”. E allora noi ci uniamo a coloro che amano fantasticare, immaginando Roberto Benigni che aprendo la finestra della sua camera del più bel agriturismo con vista su Alba, esclama: “Buongiorno principessa!”

Il dossier della candidatura albese è stato curato dall’impresa culturale Kalatà che ha elaborato il progetto che troverà attuazione lungo tutto il corso del 2020 e individuerà il proprio baricentro in una serie di appuntamenti attuati nel periodo della prossima Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, oltre che in un ricco calendario annuale composto da seminari, workshop, momenti di matching fra tessuto produttivo e realtà culturali, proposte per le scuole e per gli istituti formativi. L’iniziativa si svilupperà su cinque aree tematiche: il legame con la terra e il rispetto per l’ambiente; radici locali e spirito internazionale; l’amore per il contemporaneo, agire nel presente; la promozione della cultura come forma di restituzione; la passione per lo scorcio e la necessità di “guardare lontano”.

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Clicca qui per scaricare e leggere a pagina 46 l'articolo originale pubblicato sulla rivista "madein Cuneo".