L’offerta per Diageo, D’Alessandro (Federmanager Cuneo): "Bene l’intesa, ma su alcuni punti servirà fare chiarezza"
Riportiamo l'articolo TargatoCN ringraziando Ezio Massucco per la disponibilità

Fulvio D'Alessandro, presidente di Federmanager Cuneo
Tra i partecipanti ai due tavoli ministeriali il presidente del sindacato che tutela dirigenti e quadri della provincia di Cuneo attende di conoscere il piano industriale del nuovo buyer e di sapere quali garanzie occupazionali verranno previste nel medio-lungo termine.
Se l’offerta vincolante presentata da NewLat Food per il sito Diageo di Santa Vittoria d’Alba suona come la buona notizia nella quale in pochi speravano, soltanto pochi mesi fa, c’è chi predica ragionevole prudenza, invitando a valutare con attenzione anche quanto emerso dall’incontro che oggi, martedì, ha visto la vertenza passare dal tavolo aperto al Ministero del Made in Italy a quello attivo presso il dicastero del Lavoro e delle Politiche Sociali. A farlo è Fulvio D’Alessandro, presidente di Federmanager Cuneo, che nella sua veste di rappresentante dei dirigenti e quadri ha preso parte alle diverse fasi della trattativa, registrando ai suoi inizi un rapporto con la multinazionale britannica non esattamente facile.
Presidente D'Alessando, come sono i rapporti con Diageo dopo quello che ci aveva detto?
"Recentemente molto migliorati, ma ormai in 'zona Cesarini'. Ripercorrendo l'iter, forse si davano per scontate alcune nostre posizioni, visto che rappresentiamo i dirigenti e i quadri apicali delle aziende industriali. Senza tener conto del fatto che noi di Federmanager Cuneo non facciamo molto 'rumore', ma abbiamo ben chiara la funzione di tutela e servizio nei confronti dei nostri associati, dirigenti e quadri apicali, rispettando al contempo tutti i lavoratori, che siano operai o impiegati".
L'incontro al Mimit ha prodotto un buon risultato specie per i lavoratori, i comunicati sono entusiastici
"Allora... io ho l'abitudine di leggere e studiare prima di esultare. Non nego che sul piano occupazionale la situazione, per il momento, può essere positiva. Ma l'operazione Diageo-Newlat è forse servita a ottimizzare i costi transattivi con probabili vantaggi per le aziende superando, probabilmente, la Legge 234 (Piano sociale) e anche l'ipotesi ex articolo 2.112 del Codice Civile (mantenimento diritti dei lavoratori in caso di trasferimento d'azienda). L'advisor ha fatto un buon lavoro... spero per tutti. Ho ricordato, nella riunione al Mimit, che sono da ringraziare i lavoratori perché hanno sempre espresso grande professionalità, senso del dovere e attaccamento aziendale, producendo utili importanti.
Al Ministero del Lavoro le cose sono andate un po' diversamente perché le tempistiche del 'Piano sociale' sono da considerarsi formalmente e sostanzialmente. Il Ministero, seppur garbatamente e ribadendo il senso di responsabilità garantito da tutti, ha sottolineato, per ben due volte, che si sono attesi cinque mesi per trovare un'alternativa su cui, almeno io, mi sento di esprimere alcune considerazioni. Insieme a qualche dubbio che spero vengano fugati nell'incontro previsto ora in Diageo".
Quali?
"Quale è il piano industriale del nuovo buyer? Quali garanzie occupazionali vengono espresse a medio-lungo termine considerando che il business della Newlat non è ancora quello prodotto dalle maestranze Diageo? Se prevalgono ricerca e sviluppo, l’individuazione di nuovi mercati, la considerazione oggettiva della professionalità delle attuali maestranze, allora il futuro dei lavoratori, di tutti i lavoratori, può essere positivo".
Esprime qualche dubbio sul mantenimento dei contratti in essere?
"Ho letto l'accordo sindacale 2022/2025 della Newlat Food Spa e su alcuni aspetti è opportuno fare chiarezza. Se fosse prevalso l'art. 2112 Codice Civile il cessionario sarebbe stato tenuto ad applicare i trattamenti economici e normativi previsti dai contratti collettivi nazionali, territoriali… e aziendali. Appunto anche aziendali. Confido quindi che tutti i lavoratori possano mantenere le stesse condizioni frutto di datate interlocuzioni e accordi, compresi benefit, premi obiettivi, Mbo, ecc".
Ritiene che i lavoratori debbano essere indennizzati per quanto accaduto negli ultimi mesi?
"Io ritengo che i lavoratori meritino rispetto considerando che gli stessi verranno adesso coinvolti in un percorso produttivo che, per almeno dodici mesi, verrà garantito da volumi importanti. Ma per il futuro a breve, le loro competenze faranno la differenza se la Newlat avrà la sensibilità di tutelare e incentivare nei fatti chi ha prodotto per anni sviluppo, professionalità, ricchezza sul nostro territorio".
13 maggio 2025