Un nuovo risorgimento per ripartire insieme

Roma compie 150 anni da Capitale d’Italia e a distanza di un secolo e mezzo dalla famosa presa di Porta Pia, il Paese affronta uno dei periodi peggiori della sua storia e prende coscienza che, per ripartire, occorre lavorare ad un “Nuovo Risorgimento”.

Giacomo Gargano

Presidente Federmanager Roma e Unione Regionale Dirigenti Industria Lazio
Che sia la presa di coscienza da tempo richiesta alle istituzioni ad aver ispirato la scelta del Presidente Mattarella quando ha chiesto al dr. Mario Draghi di mettere a disposizione del Paese il suo know-how e la sua comprovata visione di manager esperto e capace? 

L’uomo del “Whatever it takes”, pronto a tutto pur di proteggere l’euro conquista, a suo avviso, irrinunciabile nell’ambito del progetto europeo, è stato chiamato a dipanare la matassa dell’attuale crisi di Governo e a compiere i passi ne cessari per presentare finalmente all’Europa il piano strategico di investimenti senza il quale non potremo accedere ai fondi del Recovery Fund. 

Siamo convinti, fin dal principio, del prezioso apporto che skill e capacità manageriali rappresentano nella gestione operativa dell’emergenza e siamo fiduciosi che questa sia finalmente la strada giusta per ripartire e per cogliere ogni opportunità di cambiamento come un valore aggiunto su cui il nostro Paese potrà contare per tornare a competere. 

Intanto si delineano nuovi scenari sullo sfondo di una società profondamente mutata e provata dalla pandemia e ci troviamo di fronte tante realtà diverse che dobbiamo imparare a conoscere e a governare. 

In un contesto di cambiamento trasversale, che investe ogni ambito della nostra vita, cresce la necessità di poter contare su valori e punti di riferimento da cui ripartire. Le organizzazioni di rappresentanza come la nostra, assumono in tal senso un ruolo centrale e diventano attori protagonisti di quel Nuovo Risorgimento che tutti auspichiamo si compia presto. 

Con questo spirito di grande responsabilità ci accingiamo, in Federmanager Roma, al compimento delle consuete operazioni di Rinnovo degli Organi Statutari che, per la prima volta, si terranno nella duplice modalità on-line e cartacea, per consentire a tutti i soci di scegliere come esprimere la propria preferenza ed esercitare il proprio diritto di voto in totale sicurezza e senza necessità di spostamenti. 
Questo rinnovo giunge alla fine del mio secondo mandato da Presidente. Sono stati 6 anni per me importantissimi, di grande crescita, umana e professionale. Anni di impegno e di confronto, anni di trasformazione e cambiamento per un’Organizzazione che non solo è diventata più grande ma è sempre più pronta ad intervenire in favore dei colleghi e a muoversi in una realtà sociale ed economica di cui è diventata parte attiva, a livello locale e nazionale. Sempre in prima linea a supporto del grande lavoro compiuto dalla Federazione nazionale, siamo oggi sul territorio un’organizzazione rappresentativa di sostenibilità, innovazione, responsabilità sociale, crescita e visione strategica. 

Avevo in programma numerose iniziative da condividere con tutti i colleghi durante il mio ultimo anno di mandato, ma la pandemia ha bruscamente ricordato a tutti noi che la vita è imprevedibile e dobbiamo sempre essere pronti a cambiare programmi. Ed è quello che abbiamo fatto in Federmanager Roma. Alla luce delle misure di sicurezza imposte dal Governo per arginare la crisi pandemica, abbiamo tempestivamente riorganizzato l’intera struttura e resi operativi tutti gli uffici in modalità di smart working, con la prioritaria finalità di mettere tutti in sicurezza e restare costantemente a disposizione dei colleghi. 

In un momento di generale difficoltà, che ha reso il nostro operato ancora più prezioso per gli iscritti e per le loro famiglie, ho ritenuto fondamentale rispondere alle esigenze degli associati e fornire supporto e assistenza con ogni mezzo possibile. In tale contesto si è compiuto, tra l’altro, l’avvicendamento alla direzione della Segreteria Generale di Federmanager Roma tra il dr. Giancarlo Argenti, che mi ha supportato nella prima fase dell’emergenza e il dr. Carlo Imperatore, che ringrazio per l’immediato impegno e la grande professionalità messa subito in campo per dare un’importante impronta di continuità nell’esercizio di un ruolo cruciale all’interno e all’esterno dell’organizzazione. 

Certo, mi è mancato il contatto umano, avrei voluto salutarvi di persona e stringere la mano ad ognuno di voi, ma per questo, sono certo, avremo presto nuove occasioni. Sono convinto che la nuova squadra che sarà chiamata a guidare questa associazione per il triennio a venire, saprà proseguire il percorso di crescita intrapreso e mi impegno, fin da ora, ad assicurare il mio supporto ai colleghi anche negli anni che seguiranno per contribuire, insieme, alla ripresa del Paese e restituire ai nostri figli il futuro che meritano.