L'Intelligenza Artificiale in Lombardia
Un interessante dibattito sulle prospettive di competitività e sviluppo sostenibile possibili con l'IA
Regione Lombardia ha convocato gli Stati Generali, per presentare LombardIA, l’iniziativa di governance e sviluppo in materia di Intelligenza Artificiale (IA) per fare del territorio lombardo e del suo ecosistema di ricerca e innovazione un punto di riferimento nazionale ed europeo nello sviluppo e nell’adozione delle tecnologie IA abilitanti.
L’obiettivo è creare le condizioni per cogliere le opportunità di crescita collegate ai trend tecnologici in atto e affrontare efficacemente le profonde trasformazioni che ne derivano.
Gli Stati Generali lombardi intendono promuovere una discussione interdisciplinare con attori chiave del settore e avviare un percorso strutturato di confronto con gli stakeholder interessati, che mira alla creazione di una rete solida e collaborativa che possa guidare l'innovazione e la crescita economica attraverso l'IA.
A far parte del percorso sono chiamate istituzioni pubbliche, associazioni di categoria, università e centri di ricerca, grande industria, PMI, startup innovative, fondi di investimento, cluster tecnologici, fondazioni specializzate, singoli esperti e ricercatori.
Ha aperto i lavori il Presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, che ha affermato: "In una regione così attenta all'innovazione e alla ricerca ci sarà sicuramente tanto spazio per l'Intelligenza Artificiale, che offrirà opportunità di sviluppo e di miglioramento della vita dei cittadini".
Massimo Sideri, editorialista del Corriere della Sera e professore aggiunto Luiss University, ha quindi moderato una serie di approfondimenti con esperti ed esperienze provenienti da diversi settori per identificare opportunità, sfide e indicazioni strategiche per la definizione di politiche e interventi sull’Intelligenza Artificiale nel contesto lombardo.
Marco Tronchetti Provera considera l'IA una leva determinante per la competitività e la produttività, che avrà un ruolo strategico per lo sviluppo lombardo e italiano. Rispetto agli Stati Uniti e alla CINA, l'Europa è in grave ritardo nello sviluppo delle infrastrutture cloud e dei sistemi di IA, ma abbiamo le competenze e il talento per applicare la nuova tecnologia abilitante e offrire soluzioni in grado di generare valore concreto per le imprese e benefici per la collettività, basta pensare alle ricadute positive per la sanità. Nelle conclusioni Tronchetti Provera ha affermato: "Se diamo alle imprese strumenti di sviluppo paragonabili a "Industria 5.0" per adottare l'IA e favoriamo l'ingresso dei giovani nelle aziende, possiamo dare una svolta al Paese".
Stefania Di Bartolomeo, nata a Salerno e studi universitari a Milano, per poi trasferirsi a Boston per fondare e gestire nel ruolo di CEO la società Physis Investment, esordisce affermando: "Sono orgogliosissima del fatto che Milano si ponga l'obiettivo ambizioso di diventare un polo internazionale di riferimento per l'IA. Ho creato l'azienda negli USA perché ho trovato un ecosistema che favorisce lo sviluppo delle imprese; in America l'imprenditore è un eroe sociale perché si assume il rischio di provare qualcosa di nuovo, di assumere personale e anche di sbagliare. In Italia dovremmo permettere di sbagliare di più per favorire l'innovazione.
Uljan Sharka, CEO iGenius, ritiene che anche l'Italia possa offrire un contesto favorevole. Ad esempio, Apple, per la quale ha lavorato, si era ispirata al design e alla qualità dei prodotti Olivetti. L'IA genererà una rivoluzione sociale, più che tecnologica, e il linguaggio naturale diventerà l'interfaccia nell'industria, nella sanità, nella finanza, nei media. Potrà avere successo una via all'IA espressione della cultura italiana ed europea, ma bisognerà accelerare i tempi dei processi di sviluppo.
Per Gianmario Verona, Presidente Human Technopole, diventa determinante la formazione STEM per la gestione dei dati e dobbiamo cambiare il metodo di insegnamento verso la formazione personalizzata, in grado di valorizzare il talento di ciascuno.
Per Ferruccio Resta, Presidente del Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile, il fattore tempo è prioritario, prima dei finanziamenti, prima dell'ecosistema, prima del pubblico. Sarà anche importante favorire il lavoro congiunto della ricerca con le imprese.
Francesca Pasinelli, Direttore Generale Fondazione Telethon, considera che i modelli americano e anglosassone di finanziamento pubblico siano un buon riferimento e sottolinea l'importanza di un contesto "snello" nel quale sia riconosciuto il merito.
Sergio Dompé, Presidente Dompé Farmaceutici, considera la sanità pubblica italiana un privilegio per la collettività e un patrimonio di dati in grado di favorire lo sviluppo dell'IA.
Oreste Pollicino, Professore Associato Università Bocconi, condivide l'importanza della privacy dei dati, ma anche la circolarità degli stessi per gli interessi superiori della collettività, come ad esempio nel settore della sanità.
Cosimo Accoto, Filosofo, Research Affiliate & Fellow MIT Boston, ritiene che l'IA sia una tecnologia abilitante in grado di generare una rivoluzione sociale ed esistenziale, considerando l'impatto culturale, filosofico e sull'etica. Nel rispetto della centralità della persona dovremo però, secondo Accoto, fare uno sforzo di innovazione nel considerare l'umano nella prospettiva del XXI secolo.
Alessandro Fermi, Assessore all’Università, Ricerca e Innovazione di Regione Lombardia, propone una serie di iniziative per accelerare l'adozione dell'IA, in particolare nella Pubblica Amministrazione e da parte delle imprese, per favorire la collaborazione fra le PMI, le grandi aziende e le università, per assicurare sviluppo sostenibile. Purtroppo solo il 5% delle aziende italiane sono attive sull'IA e circa l'8-9% lo sono in Europa. La prima misura di Regione Lombardia dal titolo Collabora & Innova ha l'obiettivo di favorire appunto la collaborazione fra imprese e università anche sull'IA. Seguirà una misura per sviluppare le competenze delle imprese in grado di stare al passo con i tempi e innovare la formazione per superare il mismatch fra le competenze richieste dalle imprese e quelle disponibili nel territorio. Oltre a una misura innovativa per accelerare il passaggio fra le ricerche pubblicate, la registrazione di brevetti e la realizzazione di soluzioni innovative, Regione Lombardia sosterrà le iniziative di IA delle imprese con 80 milioni di euro di finanziamenti in venture capital e a fondo perduto, con l'obbligo di collaborazione fra grandi, medie e piccole imprese.
Elisabetta Confalonieri, Direzione Generale Università, Ricerca, Innovazione, conclude i lavori annunciando una serie di tavoli di lavoro che a partire da settembre costituiranno momenti di confronto per assicurare la rispondenza delle misure di sostegno all'IA alle necessità delle imprese e della collettività. I tavoli si occuperanno di tre filoni riguardanti l'Intelligenza Artificiale: i temi giuridico amministrativi, il supporto alle imprese per attuare le normative e l'adozione della stessa nella Pubblica Amministrazione. I tavoli saranno organizzati in linea di massima per stakeholder: le grandi aziende, le PMI, la ricerca, il settore finanziario e la Pubblica Amministrazione. Il primo tavolo sarà convocato a settembre per uno specifico bando sull'IA da 40 milioni di euro.
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01 settembre 2024