Anche i manager vanno in paradiso
Incontro - dibattito, operazione quasi futuristica, con risvolti reali che hanno accompagnato gli intervenuti alle soglie della meccanica quantistica.
Grande interesse e coinvolgimento ha suscitato l’incontro-dibattito programmato a completamento dell’assemblea congiunta del 25 giugno 2022 di PD&RO e di VE, che ha visto eccellente conduttore e “padrone di casa” Enrico Cerni. Nel corso di un’ora e mezza abbiamo assistito ad una operazione quasi futuristica, con risvolti reali che hanno accompagnato gli intervenuti alle soglie della MECCANICA QUANTISTICA. La magistrale operazione ha visto due “particelle” apparentemente indipendenti (anzi “MOLTO” indipendenti) e poste a una distanza spazio-tempo estremamente grande, quali Dante Alighieri (secolo 13-14mo) e Divina Commedia da una parte e Categoria dei MANAGER (secolo 21mo) dall’altra, venire in connessione tramite un “ENTANGLEMENT” quantistico (intreccio, connubio, correlazione, in definitiva un “legame” di natura fondamentale) che la fa interagire tra loro.
Si è dimostrato che il contenuto della Divina Commedia, riesaminato ed analizzato con attenzione e senza preclusioni, può sicuramente andare ad interagire e influenzare l’attività (di lavoro ma non solo, anche di vita a 360 gradi) dei Manager. Nessuno escluso e compresi quelli (in servizio e in pensione) presenti all’assemblea di Villa Italia a Padova. Ideatore e conduttore dell’esperimento, come detto, Enrico Cerni, che ha anche approfondito tutto l’argomento in uno specifico libro titolato per l’appunto “Dante per Manager” (edizioni Il Sole 24 Ore).
Cerni (come manager? come formatore? come scrittore? come tutte queste cose insieme?) ha evidenziato come dietro ogni terzina di versi della Commedia si nasconda uno spunto manageriale. Tutto sta a scoprirlo, con la mente ben aperta e la volontà di ritrovare nelle aziende del 21mo secolo il piacere di quel viaggio verso l’ALTO compiuto da Dante Alighieri proprio sette secoli fa. In tal modo ha evidenziato da subito il suo intento di mettere in luce come la lettura della Commedia possa avere ancora tanto da insegnarci. I “Pensatori” di oggi del Management, generalmente anglosassoni come Gary Hamel, Michael Porter, Henry Mintzberg, Howard Gardner etc, si possono avvicinare accanto a molti personaggi descritti nella Commedia come Ulisse, Paolo e Francesca (attuale guru della comunicazione emozionale?), il conte Ugolino. Personaggi che affiorano alla nostra memoria e ci indicano sulla mappa dantesca gli itinerari possibili e l’equipaggiamento utile per gestire Persone e Risorse, soprattutto in tempi complessi come gli attuali.
Qualche esempio? Il traghettatore Caronte si rivela metafora del leader dallo stile direttivo e autoritario; Minosse è un arcigno recruiting manager mentre Virgilio e Beatrice vestono i panni di capaci mentor. Il Purgatorio è il regno degli interinali, dove le anime “a tempo” scontano le loro pene: la Superbia diventa Autoesaltazione, l’Accidia si trasforma in Demotivazione, l’Avarizia diviene Autocentratura, la Gola diventa Fame di incarichi. Ma ogni vizio nasconde anche una positività (Superbia > Autostima, Accidia > Otium – precisiamo “Otium” e non “Ozio”, Avarizia > Parsimonia, Gola > Convivialità etc).
La meta finale perseguita con grande Resilienza (“se tu segui tua stella, non puoi fallire a glorioso porto”) resta il Paradiso, il regno delle virtù aziendali. In quel luogo i Beati sono modelli di comportamento, medievale e contemporaneo. Ed a quel luogo, ovvero il Paradiso, possono tendere anche i Manager di oggi, a pieno titolo!