Visita alla mostra Toulouse-Lautrec

Palazzo Roverella di Rovigo

Sabato 11 maggio 2024, il gruppo “Gli amici delle mostre”, ha visitato la mostra monografica di Palazzo Roverella di Rovigo, dedicata quest’anno al pittore francese Henry de Toulouse-Lautrec

Mostra sicuramente interessante, che unisce il pittore al grafico, con la sua innovativa cartellonistica. 
L’artista iniziò la sua carriera giovandosi degli apporti impressionisti e simbolisti: tuttavia, a differenza degli altri pittori contemporanei, Toulouse-Lautrec non era un pittore che denunciava e non era nemmeno un reporter con tela e pennello. 
Al disvelamento e alla cronaca preferiva un resoconto partecipato, da persona coinvolta un una sorta di descrizione dall’interno che, in virtù della sua sincerità e anche della sua varietà, ha finito per assumere i tratti del simbolo ed è divenuta l’allegoria per antonomasia degli anni di fine ottocento, quelli della “Belle Époque”, la Parigi degli artisti, dei café, dei letterati e dei dibattiti
Quando Toulouse-Lautrec arriva a Parigi, l’impressionismo è ormai alla fine: stanno nascendo nuovi movimenti artistici come il divisionismo, il puntinismo, il simbolismo: il pittore entrerà in contatto con tutti, ma non apparterrà a nessuno, se non a sé stesso: assorbe quello che gli sta attorno e lo trasforma secondo il suo istinto artistico, che gli dice che, a essere importante, è soprattutto la linea e l’esigenza di cogliere il geto, il movimento, più che il dettaglio. 
La mostra si sviluppa prendendo sostanzialmente in considerazione tutto l’iter artistico del pittore: abbiamo trovato una mostra di dipinti e non di sola grafica. 
Infatti è dalla pittura che trae origine la sua modernità, è dagli esperimenti in pittura che nasce il Toulouse-Lautrec più noto al grande pubblico e la mostra insiste in maniera particolare sull’atteggiamento fortemente sperimentale di questo artista

In tutto è possibile ammirare più di 200 opere di cui 60 dell’artista, che ripercorrono l’opera di Toulouse-Lautrec e il mondo a cui appartenne, che raccontò con uno sguardo nuovo e denso di realtà.