Il manager del futuro del nord-ovest
Uno slogan che è anche il nome di un premio a tappe ideato dal Gruppo Giovani nazionale. La prima tappa si è svolta il 17 novembre a Torino, presso il Museo del Risorgimento, nel grande salone destinato a ospitare la Camera dei Deputati del Regno d'Italia.
A cura della redazione Dirigente d'AziendaIl portone dello storico Palazzo Carignano si è aperto per ospitare oltre 150 iscritti a Federmanager – tanti i giovani, un vero successo – e gentili e prestigiosi ospiti provenienti dal modo economico torinese (fra gli altri rappresentanti della Facoltà di economia, di Intesa San Paolo, solo per citarne alcuni).
Si e dato vita a una iniziativa perfettamente in linea con lo spirito dei suoi promotori (Laura Morgagni, Chiara Ailliaud, Luana Marmo, Marzia Camarda, coordinati da Massimiliano Pagnone): un concorso fra associati, svolto con modalità innovative e decisamente fuori dagli schemi.
Il concorso è finalizzato a selezionare e premiare il miglior dirigente, iscritto a Federmanager e con i requisiti di età per far parte del Gruppo Giovani (avere non più di 43 anni), distintosi in base a una serie di differenti criteri: percorso di studio, di carriera, anzianità nel ruolo, eventuali menzioni per meriti professionali, ma anche una particolare motivazione allegata alla presentazione della candidatura.
La tappa torinese aveva lo scopo di individuare e premiare i migliori 11 giovani manager del nord ovest, destinati a rappresentare il territorio nella gara finale che si svolgerà a marzo del prossimo anno.
La serata e stata introdotta da Renato Fontana coordinatore del Gruppo
Giovani nazionale, che ha ceduto la parola a Massimo Rusconi, presidente di Federmanager Torino in veste di padrone di casa, e poi a Eros Andronaco, vicepresidente nazionale, che segue le attività del Gruppo Giovani per conto della presidenza, per un breve saluto nel quale entrambi hanno messo in rilievo quanto sia importante per Federmanager avere un Gruppo Giovani attivo e presente sulla scena
Entrando nel vivo della manifestazione, la premiazione è stata preceduta da un avvincente momento ludico e culturale, un incontro/scontro pensato come un vero e proprio processo e strutturato attraverso un confronto fra le parti, guidato da un giudice in presenza del pubblico con funzione di giuria popolare. I ruoli di questo Processo al merito sono stati brillantemente sostenuti da Ilaria Romoli, Senior Organization and Talent Development Staff Manager di Avio Aero, che interpretava le ragioni del merito, da Massimo Temporelli, Presidente di The FabLab innovatore e divulgatore scientifico, che, al contrario, sosteneva i torti del merito, dalla giornalista Flavia Trupia in veste di giudice e da un folto pubblico, con funzione
di giuria, simpaticamente rumoreggiante nel sottolineare i passaggi più interessanti del confronto fra le parti e non privo di gustose impertinenze goliardiche. Ma sotto questa crosta di apparente scanzonata superficialità, quando
si e trattato di votare, ha prevalso nettamente la serietà e l'atteggiamento responsabile tipico del ruolo che ciascuno dei presenti ricopre nella propria vita professionale e tutti hanno mostrato di comprendere e apprezzare lo scopo del gioco al quale si erano prestati: riflettere a ragion veduta sui criteri fondamentali per essere le figure chiave del domani. Detto per la cronaca, i torti hanno superato le
ragioni del merito, con un punteggio di 40 a 34, misurato da un applausometro presentato da Flavia Trupia, simpaticamente quanto ironicamente, come uno strumento di misura di elevata affidabilità scientifica. In platea si percepiva la consapevolezza diffusa del fatto che in un mercato sempre più competitivo e complesso come quello del management italiano, è fondamentale individuare le caratteristiche che rendono vincente il dirigente del domani, al quale è richiesta una capacità sempre maggiore di visione e di anticipazione, oltre che curiosità,
flessibilità e gusto, abbinato a capacità di gestione, del rischio. Per tacere dell'importanza del pensiero innovativo, dell’apertura alla contaminazione culturale e organizzativa, dei digital skills e di particolari competenze per la digital
brand awareness e reputation.
Fra l'altro il clima dell'incontro ha piacevolmente sorpreso anche il presidente Rusconi, che ne ha ricavato la netta sensazione di una evoluzione della specie del dirigente già in atto, traendone spunto per l'incipit dell'editoriale con in quale si apre questo stesso numero del periodico.
A questo punto è arrivato il momento dell'annunciata premiazione, preceduta da una breve introduzione di Alessandro Bossi, Direttore HAYS, che ha illustrato i criteri
con i quali sono stati individuati gli 11 “finalisti” e li ha chiamati al proscenio per la consegna della targa/attestato con il coinvolgimento di Elena Meotto, manager HAYS, simpatica elargitrice di complimenti e auguri a tutti.
Ecco i nomi dei premiati: Livio Lo Biondo, Luigi Mucci, Alessandro Falsetti, Saverio Ferrara Petrino, Carlo Rovea, Veronica Tonini, Sara Hassett, Andrea Roero, Giacomo Francesco Speretta, Matteo De Lise e infine, in qualità di youngest manager, Umberto Bonzano. Terminato la parte “ufficiale” dell'incontro, l'ambiente si è ulteriormente sciolto nella piacevole atmosfera di un networking cocktail, ottima occasione, probabilmente fruttuosa per molti dei partecipanti, di entrare in contatto con importanti esponenti di grandi aziende del nord ovest. Federmanager e il suo Gruppo Giovani, guidato a livello nazionale da Renato Fontana, rinnova, anche con eventi come questo, la sua costante attenzione verso i giovani manager, valorizzando le nuove generazioni e premiando i talenti, giovani e promettenti, delle aziende del domani.
12 febbraio 2018