Commenti degli associati di Trento
Da Ezio Trentini
Caro Larentis,
Vorrei dire la mia sull’argomento in oggetto,
che mi ha sempre affascinato, da quando
sono entrato nel mondo del lavoro fino alla
pensione. Quello che scrive Chiara Menapace nella sua disamina sull’ultimo numero
di “Parliamone” è a mio avviso in gran parte condivisibile. In particolare concordo sul
fatto che esista ancora, ben radicata nella
società, una mentalità discriminatoria nei
confronti del “sesso debole”, in particolare
che alcuni mestieri, come ad esempio il camionista, siano preclusi alle donne. Questo
non significa che sarà raggiunta la parità di
genere quando i camionisti saranno metà
uomini e metà donne, a mio avviso ci saranno sempre mestieri più adatti agli uomini, altri più adatti alle donne. Ma in alcuni
casi si tratta di stereotipi tipici di mentalità
antiquate, che vede ad esempio in certe
aziende le donne tendenzialmente escluse dai posti di responsabilità decisionale
o organizzativa, e questo lo trovo un grave
danno per la società in generale, perché si
rinuncia ad una consistente disponibilità di
competenze e capacità. C’è uno spot che
girava qualche tempo fa in Facebook che
mostra plasticamente che gli stati che meglio hanno affrontato l’emergenza pandemia sono quelli con primo ministro donna.
Al di là delle battute è indubbio che negli
stati più evoluti alle donne vengono offerte
molte più opportunità che in quelli più retrogradi e purtroppo devo ammettere che
l’Italia è tra questi ultimi. Personalmente ho
sempre cercato di valorizzare le collaboratrici, qualche volta anche contro la loro stessa volontà, come quella volta che volevo fare capufficio una signora, che invece preferì
andare in pensione per curare la vecchia
madre. Mai sopporterei che mia figlia rinunciasse alla sua carriera per assistermi! C’è
molto lavoro da fare sulle RSA; asili ed asili
nido aziendali erano già presenti ai tempi
delle grandi fabbriche, là dove peraltro c’era una rigida suddivisione delle mansioni tra
uomini e donne, ma abolirli è stato un grave
errore, e andrebbero ripristinati, anche se le
grandi fabbriche sono scomparse, trovando la maniera di posizionarli strategicamente nei pressi dei poli produttivi.
Spero che queste poche righe siano utili
nel panorama di idee in argomento e porgo
cordiali saluti.
Da Mario Marchesini
La parità di genere è ancora lontana, ma
forse non irraggiungibile
Certo la raggiungeremo, se cambieremo il
proverbio cinese:
“quanto torni a casa, picchia tua moglie anche se non conosci il perché, perché lei lo
conosce”.
Con un nuovo proverbio italiano:
“quando torni a casa, chiedi scusa a tua
moglie anche se non conosci il perché, perché lei lo conosce”.
E forse anche tu, se ci pensi…