6 ottobre 2023 - A Milano in difesa delle pensioni

Difendere le pensioni e riportare l’equità

“SIAMO TUTTI LAVORATORI - Difendere le pensioni e riportare l’equità” è l’impegnativo titolo di riferimento per l’evento pubblico programmato da CIDA Nazionale (su proposta di ALDAI e CIDA Lombardia, LODEVOLI e molto attive sull’argomento) per il 6 ottobre alle ore 10:00 a Milano. 

Sono intervenuti Stefano Cuzzilla (Presidente CIDA), Alberto Brambilla (Presidente Centro studi e ricerche Itinerari Previdenziali) e Luca Perfetti (partner Studio Legale Bonelli-Erede with Lombardi, che supporta CIDA nei ricorsi giudiziari avviati da parte di alcuni colleghi di fronte a cinque Tribunali ordinari e due Corte dei Conti).  Hanno partecipato anche il Capo Gruppo alla Camera di Fratelli d'Italia On. Tommaso Foti e il coordinatore dei Pensionati di Forza Italia Enrico Pianetta

La manifestazione ha messo in evidenza L’ATTACCO POLITICO ED ECONOMICO a cui è sottoposta non solo la nostra categoria ma tutta la classe media italiana che sta sopportando quasi totalmente il peso della pressione fiscale e del welfare. 

Secondo il Sottosegretario al Ministero del Lavoro Claudio Durigon, si tratterà di “PICCOLE LIMATURE PERCENTUALI”: sappiamo bene cosa vuol dire in realtà. 

Un altro tema centrale dalla manifestazione è stato quello della MANCANZA DI OGNI CONTROLLO sui percettori di pensioni minime o sociali. In contrapposizione ai “ricchi” della classe media, di certo non tutti i percettori di pensione minima possono essere automaticamente definiti “poveri”. 

Tutti coloro che si sentono coinvolti nell’argomento e non rinunciatari, hanno potuto partecipare in diretta streaming alla manifestazione, accedendo al sito della CIDA e cliccando sul link dell’incontro pubblico “Siamo tutti lavoratori. Difendere le pensioni e riportare l’equità”

Successivamente alla manifestazione 6 ottobre sono già previste due ulteriori iniziative e cioè: un incontro tra una delegazione CIDA e i vertici del Governo, la sottoscrizione della petizione sulle pensioni e l’invio di una lettera al Presidente della Repubblica per sensibilizzarlo sullo “schiacciamento” della classe media che sembra essere stata abbandonata dal potere politico.