San Marco ancora a mollo
Amara sorpresa o verità sconfortante?
Un’amara sorpresa, ma anche una verità sconfortante,
ha accolto i veneziani alla sveglia il giorno della Befana
2024.
La Basilica di San Marco, pur dotata di un efficace sistema “salva-acqua” contro le acque “alte ma non
troppo” (ovvero tali da non richiedere l’intervento del
Mose ma sufficienti per invadere la parte bassa della
città ad iniziare proprio dalla Basilica), è stata ancora
una volta violentata dal fenomeno dell’alta marea, pur
ampiamente previsto alle 6:00 del mattino.
Nessuno aveva provveduto a posizionare per tempo
le sei paratoie di vetro, normalmente a riposo per permettere il passaggio di fedeli e visitatori, ma che vanno
collocate ad ogni avviso di acqua “alta ma non troppo”.
E si è così scoperto direttamente “sul campo” che, a
fronte della brillante soluzione protettiva in cristallo attiva da oltre un anno, finora a NESSUNO è venuto in
mente di “regolamentare” l’attività di gestione delle paratoie.
In precedenza, l’impegno era stato assolto, come semplice cortesia verbale “tra gentiluomini”, dagli
operai della ditta esecutrice dei lavori: operai che però il giorno della Befana si stavano godendo le sacrosante ferie natalizie.
Ma non esisteva ancora, alla data del
6 gennaio 2024, alcuna scrittura “nero su bianco” di chi
dovesse provvedere istituzionalmente a tale mansione,
essenziale per il buon funzionamento dell’opera.
Fatto
99, ci si è dimenticati (!?!?) di fare 100.
L’avviso dell’assenza degli operai, pur giunto tempestivamente alla Procuratoria e pur altrettanto sollecitamente girato al Comune (proprietario dell’area) e al
Provveditorato (che ha il compito di seguire i lavori), è
semplicemente caduto nel vuoto.
Risultato pratico: la Basilica è stata ancora una volta
invasa dell’acqua alta salmastra, con tutte le conseguenze nefaste legate a tale accadimento.
16 febbraio 2024