Stem Passion - Le donne nella scienza

Mostra fotografica “STEM Passion, un viaggio ispirato da Donne nella Scienza”.

Abbiamo recentemente partecipato, su invito della Fondazione ZOÈ (Zambon Open Education), nata nel 2008 per volontà della famiglia Zambon per dedicarsi alla comunicazione della salute, alla inaugurazione della mostra fotografica “STEM Passion, un viaggio ispirato da Donne nella Scienza”. 
L’evento si è tenuto nell’auditorium dello Z cube, all’interno della Health&Quality Factory Zambon a Vicenza e prevedeva un dibattito/riflessione sul ruolo delle donne ed il loro contributo al progresso scientifico. Hanno partecipato: Claudia Cagliano, Docente e Consulente di Comunicazione; Elisabetta Citterio, Biologa molecolare e Fotografa; Antonio Girardi, Vicepresidente Fondazione Studi Universitari di Vicenza; Francesca Lazzari, Consigliera di Parità Provincia di Vicenza. 
Ha moderato Mariapaola Biasi, Segretario Generale Fondazione ZOÈ; ha inviato un messaggio isituzionale Maria Cristina Massa, Ministro Università e Ricerca; un videomessaggio di Ilaria Capua, Direttrice One Health Center of Excellence, Università di Florida. 
I dati non sono brillanti: nel 2021 solo il 21% delle ragazze iscritte all’università aveva scelto un corso STEM, pur con un leggero aumento rispetto agli anni precedenti (19%). 
I dati relativi al percorso di carriera scientifica vede un dato positivo nel confronto uomo/ donna a livello di dottorande, 50%, per crollare al 15-20% ai livelli apicali. 
Evidentemente, nonostante certi atteggiamenti, a seguito di stereotipi di genere, siano stati in buona parte superati in altri settori produttivi,quelli presenti nella ricerca scientifica resistono, purtroppo, ancora. 
La mostra ci ha accompagnato tra le diverse discipline e nei vari Paesi del mondo con le belle fotografie di 40 grandi scienziate di 21 Istituti di Ricerca italiani e internazionali all’avanguardia nella ricerca biomedica ci ha fatto sperare che il nostro futuro, anche con l’apporto del Pnrr, possa essere più roseo e possa consentire a tante giovani donne di poter realizzare la loro passione (la più grande delle caratteristiche di chi vuole fare ricerca), per la salute nostra e del nostro pianeta.
Desideriamo concludere ricordando che l’11 febbraio scorso ricorreva la 7° Giornata Internazionale delle Donne e delle Ragazze nella Scienza, proclamata dall’Assemblea delle Nazioni Unite per ottenere un accesso paritario e una partecipazione piena alle scienze per le donne e le ragazze e promuovere ulteriormente l’uguaglianza di genere e l’emancipazione femminile. 
La mostra a breve si trasferirà presso gli edifici della Università di Vicenza, dove rimarrà dal 18 maggio all’1 giugno. Un doveroso ricordo va, infine, a Maria Sklodowka, meglio conosciuta come Madame Curie che ottenne, unica donna, due premi Nobel (fisica 1903 e chimica 1911) e in due distinti campi scientifici.