L’imperativo aziendale della pace
Un approfondimento sull’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 16 e prospettive per il 2024
Francesca Boccia
Membro Commissione giudicatrice delle buone pratiche per il Rapporto sui Territori di ASviS
Introduzione
Con l’anno 2030 che si avvicina rapidamente, il mondo sta rivalutando i progressi fatti verso la realizzazione degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) delle Nazioni Unite. L’SDG 16, che aspira a “promuovere società pacifiche e inclusive per lo sviluppo sostenibile”, è cruciale non solo per i Governi e le ONG, ma anche per il settore privato. In questo articolo esamineremo come la pace sia un imperativo aziendale, valuteremo la situazione attuale e forniremo una panoramica sulle tendenze emergenti e le prospettive per il 2024.
La pace come imperativo aziendale
La pace non è solo un ideale sociale, ma un prerequisito per una crescita economica stabile e sostenibile. Un ambiente pacifico favorisce la fiducia tra gli stakeholder, riduce i costi operativi e minimizza i rischi associati alla volatilità politica e sociale.
SDG 16: più che una semplice iniziativa sociale
In superficie, pace, giustizia e istituzioni forti possono sembrare più allineate con gli obiettivi politici e sociali che con quelli aziendali. Tuttavia, è fondamentale riconoscere che questo obiettivo ha impatti diretti e indiretti sul mondo delle imprese:
- Stabilità del mercato: le imprese prosperano in ambienti stabili e prevedibili. La volatilità politica e i disordini sociali possono interrompere le catene di approvvigionamento, elevare i costi operativi e indebolire la fiducia dei consumatori.
- Mitigazione del rischio: le aziende con operazioni o partnership in aree dilaniate dai conflitti affrontano rischi reputazionali e operativi. Il raggiungimento dell’SDG 16 attenuerebbe notevolmente questi rischi.
- Capitale umano: il benessere dei dipendenti è intrinsecamente legato alle condizioni della società. Una società stabile è più propensa a produrre una forza lavoro motivata, produttiva e talentuosa.
- Efficienza delle risorse: in società pacifiche, i Governi possono allocare risorse per infrastrutture, istruzione e assistenza sanitaria, creando un ambiente abilitante per le imprese e l’innovazione.
Panorama attuale e contesto italiano
Nonostante alcuni progressi nell’ultimo decennio, sfide come conflitti armati, corruzione e instabilità politica continuano a prevalere. La pandemia di Covid-19 ha anche complicato il quadro globale, alimentando disuguaglianze e tensioni.
L’Italia è un esempio di Paese che sta lavorando attivamente per promuovere l’SDG 16. Il Governo italiano ha adottato una serie di riforme per combattere la corruzione e ha investito in programmi di educazione alla pace e di mediazione. Le aziende italiane stanno anche iniziando a vedere la pace non solo come un imperativo etico, ma anche come un’opportunità per un vantaggio competitivo sostenibile, integrando criteri di pace e giustizia nei loro modelli di business.
Nuovi lavori per il processo di pace
La natura in continua evoluzione del mercato del lavoro ha visto l’emergere di nuovi ruoli focalizzati espressamente sul promuovere la pace e la giustizia. Mediatori culturali, esperti in diplomazia digitale e analisti di risoluzione dei conflitti stanno diventando sempre più cruciali. Questi professionisti operano all’interfaccia tra tecnologia, cultura e politica, colmando il divario tra comunità e nazioni. Inoltre, lavori legati all’intelligenza artificiale e alla data science sono cruciali per monitorare le tensioni globali e prevedere potenziali conflitti, consentendo un intervento tempestivo. L’Italia, con la sua ricca storia culturale e la sua posizione nel cuore dell’Europa, ha un ruolo unico nel formare tali professionisti, che non solo alimentano il processo di pace ma anche contribuiscono all’innovazione e al progresso economico.
Prospettive per il 2024
OPPORTUNITÀ
- Partnership pubblico-privato: con una maggiore consapevolezza dell’importanza dell’SDG 16, è probabile che più aziende entrino in partnership pubblico-private incentrate su riforme della governance e vigilanza comunitaria, offrendo tecnologia ed esperienza per creare sistemi migliori.
- Investimenti ESG: i criteri ambientali, sociali e di governance stanno diventando fattori significativi per gli investitori. Le aziende che contribuiscono attivamente all’SDG 16 sono inclini ad attrarre più investimenti.
- Collaborazione globale: le emergenti alleanze internazionali incentrate sulla governance e sulla pace potrebbero fornire alle imprese nuove piattaforme per l’impegno e la collaborazione.
SFIDE
- Polarizzazione politica: l’aumento della divisione nelle credenze politiche, in particolare nelle nazioni democratiche, potrebbe ostacolare gli sforzi per costruire istituzioni forti e imparziali.
- Tecnologia e governance: sebbene la tecnologia offra la promessa di una governance migliore, presenta anche sfide, tra cui problemi di privacy dei dati e il potenziale abuso di tecnologie di sorveglianza.
- Incertezze economiche globali: con dibattiti su tariffe commerciali, valutazioni valutarie e livelli di debito, le incertezze economiche potrebbero distogliere l’attenzione e le risorse dal raggiungimento dell’SDG 16.
Conclusione
La pace è intrinsecamente legata al benessere delle economie e delle aziende. Con il 2024 all’orizzonte, è tempo per le aziende di riconsiderare come possano contribuire attivamente alla promozione della pace. Le imprese non solo devono integrare la pace nei loro valori fondamentali e nelle strategie operative, ma devono anche prendere posizione e agire in maniera concreta. L’assunzione di una prospettiva a lungo termine, che vede la pace non solo come un ideale, ma come un imperativo economico, sarà fondamentale per creare un ecosistema aziendale e globale più resiliente e sostenibile.
Le imprese che riusciranno ad adottare un approccio proattivo verso la promozione della pace saranno quelle che prospereranno in un mondo sempre più interconnesso e complesso. Non è solo un investimento nel futuro del nostro pianeta, ma un passo necessario per assicurare la sostenibilità e la competitività a lungo termine delle imprese stesse.
SAVE THE DATE
L'incontro L'imperativo aziendale della pace si terrà
giovedì 18 gennaio 2024 alle ore 17:30
presso la Sala Viscontea Sergio Zeme
Per partecipare è necessaria la registrazione su www.aldai.it