Cambiare per Crescere: a Bergamo i giovani manager si mettono in gioco
Incontro del Gruppo Giovani Federmanager al Kilometro Rosso

Flavio Paradiso
Componente del Coordinamento Nazionale Giovani Federmanager
Mercoledì 4 giugno 2025, presso l’HUB 4 del Kilometro Rosso, si è tenuto l’evento Cambiare per Crescere, serata di esordio del neo-costituito Gruppo Giovani di Federmanager Bergamo. Un’occasione per parlare di Change Management, ma soprattutto per sperimentarne il significato attraverso le testimonianze di chi lo vive tutti i giorni: manager, docenti, imprenditori e consulenti, uniti dalla volontà di abitare il cambiamento, con uno sguardo verso il futuro.
A inaugurare la serata è stato Michele Bettineschi, Coordinatore del Gruppo Giovani di Federmanager Bergamo, che ha evidenziato come «fare rete oggi non sia solo utile, ma necessario» per affrontare le sfide dell’industria in trasformazione. A seguire, Fausto Cerea, Presidente di Federmanager Bergamo, ha confermato il sostegno dell’associazione verso i processi di sviluppo professionale, definendo la formazione continua “l’unica vera bussola per orientarsi nel cambiamento” e sottolineando il proprio appoggio verso le iniziative che verranno portate avanti dai giovani manager del territorio.
A moderare i lavori è stato Luca Brambilla, Direttore dell’Accademia di Comunicazione Strategica, che ha introdotto i fondamenti teorici del Change Management strategico: «il cambiamento fallisce spesso non per ragioni tecniche, ma per resistenze culturali, tempistiche inadeguate, paura dell’incertezza, scarsa inclusione di chi il cambiamento lo deve vivere» ha affermato, sottolineando l’importanza di tre ingredienti: gradualità, umiltà e – soprattutto – un approccio strategico alle relazioni.
Secondo Goldman Sachs, testimonia il prof. Brambilla nel suo intervento introduttivo, entro il 2030 l’evoluzione tecnologica e demografica porterà alla creazione di 170 milioni di nuovi posti di lavoro, mentre 92 milioni verranno spostati e 300 milioni automatizzati: «il cambiamento è strutturale e permanente: non si guida senza prima averlo vissuto» sottolinea il docente.
La parola è poi passata ai relatori:
- Valentina Pedretti, Direttore Generale di PMP S.r.l. e Vicepresidente Giovani Confindustria Bergamo, ha parlato del valore delle soft skills, della resilienza e dell’intelligenza emotiva: competenze invisibili ma determinanti nella gestione dei team e nella risposta ai momenti critici.
- Dario Bussolin, Associate Partner di Aegis Human Consulting Group S.r.l., ha illustrato i principali errori e i fattori di successo nei processi di fusione e acquisizione, ricordando che «il Change Management fallisce quando manca fiducia e quando la comunicazione non è coerente» anche nei complessi contesti M&A.
- Sergio Tosato, Presidente di Dalmine S.p.A. e Fondazione Dalmine ETS, ha offerto una case history concreta: la trasformazione del gruppo Tenaris da conglomerato siderurgico a player globale nel settore dell’energia, con focus su R&D, supply chain integrata, piattaforma ERP globale e un nuovo modello di leadership diffusa.
- Giovanna Zanotti, Direttrice di SdM - Università degli Studi di Bergamo, ha sottolineato come oggi il middle management sia il vero catalizzatore della trasformazione culturale: «la formazione continua non è più un’opzione, ma una condizione per restare competitivi: il vero leader oggi è chi sa imparare più in fretta degli altri, non chi crede di sapere già tutto» è la chiosa con cui cede la parola al dibattito con il pubblico.
Durante la tavola rotonda finale, moderata dal prof. Brambilla, sono emersi altri spunti chiave: l’importanza di coinvolgere i team nella definizione del cambiamento, la centralità dell’ascolto attivo e la necessità di sviluppare mindset evolutivi, capaci di trasformare incertezza in opportunità. La serata si è conclusa con un aperitivo di networking, che ha permesso ai partecipanti di proseguire il confronto in un clima informale ma ricco di opportunità di crescita.
Cambiare per Crescere è stato solo il primo passo, assicura Michele Bettineschi, ringraziando informalmente il team milanese per il supporto in questa fase di progettazione del programma. Il Gruppo Giovani Federmanager Bergamo proseguirà nei prossimi mesi con nuove attività dedicate allo sviluppo professionale, al confronto generazionale e al consolidamento del ruolo dei giovani dirigenti nel sistema industriale italiano.
Se vuoi costruire una barca, non radunare uomini per tagliare legna, ma insegna loro la nostalgia per il mare vasto e infinito. – ricordava il moderatore con una citazione di Saint-Exupéry: a Bergamo, è evidente che i giovani hanno già iniziato a scrutare l’orizzonte.
04 giugno 2025