COMMENTO SULLA SITUAZIONE ECONOMICA E FINANZIARIA

I temi trattati sono l'analisi di mercato dell'ultimo mese "Aprile", l'evoluzione della crisi, alcuni consigli ed infine i cambiamenti che vivremo nel prossimo futuro.

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Analisi di mercato

Il mese di aprile è stato uno dei migliori in termini di performance mensile dal 2009 a oggi mentre il PIL dell'Eurozona ha registrato una contrazione pari al 3.8% su base trimestrale, con l'Italia che vede il proprio in ribasso del 4.7% rispetto all'ultimo trimestre 2019.
Durante il ribasso dei mercati finanziari di febbraio e marzo pochi settori sono stati risparmiati. Nel mese di marzo abbiamo visto che le banche e i governi sono corsi ai ripari adottando misure di emergenza mai viste prima per sostenere imprese e famiglie fino al termine della crisi.
Dopo il recente recupero, le valutazioni a cui trattano i mercati sono ora piuttosto generose e coerenti con uno scenario di ripresa; questa ipotesi non è propriamente quanto descritto nei giorni scorsi dal governatore della Federal Reserve Jerome Powell, che ha parlato di considerevoli rischi nel medio termine e per questo farà tutto il possibile per affrontare questo momento di difficoltà senza precedenti, oltre che lasciare i tassi invariati prossimi allo zero. 
Il Prodotto Interno Lordo per il primo trimestre 2020 per l’economia USA, ha visto una riduzione su base annualizzata del 4,8%. Si tratta del calo peggiore dal 2009.
Le previsioni della Banca Centrale USA stimano un PIL in contrazione in doppia cifra nel secondo trimestre del 2020.
Oltre alla Fed, altri 38 istituti centrali nel mondo hanno ridotto i tassi e in molti paesi sono state varate misure di stimolo per tenere in moto le varie economie.
Giovedì la Banca Centrale Europea ha lasciato invariato il QE pandemico (PEPP) a 750 Mld €, pur esplicitando la disponibilità a modificarlo in futuro.

Evoluzione

Mentre in diverse parti del mondo molti si preparano a tornare gradualmente al lavoro nelle settimane a venire, un quadro leggermente più chiaro si sta delineando sui tre fronti della crisi: sanitario, economico e finanziario.
Queste, e in questo preciso ordine, sono le tre dimensioni dell'attuale crisi. Si tratta di una recessione del tutto atipica, senza precedenti nella storia moderna e tanto inedita quanto il Coronavirus stesso.
Le autorità fiscali e monetarie sono riuscite ad ottenere una cosa: l'immunità di mercato. Potremmo dire che delle tre dimensioni della crisi, quella finanziaria è stata affrontata come abbiamo visto dalle banche centrali, con conseguente immenso sollievo.
Non va invece dimenticato che le altre due dimensioni rimangono aperte. La risoluzione della crisi finanziaria permetterà di evitare un peggioramento della già drammatica situazione economica?
L’impulso fiscale, interamente finanziato con la creazione di moneta, impedirà il collasso del sistema e terrà a galla l'economia fintanto che sarà pronta a ripartire? 
In prospettiva, cambieranno probabilmente anche le abitudini, soprattutto in fatto di risparmio e spesa per consumi, ma di questo parleremo dopo.
E la pandemia? Si tratta della principale causa della crisi e il fronte da cui giungeranno prima o poi le buone notizie. Le curve delle infezioni si sono chiaramente appiattite a costo di un lockdown impegnativo, per un potenziale vaccino occorrerà aspettare ancora almeno qualche mese e nessuna terapia medica ha finora dato risultati convincenti.
Resta da vedere se i mercati potranno mantenere la loro immunità quando noi siamo ancora così lontani dalla nostra. In ogni caso, il contesto continua a richiedere cautela e selettività.
Siamo in guerra con un nemico invisibile, da subito in prima linea ci sono stati medici e infermieri, ora anche gli imprenditori, manager e i lavoratori che dovranno ricostruire il tessuto produttivo di un Paese economicamente fragile.
Come si traduce tutto questo nell’approccio agli investimenti? Beh, dipende ovviamente dalla profilazione del rischio, dall’adeguatezza dell’investimento e dall’obiettivo/bisogno che si intende perseguire, ma lo svilupperemo tra poco.

Ragioni per essere cauti

La realtà economica imposta dalla pandemia è la seguente: 
un sesto degli americani è attualmente senza lavoro (un livello che non si osservava dagli anni '30)
il traffico aereo globale è crollato del 90%
il consumo di petrolio mondiale è in calo del 30%
le date di riapertura di ristoranti ed attività ricreative non sono ancora state fissate.

Una marcata recessione globale è ampiamente attesa nei mesi a venire poiché le economie di tutto il mondo risentono di un duplice shock senza precedenti sull'offerta e sulla domanda per effetto della pandemia. 

Aspetti rassicuranti

Allo stesso tempo vi sono altri elementi positivi da sottolineare:

La pronta risposta delle autorità monetarie che ha impedito che quella che è partita come una crisi sanitaria, e si è trasformata successivamente in una crisi economica, sfociasse in una crisi finanziaria. In tal senso, durante il mese di aprile, i mercati si sono infatti parzialmente ristabilizzati pur rimanendo lontani dalla normalità.

Le banche si sono fatte trovare più resilienti rispetto alla crisi del 2008. Sebbene si debba fare ovviamente distinzione tra gli istituti solidi e quelli più deboli. 



Comportamenti e suggerimenti

Come già discusso in precedenza, ogni fase ribassista è differente, ma la rapidità e la gravità della recente flessione del mercato sono state particolarmente destabilizzanti per molti investitori. Nessuno può prevedere quando i mercati si stabilizzeranno, ma è importante considerare i seguenti tre aspetti per affrontare il contesto attuale.

1.   Orizzonte temporale 

Dopo la Seconda guerra mondiale, in 75 anni ci sono state 12 fasi ribassiste dei mercati. La ripresa media, ossia il tempo impiegato dai corsi azionari per raggiungere il precedente picco, è durata mediamente due anni. Naturalmente, anche in questo caso nessuno può prevedere la durata esatta.
La buona notizia è che la maggior parte degli investitori ha orizzonti temporali nettamente superiori a due anni. Escludendo un eventuale fabbisogno di liquidità immediato o a breve termine che non possa essere soddisfatto da altre risorse, gli investitori potrebbero decidere di lasciare intatti i loro portafogli, senza farsi trascinare dalle emozioni. È importante restare pazienti: gli investitori che hanno mantenuto la rotta sono stati premiati nel lungo periodo.

2.   Pianificazione

L'epidemia di COVID-19 avrà probabilmente ripercussioni non solo sul mercato finanziario, ma anche sull'intera economia. È indispensabile che gli investitori si preparino di conseguenza. Tra gli accorgimenti specifici che è possibile prendere sin da subito figura la creazione o l'ampliamento di un fondo di emergenza. La maggior parte dei consulenti finanziari raccomanda a chi non ha entrate stabili un fondo di emergenza sufficiente per coprire le spese familiari per 6/12 mesi. 
Un altro modo per affrontare l’incertezza del mercato attuale è migliorare i propri flussi di cassa mensili. Il calo dei tassi d'interesse può offrire ad alcuni investitori l'opportunità di rifinanziare i loro debiti, inclusi mutui ipotecari e analizzare le spese mensili. 
Un’abitudine degli italiani è quella di detenere quote importanti di liquidità per il “non si sa mai” (depositi sui conti per oltre 1.500 MLD euro) che rimangono infruttiferi e non vengono impiegati per sostenere l’economia reale. Non dimentichiamo che quando investiamo, direttamente o indirettamente, le obbligazioni servono per prestare denaro a governi (titoli di stato) e società (corporate) e le azioni per diventare soci di società che selezioniamo con l’obiettivo di avere un ritorno (premio per il rischio) in un arco temporale adeguato. Le eventualità del “non si sa mai” (incidenti di percorso…) andrebbero individuate, analizzate e, dove possibile, coperte.

3.   Consulenza

La fase rialzista degli ultimi 12 anni ha facilitato in alcuni casi il fai da te nell'investimento. Tuttavia, in contesti di mercato sempre più difficili, nulla può sostituire la fiducia in un professionista esperto e certificato. Per investire con successo non basta acquistare azioni, obbligazioni o fondi comuni che aumentano di valore, cercando di evitare quelli che subiscono ribassi. Gli investitori maggiormente soddisfatti sono coloro che pianificano le risorse (entrate e uscite) per perseguire i loro obiettivi di vita, come proteggersi dagli imprevisti (gestione e copertura dei rischi), pianificare l'istruzione superiore dei loro figli, cambiare professione, dedicarsi a una vita di svago (pianificazione previdenziale) o assicurare una distribuzione ordinata del proprio patrimonio agli eredi (pianificazione successoria) sfruttando anche importanti agevolazioni fiscali. Molti consulenti sono specializzati per offrire questi e molti altri servizi. Dall’apertura e dalla fiducia reciproca nascono relazioni olistiche con i clienti che si basano sul raggiungimento degli obiettivi e non sul rendimento nel breve termine. 

L'impatto della crisi sulle nostre vite nel futuro

LA NECESSITA’ AGUZZA L’INGEGNO. Questo è valido specialmente ora che il coronavirus ha gettato il mondo intero nel caos. La potenza dell'ingegno umano si è mobilitata per combattere la pandemia, proteggere la popolazione e adattare le nostre vite lavorative e familiari a un nuovo assetto economico e sociale. L'innovazione è una risposta agli squilibri presenti nel mondo, ad esempio tra bisogni della popolazione e risorse disponibili, o tra domanda e offerta in numerosi settori. Il Covid-19 non sta facendo altro che accelerare queste tensioni.
Tenendo presenti queste premesse, è interessante esaminare come la crisi sta impattando sui principali temi di investimento legati al potere dell'innovazione e dell'ingegno e che hanno la forza di trasformare il nostro mondo.
 
1. Healthcare: scienza e tecnologia al servizio dell'innovazione sanitaria

L'assistenza sanitaria è al cuore di questa tragedia umanitaria. L'ingegno umano ha reagito mettendosi urgentemente al lavoro per sviluppare un vaccino al virus. Questa pandemia sta mettendo in luce l'importanza cruciale dell'innovazione sanitaria per la società, dato che gli Stati stanno cercando di prevenire e curare il virus, mentre combattono continue sfide demografiche e di budget.
Scienza e tecnologia saranno cruciali in quanto le aziende sfrutteranno i dati, la potenza di calcolo e le conoscenze mediche per affrontare le malattie.
Questo porterà a ulteriori progressi nelle terapie avanzate, nella tecnologia medica e nei servizi di assistenza sanitaria. I governi stanno prendendo atto della loro vulnerabilità di fronte alla pandemia, e di conseguenza l'incentivo a spendere di più nell'healthcare non può che intensificarsi.
 
2. Manifattura smart: rispondere allo shock con automazione e tecniche avanzate

Anche la produzione industriale deve trovare un modo per innovarsi, dato l'enorme shock a livello di domanda e offerta subito dall'economia globale. Ci aspettiamo di vedere aziende sviluppare catene di approvvigionamento locali parallelamente ai network globali esistenti. Gli investimenti nell'analisi dei dati saranno perentori, come mezzo per comprendere e gestire la volatilità della domanda e l'interruzione dell'approvvigionamento in futuro. 
Gli investimenti interesseranno anche altri filoni della manifattura intelligente, come le tecniche avanzate di stampa 3D, l'automazione sotto forma di robotica, sensori e controlli e i materiali avanzati come i compositi leggeri utili alle aziende per sfruttare le innovazioni in campo di hardware e software.
 
3. Nuovi stili di vita: una spinta per e-commerce e benessere

I consumatori si sono dimostrati piuttosto ingegnosi e intraprendenti nell'adattarsi alla nuova realtà. Lo shopping online stava già guadagnando popolarità, ma anche i consumatori più lenti, riconoscendo i vantaggi delle consegne a domicilio, stanno utilizzando le piattaforme di e-commerce per la spesa e probabilmente scaricheranno molte altre applicazioni anche dopo la crisi. Allo stesso modo, anche l'attenzione per il benessere si intensificherà: i consumatori saranno spronati a prendersi maggiore cura della propria salute, impegnando più tempo e denaro per l'esercizio fisico.
 
4. Disruption: risposte innovative nella comunicazione e in molti altri settori

Il coronavirus ha colpito il mondo in modo disruptive, ma la risposta è stata l'innovazione. Il lavoro da remoto diventerà una pratica più utilizzata per molti di noi: le aziende che agevolano lo smart working, come ad esempio i produttori di software, vedranno migliorate le proprie prospettive di crescita di lungo termine, così come le piattaforme video interattive, per lavorare e socializzare online. 
L’attuale crisi potrebbe far diffondere anche altri trend, come la transizione dai contanti ai pagamenti elettronici, l'intelligenza artificiale, il calcolo quantistico e l'internet delle cose.
 
5. Città Globali: urbanizzazione, un tema globale di lungo termine inalterato

Analizzando l'urbanizzazione, il Covid-19 modificherà diversi trend nello sfruttamento degli spazi urbani. 
Da un lato favorirà lo sviluppo di campus di ricerca medica e lo sviluppo di residenze specifiche per anziani, dall’altro il lavoro da casa metterà in difficoltà il settore degli uffici nel real estate.
 
6. Cambiamento climatico e transazione energetica

Il 2020 sarà l'anno di svolta in cui il mondo produttivo avrà capito di poter fare di più, anche viaggiando di meno. 
I meeting virtuali potrebbero favorire l’impatto ambientale e climatico a discapito di trasporti, hotel e catering. 
Nonostante gli attuali prezzi deboli del petrolio non siano un buon incentivo per la decarbonizzazione, il tema della transizione energetica persiste, con il progressivo passaggio dai combustibili fossili all'energia pulita; continueremo a sfruttare queste opportunità nella generazione, trasmissione, distribuzione e stoccaggio di energia pulita e nell'efficientamento energetico.
 
7. Crescita sostenibile: la chiave sta nel trattamento equo delle persone

Questo tema riguarda la sostenibilità nella sua accezione più ampia. Il coronavirus non ha fatto che ricordarci dell'importanza di relazioni solide tra le persone e le aziende collegate: dipendenti, fornitori, clienti, amministratori e azionisti, tutti impattati dalla pandemia. 
Queste relazioni sono al centro della filosofia degli investimenti sostenibili e il loro funzionamento sarà fondamentale per superare con successo questa crisi.
Se oggi le avversità stanno rafforzando queste relazioni, la società e l'ambiente ne beneficeranno domani. Tutto ciò ha un valore inestimabile ed è funzionale ad affrontare i numerosi squilibri del nostro mondo grazie all'ingegno umano e all'innovazione.

Dario Viganò

Dario Viganò Referente Federmanager Como per il Servizio Finanziario