2018: nuova sede e nuove idee Federmanager Bologna e Ravenna

Con l’editoriale della rivista Filo Diretto Dirigenti di dicembre mi ero preso alcuni importanti impegni sui quali con piacere aggiorno i lettori.

Andrea Molza     

Presidente Federmanager Bologna – Ravenna
Parto da quello che più di altri dovrebbe solleticare la curiosità: la nostra nuova sede, necessaria a seguito dello sfratto da quella attuale.
L’ampio mandato ricevuto dai Consiglieri doveva tener conto di una serie di priorità che ho cercato di contemperare: posizione facilmente raggiungibile dall’autostrada e dalla stazione, servita dagli autobus e fornita di parcheggi; edificio riconoscibile, razionale, grande abbastanza per svolgere tutti gli attuali servizi, con possibilità di ospitare seminari interni e, soprattutto, che rappresentasse un buon affare per noi manager e le future nostre generazioni.
Convinto che la fiducia premi gli audaci, mi sono occupato in prima persona insieme al nostro Past President Sergio Consolini, di intercettare e valutare le diverse opzioni possibili.
Il caso ha voluto che, mentre trattavo con la Banca di Imola un’ipotesi di mutuo, abbia casualmente colto l’opportunità di comprare un piano della loro sede di via Tosarelli angolo via Merighi, a Villanova di Castenaso.
L’operazione, finanziariamente molto ben riuscita ci ha visti lavorare di lena, sempre sotto il coordinamento di Sergio Consolini, per rendere la nuova sede adeguata alle nostre e alle vostre esigenze. Vi darò tutti i dettagli alla prossima Assemblea del 7 giugno a cui, tra l’altro, parteciperà il Nostro Arcivescovo Monsignor Matteo Maria Zuppi.
Ritengo che, già da maggio, vi abituerete al nuovo tragitto, ma sarete ripagati del sapervi a casa.
Consapevole che, per molti di voi, questa sia una bella notizia ma non l’elemento di giudizio sul mio mandato, vi aggiorno con notizie più “strategiche” che riguardano il rafforzamento della struttura: partendo da un’analisi dei processi interni, realizzati col coinvolgimento volontario dell’associato Ing. Andrea Righetti (esperto di processi lean), i colleghi sono giunti a elaborare una suddivisione dei compiti, in seguito alla quale è stato consolidato il contratto del collega Manuel Castagna, ora a tempo pieno, per rafforzare i servizi su welfare e sindacale, e inserita una nuova risorsa,
Greta Vecchi, a supporto della segreteria e del centralino, con un front office dedicato.
Ci siamo inoltre dotati di un CRM in grado di semplificare gli aspetti di conoscenza, storicizzazione e gestione dei servizi rivolti agli associati in ottica di miglioramento. In parallelo, stiamo progettando un questionario per l’analisi dei vostri fabbisogni, per segmentare e dettagliare in modo più puntuale i servizi correlati ad ogni tipologia di associato: manager in servizio, in pensione, in cerca di occupazione, quadri, ecc. Tale azione ci permetterà di seguire il cambiamento in stretto collegamento con ognuno dei soci, cosa per noi fondamentale e imprescindibile.
In ultimo, tengo a ribadire quello che sarà il “fil rouge” del mio mandato, cioè una grande attenzione al contesto socio economico che ci circonda e che ci deve vedere come manager “umilmente” protagonisti con idee e progetti. In questo modo anche chi non è dirigente, quadro o portatore di alta professionalità, può conoscerci, apprezzarci e magari farsi coinvolgere su progetti e iniziative focalizzati sulla Persona e sui suoi bisogni.
In questo contesto istituzionale abbiamo aperto relazioni con la Città Metropolitana e l’Ordine dei Commercialisti di Bologna, consolidato quelle esistenti con l’Ordine degli Ingegneri, con l’Università, le Associazioni (come AIDP, l’associazione dei direttori del Personale) e le Cooperative, proponendoci allo stesso tempo di tenere viva e rinforzare la relazione con le sedi di Confindustria del territorio.
La nostra attenzione è inoltre focalizzata al rafforzamento dei rapporti con le altre associazioni Federmanager a noi prossime.
In un vecchio film di don Camillo, Peppone, nel coinvolgere i propri compagni, diceva che aveva iniziato con due lire e un sigaro in tasca e che alla fine aveva una lira e mezzo sigaro, ma era contento.
Alla fine di questa sfida vorrei dire la stessa cosa ai miei colleghi che si sono fatti coinvolgere, (anche se non fumo il sigaro): l’essere contenti è per il successo della nostra Associazione.