Formazione: Federmanager per le giovani generazioni

E’ proseguito anche per l’anno scolastico 2022/2023 il progetto PCTO, che ha visto coinvolti 50 manager iscritti a Federmanager Bologna – Ferrara – Ravenna in attività di formazione su base volontaria rivolte agli studenti delle scuole superiori di secondo grado delle province di Bologna, Ferrara e Ravenna.

Di Paolo Bassi

E’ proseguito anche per l’anno scolastico 2022/2023 il progetto PCTO, che ha visto coinvolti 50 manager iscritti a Federmanager Bologna – Ferrara – Ravenna in attività di formazione su base volontaria rivolte agli studenti delle scuole superiori di secondo grado delle province di Bologna, Ferrara e Ravenna.

I manager, per la maggior parte iscritti all’associazione, su base volontaria si sono recati presso una ventina di istituti a parlare di soft skills, sostenibilità ed economia circolare e imprenditorialità, ma anche del mercato del lavoro, degli approcci e strumenti per affrontarlo, di contenuti on line, blog e web, orientamento all’università, logistica e gestione della produzione. Molto apprezzati anche gli “Incontri con il Manager”, sorta di talk show con i ragazzi per raccontare le esperienze lavorative manageriali sul campo.

Paolo Bassi, Coordinatore Commissione PCTO, un ponte verso il futuro Federmanager Bologna-Ferrara-Ravenna

Paolo Bassi, Coordinatore Commissione PCTO, un ponte verso il futuro Federmanager Bologna-Ferrara-Ravenna

Gli studenti che hanno usufruito delle attività offerte da Federmanager sono stati oltre 7mila sull’intero territorio ed è già allo studio il proseguimento delle attività per il prossimo anno scolastico.
Da segnalare una novità: sulla scorta dell’avviamento anche su Ferrara di progetti di impresa simulata che prevedono la collaborazione di Federmanager, abbiamo partecipato, per la prima volta, a Simulinfiera, la Fiera Internazionale delle imprese simulate in Italia – Lido degli Scacchi, Ferrara, 4 e 5 aprile 2023 - alla quale hanno preso parte centinaia di studenti provenienti da tutta Italia.

La manifestazione è stata organizzata da Simulimpresa, programma che opera attraverso il modello didattico della simulazione di impresa e promuove la formazione in campo amministrativo, commerciale, turistico, artigianale e industriale dando vita a un mercato virtuale, costituito dalla rete di imprese simulate presenti sul territorio nazionale. A coordinare l'intera rete è una realtà ferrarese, l’Opera Don CalabriaCittà del Ragazzo, in qualità di Centrale Nazionale del Programma Simulimpresa.
I volontari Federmanager a SimulImpresa

I volontari Federmanager a SimulImpresa

L’impresa simulata riproduce in massima parte il modo di operare di un’azienda, avvalendosi possibilmente del supporto di un’azienda reale (detta “madrina”), che rappresenta un modello di riferimento. L’obiettivo è quello di realizzare un’azienda virtuale gestita dagli studenti, che svolga un’attività di mercato in rete con altre imprese simulate italiane e internazionali. Il coordinamento è affidato alla Città del Ragazzo.

In occasione della fiera, Federmanager Bologna - Ferrara - Ravenna ha realizzato, presso il proprio spazio espositivo, una serie di colloqui di lavoro agli studenti che ne hanno fatto richiesta.

Concludo sottolineando che tra i moduli offerti agli studenti ha avuto un ruolo importante l’imprenditorialità, sulla quale abbiamo raccolto i commenti di due volontari che si sono prestati ad affrontare il delicato argomento con i giovani incontrati.
Stefano Punzetti, membro del Consiglio Direttivo e della Commissione Permanente per Ferrara. Imprenditorialità, l’importanza di aprirsi agli “Assetti Organizzativi"
“Gli interventi effettuati per il modulo imprenditorialità hanno dimostrato 2 elementi che andranno sicuramente approfonditi nei mesi futuri per cogliere aspetti che possono essere verificati esclusivamente dal confronto in aula con gli studenti.

Il primo aspetto riguarda l’approccio per scuola, disciplina e materie di studio e porta ad una sostanziale unicità di tale approccio su ragazzi in via di formazione. La mancanza di basi economiche o giuridiche non è elemento che possa inficiare il modulo. Abbiamo trovato anche in tali plessi scolastici la curiosità di confrontarsi con una materia nuova, sconosciuta e per molti versi poco aderente alle scelte future di studio e lavoro. Tale curiosità si è trasformata in gruppi di lavoro focalizzati sull’idea imprenditoriale e successivamente sugli aspetti esplorativi del training indirizzato dal modulo. Ne sono scaturiti diversi progetti interessanti che hanno portato ad una idea di impresa in embrione ma con assetti organizzativi, logistici, di mercato e clientela ben articolati e potenzialmente sviluppabili.

Il secondo aspetto riguarda riflessioni emerse su alcuni degli elementi nevralgici utilizzati dal gruppo di Ferrara nella fase propedeutica; per intenderci mi riferisco all’analisi su punti di forza e debolezza interni ed esterni, all’analisi su aspetti PEST del progetto e alla matrice canvas.

Abbiamo notato come un forte approfondimento su questi aspetti sia stato recepito in modo favorevole, segnalando come la mancanza di elementi di tale analisi nei lavori quotidiani diventi un fattore negativo e come tali elementi possano essere esportati in molte attività scolastiche e lavorative. Non si vuole qui introdurre una esortazione all’introduzione di questa metodologia, non è con questo spirito che ci approcciamo al PCTO, ma si vuole evidenziare come elementi basici, solitamente studiati più avanti, possano diventare elemento di supporto agli studenti, rendendo di fatto disponibile una valutazione fatta su elementi oggettivi.

Questo secondo aspetto ci ha portato ad immaginare un percorso ad hoc che definiremo “Assetti Organizzativi” con il quale introdurre per le scuole un percorso di approccio (evidentemente sfumato) alla metodologia di certificazione dei progetti che possa essere di supporto al mondo delle certificazioni ISO e al LCA (life cycle assessment) che negli ultimi anni sta cercando forze lavorative che siano di supporto nella transizione 4.0 delle imprese.”
Claudio Ferranti, membro della Commissione Permanente per Ferrara. Imprenditorialità, il successo del Laboratorio applicativo
“Nel corso dell’attività svolta su Ferrara, è stata individuata la necessità di accompagnare i momenti di esposizione e trattazione teorica tradizionale delle tematiche dell’Imprenditorialità alla introduzione e trattazione di applicazioni di laboratorio.

Ci si è pertanto concentrati su due fronti. Da un lato nella elaborazione di strumenti di trattazione che ricomprendessero e sviluppassero proposte di temi e definizioni dell’Imprenditorialità. Dall’altro nella proposta di modelli di scelta, esercizio e sviluppo di tematiche “operative” che restituissero agli studenti i risultati di analisi, fattibilità e convenienza delle scelte fatte sui dati di partenza teorici per la realizzazione di una impresa da loro scelta e da creare e gestire.
 
Una sfida non da poco volta a esporre i principi e le modalità esecutive e dall’altra a verificare e rendere concreti i risultati delle indicazioni degli studenti resisi imprenditori.

Abbiamo messo a disposizione template operativi che tramutassero in numeri le intuizioni e le conseguenti scelte e determinazioni emergenti dalle analisi effettuate: redazione analitica Business Model Canvas; realizzazione Organigramma e Funzionigramma; approfondimento ciclo di vita dei prodotti con la segmentazione degli stessi secondo i principi della matrice di Boston (BCG); analisi di Break Even Point evoluto con gestione analitica dei fattori di leva gestionale: quantità, prezzo, margini, costi fissi e utile atteso; redazione Business Plan, comprensivo di obiettivi, strategie, vendite, marketing e previsioni economiche e finanziarie, suddiviso in 2 parti, una descrittiva e una numerica; redazione Bilancio (stato patrimoniale - conto economico- rendiconto finanziario).

Il ritorno è stata la produzione di oltre trenta progetti originali frutto del lavoro collegiale di decine di gruppi di lavoro con eccellenze degne di nota sia per il merito, sia per la realizzazione degli strumenti di governo e misurazione della proposta.

La sfida per il futuro, oltre che replicare e migliorare i moduli introdotti e realizzati, ci pare essere quella di poter realizzare e supportare iniziative volte a tutelare i prodotti originali dell’intelligenza entusiasta degli studenti (protezione brevettuale?) che da una parte possano proteggere le idee e le intuizioni stesse e dall’altro cominciare a costruire un patrimonio della creatività e della proposta giovanile a vantaggio della dotazione degli istituti scolastici pubblici che ne hanno promosso e sostenuto la emersione.

Centrale il ruolo del Corpo Docente, senza il quale non solo non si sarebbe concretizzato quanto nei fatti è stato, ma, a mio avviso, senza il quale - l’impegno degli insegnanti - nulla potrà essere fatto né portato a ulteriore evoluzione.

Federmanager come sempre potrà essere partner fattivo ed entusiasta per contribuire a supportare le risorse giovanili che sono il futuro del nostro Paese.”