Leadership consapevole e pensiero critico: come evitare gli errori che bloccano le imprese
A Bologna l’incontro di Federmanager con un titolo insolito: “Il leader stupido”. Al centro anche una raccolta fondi per il Venezuela.
di Monica Dall'Olio
Come riconoscere e prevenire gli errori manageriali più diffusi? In che modo sviluppare una leadership capace di affrontare la complessità, evitando rigidità decisionali, automatismi e false certezze che ostacolano l’innovazione?
A queste domande ha cercato di rispondere l’incontro promosso da Federmanager Bologna – Ferrara – Ravenna, che ha riunito il 18 dicembre dirigenti e manager delle tre province, personalità ed ospiti presso il Museo del Patrimonio Industriale di Bologna, in occasione del tradizionale appuntamento natalizio dell’Associazione.
Spunto della serata è stato il libro di Sergio Casella, “Il leader stupido. Ovvero come evitare di diventarlo” (Tecniche Nuove, 2025), un saggio che analizza con taglio originale e concreto i meccanismi psicologici e organizzativi che portano anche leader competenti ed esperti a prendere decisioni inefficaci o dannose, spesso senza rendersene conto.
I “meccanismi della stupidità aziendale” e come affrontarli
Partendo dai contenuti del volume, Simone Tani, docente della Luiss Business School, ha guidato una lectio dedicata ai cosiddetti “meccanismi della stupidità aziendale”: rigidità mentale, eccesso di sicurezza, incapacità di ascolto, distorsioni cognitive ed emotive che, soprattutto in contesti complessi, possono trasformare il successo del passato in un limite per il futuro. Una rigidità che in contesti economici caratterizzati da incertezza e rapida evoluzione può tradursi in perdita di competitività.
Il confronto ha messo in evidenza l’importanza di una leadership fondata sul pensiero critico, sulla consapevolezza emotiva e sulla capacità di mettere in discussione le proprie convinzioni, per evitare che l’organizzazione rimanga “bloccata dai fari”, come il celebre esempio del cerbiatto evocato nel libro.
Il cerbiatto, animale agile e veloce, rimane immobile, accecato dalla luce, incapace di reagire, fino a essere travolto. Allo stesso modo, il leader può restare bloccato di fronte a un cambiamento inatteso: una crisi, un mercato che evolve, una tecnologia nuova. La paura, lo stupore o l’eccesso di sicurezza paralizzano la capacità di giudizio, impedendo di vedere alternative e di agire in modo efficace. Il rischio non è l’ignoranza, ma l’incapacità di mettere in discussione ciò che si crede di sapere.
Viene proposto un cambio di prospettiva: le decisioni non vanno valutate per la loro coerenza “di principio”, ma per la loro efficacia concreta rispetto agli obiettivi strategici, in un’ottica di flessibilità e apprendimento continuo.
Lezioni di leadership per manager e imprese
5 consigli per evitare gli errori del “leader stupido”
1. Metti in discussione le certezze. Le decisioni più pericolose nascono quando si è convinti di avere sempre ragione. Il dubbio è uno strumento di leadership, non un segno di debolezza.
2. Non affidarti solo al successo passato. Ciò che ha funzionato ieri può non funzionare oggi. Ogni contesto richiede nuove chiavi di lettura e capacità di adattamento.
3. Ascolta chi la pensa diversamente. Ignorare punti di vista alternativi rafforza gli errori. Il confronto è essenziale per evitare decisioni rigide e autoreferenziali.
4. Riconosci l’impatto delle emozioni. Paura, entusiasmo e piacere possono distorcere la percezione della realtà. Un leader efficace sa sospendere l’impulso emotivo prima di agire.
5. Valuta le scelte per la loro efficacia, non per principio. Non esistono decisioni giuste in assoluto, ma azioni più o meno funzionali al raggiungimento di un obiettivo concreto.
Managerialità e responsabilità sociale
Il meeting bolognese, al quale hanno portato il loro saluto il consigliere dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna Francesco Critelli e Daniele Vacchi, presidente dell’Associazione Amici del Museo del Patrimonio Industriale, è stato anche l’occasione per il lancio della raccolta fondi di Federmanager Bologna – Ferrara – Ravenna a favore del Centro Missionario Francescano Onlus, destinata al Progetto Venezuela, con l’obiettivo di sostenere il Centro Sanitario María Auxiliadora “CASMA” di Barinas, gestito dai Frati Minori Conventuali.
“La struttura – spiega Massimo Melega, presidente di Federmanager Bologna – Ferrara – Ravenna - assiste ogni mese circa 1.500 pazienti, molti dei quali provenienti da contesti vulnerabili ed è oggi costretta a indirizzare altrove chi necessita di ecografie, raggi X o altri esami specialistici, con costi spesso proibitivi per la popolazione locale. L’iniziativa mira all’acquisto di nuovi strumenti diagnostici, in particolare sistemi a ultrasuoni, per migliorare l’accesso alle cure in un contesto di forte fragilità economica e sociale.”
Le donazioni possono essere effettuate via bonifico sul conto bancario intestato a Sindacato Dirigenti Az. Ind. Federmanager Bologna – Ferrara – Ravenna, IBAN IT 26 L 05080 36760 CC0070680699. Causale: contributo beneficenza Progetto Venezuela. Codice SWIFT / BIC per bonifici esteri: IMCOIT2AXXX.
Localizza
Stampa
WhatsApp