Minerva per le donne in CdA: lettera ad amministrazioni e partecipate

Federmanager Minerva Bologna - Ferrara – Ravenna promuove l’inserimento delle associate certificate Women on Board

di Sara Cirone

Federmanager ha da tempo intrapreso un percorso per contribuire alla realizzazione del Goal 5 Parità di genere inserito tra i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda Onu 2030.

In questo contesto, il gruppo Minerva, che riunisce le donne manager iscritte a Federmanager, sta promuovendo l’attivazione di iniziative volte a valorizzare la presenza femminile nel management delle organizzazioni.

Uno dei progetti che ci ha viste maggiormente coinvolte negli ultimi anni è certamente Women on Board, che ha consentito la creazione di una lista di manager donne che hanno seguito un percorso di formazione specifico per perfezionare le competenze richieste per entrare a far parte dei consigli di amministrazione. Lista composta da 434 nominativi in tutta Italia, oltre 30 le colleghe iscritte a Federmanager della nostra regione.

Per promuovere le figure femminili che si sono impegnate per certificarsi, Federmanager Minerva Bologna – Ferrara – Ravenna ha deciso di rivolgersi direttamente alle amministrazioni pubbliche e alle aziende partecipate – le realtà che, insieme alle società quotate in Borsa, in pratica hanno l’obbligo di rispettare precise quote di genere per la composizione dei propri CdA in base alla Legge 5 novembre 2021, n. 162 – per informarle della possibilità di attingere da una fonte qualificata risorse adatte.

Un team formato da me e dalle colleghe Annarita Succi, Ilaria Magni e Catia Mariani ha quindi effettuato uno screening delle realtà più promettenti e messo a punto una comunicazione ad hoc, firmata dalla sottoscritta congiuntamente al Presidente Melega.

Sara Cirone, Coordinatrice Federmanager Minerva Bologna – Ferrara - Ravenna

Sara Cirone, Coordinatrice Federmanager Minerva Bologna – Ferrara - Ravenna

La lettera per amministrazioni e partecipate

Federmanager, l’organizzazione che rappresenta a livello nazionale i dirigenti e le alte professionalità del settore della industria privata, a partecipazione statale e degli enti pubblici economici, assumendo con Confindustria iniziative volte alla valorizzazione del ruolo manageriale, è impegnata, tramite il proprio gruppo di lavoro Minerva, in azioni che contribuiscano, in modo equo e meritevole, al riconoscimento delle professionalità delle donne manager nostre associate. E’ da questa volontà, condivisa con la Regione Emilia Romagna, che è nata liniziativa a livello nazionale, Women on Board, progetto che ha lobiettivo di favorire linclusione e laccesso delle donne allinterno di organizzazioni negli Organi societari e Direttivi di imprese pubbliche e private, rispettando quindi i principi ESG attraverso una buona Governance. Un vero e proprio percorso in ottica di sostenibilità.

Il progetto storicamente  è stato anticipato da altre azioni coerenti con tali obiettivi attraverso un percorso iniziato con il tavolo  di lavoro   creatosi  nel 2013  in   Regione  Piemonte  "Più Donne per i CdA" di   cui Federmanager Torino con Minerva è stata parte attiva e  firmataria del protocollo di intesa.

Nel 2022 Federmanager Minerva Bologna – Ferrara - Ravenna e Manageritalia Emilia-Romagna in collaborazione con AIDP ER, Hub del Territorio ER, con le Consigliere di Parità regionali e la partnership degli ordini degli Avvocati, dei Commercialisti e dei Consulenti del Lavoro dell’Emilia Romagna, decidono insieme di promuovere ulteriormente il tema della Governance delle organizzazioni includendo le donne manager come consigliere all’interno dei board e degli Organi di controllo pubblici e privati, e di fornire gli strumenti necessari ad abbattere gli ostacoli ancora presenti in tale direzione sostenibile.

Lelenco delle donne manager professioniste che hanno partecipato al Progetto, già consegnato e depositato presso la Regione Emilia Romagna, (consulta la short-list https://www.percorsowomenonboard.it/shortlistwob/: Women on Board 2023: Formazione e Inclusione nelle Governance Aziendali (percorsowomenonboard.it), e pubblicato sul nostro sito Federmanager Bologna - Ferrara - Ravenna è a Vostra disposizione se vorrete, come riteniamo auspicabile, avvalervi della loro partecipazione nella Governance dei Vostri Enti, contribuendo fattivamente allobiettivo prioritario della Diversy, Equity ed Inclusion” definito per la prima volta nellagenda ONU 2030 e successivamente consolidato nel PNRR varato ad aprile 2021.

La normativa

La legge 12 luglio 2011, n. 120 (c.d. "legge Golfo-Mosca") ha introdotto un meccanismo volto a rendere più equilibrata la rappresentanza dei generi all'interno degli organi collegiali delle società italiane con azioni quotate in mercati regolamentati italiani o di altri paesi dell'Unione europea e delle società, non quotate, controllate dalle pubbliche amministrazioni.

La disciplina in materia è stata in seguito integrata dal Testo Unico in materia di società a partecipazione pubblica (TUSP) di cui al decreto legislativo 19 agosto 2016, n. 175, nonché dalla Legge di bilancio 2020 e, da ultimo, dall'articolo 6 della legge 5 novembre 2021, n.162.

L'Italia e il Goal 5

Come si pone il nostro Paese rispetto al Goal 5? Secondo il Rapporto Asvis 2023 dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, sebbene dal 2015 l’indicatore composito italiano per il Goal 5 sia complessivamente migliorato (nonostante la drammatica battuta d’arresto durante la pandemia), grazie all’aumento della speranza di vita per le donne e della quota di occupate (55% nel 2022, +2,9 punti percentuali rispetto al 2020), alla riduzione del part-time involontario, a un numero più alto di laureate in materie tecnico-scientifiche (13,2% nel 2022) e alla crescente presenza femminile in ruoli apicali, inclusi i consigli di amministrazione, e nei consigli regionali, si tratta di progressi comunque ancora troppo limitati.

L’Italia si colloca infatti al 79esimo posto nella graduatoria di 146 Paesi del Global gender gap report 2023 del World Economic Forum, che misura annualmente lo stato attuale e l’evoluzione della parità di genere, con un arretramento di 16 posizioni rispetto al 2022, facendo sì che al ritmo di progresso attuale, l’Ue raggiungerà la parità di genere in 67 anni, mentre per l’Italia i tempi saranno più lunghi.

Anche l’indicatore sull’uguaglianza di genere dell’European Institute for Gender Equality (EIGE), costruito in base alle diverse dimensioni attraverso cui viene misurata la parità (l’occupazione, la gestione del tempo, le risorse economiche, la conoscenza, la salute, il potere), colloca l’Italia al 14° posto rispetto ai 27 Paesi membri dell’UE.

Nel rapporto si riconosce comunque il positivo effetto della Legge Golfo Mosca sulla presenza minima di genere negli organi di gestione delle società quotate e di quelle a partecipazione pubblica, e la Legge n. 160/2019 che ne estende periodo di vigenza e ambito di applicazione. "Pur avendo un campo di applicazione limitato (le società quotate) e un tempo di vigenza contingentato (sei mandati), tale impianto normativo si è dimostrato non solo efficace nel riequilibrio di genere dei Consigli di amministrazione, ma anche nell’innalzamento delle competenze espresse da tali consessi e dei risultati di performance ottenuti."