PCTO: un laboratorio per la formazione del futuro Dove imparare è più importante che insegnare

L’esperienza del PCTO – Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento, promossa da Federmanager Bologna–Ferrara–Ravenna, rappresenta un modello virtuoso e concreto di collaborazione tra scuola e impresa.

di Giovanna Cardinale, Nicola Gallazzi e Ignazio Parrinello

Il futuro non si può prevedere, ma lo si può immaginare e progettare.
E il futuro che immaginiamo – come manager, come formatori, come cittadini – è ciò che, ogni giorno, dà forma al nostro presente.

In questa prospettiva, l’esperienza del PCTO – Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento, promossa da Federmanager Bologna–Ferrara–Ravenna, rappresenta un modello virtuoso e concreto di collaborazione tra scuola e impresa: un’alleanza capace di generare valore formativo, culturale e sociale. Un vero laboratorio dove prende vita la formazione del futuro.
Giovanna Cardinale, Quality Manager in Società Italiana Tecnospazzole e membra del Gruppo Giovani

Giovanna Cardinale, Quality Manager in Società Italiana Tecnospazzole e membra del Gruppo Giovani

Un ponte tra scuola e impresa che diventa un laboratorio di crescita

I percorsi formativi nascono come un ponte tra il mondo dell’istruzione e quello del lavoro. Ma quando questo ponte è costruito con l’impegno congiunto di manager, docenti e studenti, si trasforma in qualcosa di più: un laboratorio di apprendimento condiviso.
Un luogo dove il dialogo costante tra scuola e impresa alimenta una formazione moderna, concreta e allineata alle sfide dell’impresa del futuro.
Nicola Gallazzi, Consigliere e Coordinatore Gruppo Giovani Federmanager Bologna-Ferrara-Ravenna

Nicola Gallazzi, Consigliere e Coordinatore Gruppo Giovani Federmanager Bologna-Ferrara-Ravenna

Grazie al contributo volontario dei propri associati, Federmanager Bologna–Ferrara–Ravenna propone un’offerta formativa che integra teoria e pratica, promuovendo percorsi sinergici tra Scuola, Impresa e Territorio.
L’obiettivo è chiaro: accompagnare i giovani nella costruzione di competenze reali, spendibili e coerenti con le esigenze di un mercato del lavoro in costante evoluzione.
Ignazio Parrinello, Technology Risk Manager di Ernst & Young e membro del Gruppo Giovani

Ignazio Parrinello, Technology Risk Manager di Ernst & Young e membro del Gruppo Giovani

Un progetto che cresce e si struttura

L’impegno di Federmanager nell’ambito formativo affonda le sue radici nell’esperienza dell’Alternanza Scuola-Lavoro, avviata diversi anni fa tra Bologna e Ferrara.
A partire dall’anno scolastico 2020-2021, il progetto si è evoluto nei Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento, ampliandosi alle scuole superiori delle province di Bologna, Ferrara e Ravenna. Dal 9 settembre 2025 il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha inserito la definizione Formazione Scuola-Lavoro, ma il focus resta lo stesso: dalla scuola al lavoro, sperimentare oggi la formazione del domani.
Nel 2024, per dare maggiore forza e continuità al programma, è stata istituita la Commissione PCTO, con il compito di definire le linee guida e la politica del progetto, coordinare le attività territoriali, validare i moduli formativi e gestire il rapporto con l’Ufficio Scolastico Regionale.
Un organo strategico che garantisce coerenza, qualità e innovazione, valorizzando l’apporto dei manager volontari e consolidando il legame con le scuole.
Fig.1

Fig.1 Figura 1 Michela Manuzzi, professionista HR associata a Federmanager e docente del modulo Soft Skills all’Istituto V. Bachelet di Ferrara

Imparare a imparare: la competenza chiave del futuro

Da circa due anni, come referente del modulo Soft Skills, partecipo attivamente a questo progetto. È un’esperienza che unisce persone e competenze diverse attorno a un obiettivo comune: insegnare a imparare.

Il modulo “Soft Skills”, rivisitato insieme a Michela Manuzzi – professionista HR e collega conosciuta nel percorso Manager Tra Manager del gruppo Giovani Manager  (in Fig.1)– è un laboratorio dedicato allo sviluppo delle competenze trasversali: fiducia, disciplina, autogestione, comunicazione, lavoro di squadra, gestione del tempo, problem solving, pensiero critico.
Capacità difficili da misurare, ma decisive per la crescita personale e professionale.

Nel programma PCTO, queste competenze diventano il cuore della formazione. Gli studenti imparano attraverso l’esperienza, i docenti partecipano attivamente e i manager volontari condividono conoscenze, visioni e strumenti.
È un modello formativo basato sulla collaborazione, sull’esperienza e sulla crescita reciproca – dove il valore dell’apprendimento supera quello dell’insegnamento.

Viviamo in un contesto caratterizzato da cambiamenti tecnologici, organizzativi e sociali rapidissimi. In questo scenario, la competenza chiave non è più solo il sapere tecnico, ma la capacità di imparare a imparare: organizzare il proprio apprendimento, gestire tempo e informazioni, lavorare in gruppo, affrontare l’incertezza e adattarsi al nuovo.
L’agilità di apprendimento è oggi ciò che consente a persone e organizzazioni di evolvere, innovare e restare competitive. Ed è proprio questa la missione dei PCTO: preparare le nuove generazioni a un mondo del lavoro in continua trasformazione, fornendo strumenti per affrontare la complessità con curiosità, resilienza e spirito critico.
Fig. 2

Fig. 2 Giovanna Cardinale, in chiaro nella foto, in aula all'Istituto Rosa Luxemburg di Bologna, docente del modulo di Soft Skills insieme a Michela Manuzzi.

Una formazione fondata su speranza e visione

“Non basta più trasmettere conoscenze: serve alimentare curiosità, visione, flessibilità e creatività.”
Così Nicola Gallazzi, manager volontario del modulo “Il mercato del lavoro”, riassume l’essenza del progetto.
La formazione del futuro dovrà essere centrata sulle persone e sulla loro capacità di reinventarsi continuamente.

È questa la direzione che Federmanager Bologna–Ferrara–Ravenna ha scelto di percorrere, insieme alle scuole del territorio e ai propri manager volontari.
Un percorso che non guarda soltanto alle competenze tecniche, ma alla crescita dell’individuo nella sua interezza. Perché il successo formativo – e quello dell’impresa – nasce solo dove imparare diventa un’esperienza condivisa, aperta e continua.