Sindrome dell’impostore: il fenomeno colpisce soprattutto il genere femminile

Durante il convegno organizzato e promosso dal Gruppo Minerva di Federmanager Bologna - Ferrara – Ravenna, il 19 maggio 2022, si è parlato della sindrome dell’impostore, il fenomeno che colpisce soprattutto il genere femminile.

Da sinistra in alto: Andrea Molza, Sara Cirone, Simona Lembi, Roberta Gentile, Roberta Bortolucci e Morena Bronzetti

Valentina Giorgi     

Vicecoordinatrice Gruppo Federmanager Minerva Bologna - Ferrara – Ravenna  
Dietro la maschera dell’impostore c’è spesso una donna che sa di essere brillante, piena di risorse, creativa, capace e dotata che vuole disperatamente non dover fare più tutta questa fatica e vivere tutta questa ansia, per sviluppare la propria professione.

Oltre un centinaio di donne, in particolare manager, hanno partecipato in presenza e online definendo il convegno molto interessante, pieno di spunti di riflessione e sottolineando l’importanza di approfondire l’argomento. “È assolutamente quello che faremo” - ha spiegato Sara Cirone, coordinatrice del Gruppo Minerva di Federmanager Bologna - Ferrara - Ravenna - “questo tema per noi è molto importante. Chi soffre della sindrome è mediamente una persona di valore, che riesce a raggiungere i propri obiettivi lavorativi, riconosciuta valida a vari livelli. E spesso è donna”.

Valentina Giorgi Vicecoordinatrice del Gruppo Federmanager Minerva di Bologna - Ferrara - Ravenna

Valentina Giorgi Vicecoordinatrice del Gruppo Federmanager Minerva di Bologna - Ferrara - Ravenna

Un recente studio ha stabilito che il 70% degli esseri umani ha sperimentato almeno una volta un episodio classificabile come sindrome dell'impostore. Ma il fenomeno non ha niente a che vedere con la finzione di essere qualcosa che non si è e nemmeno significa che si è dei veri impostori.

“Avere dei dubbi sulle proprie capacità - ha spiegato Roberta Bortolucci, Presidente del Centro Studi Progetto Donna e Diversity Management – “o sulla propria carriera, oppure dei momenti in cui ci si sente insicuri, è una cosa abbastanza normale per tutte le persone. Ma chi soffre della sindrome dell’impostore molto più frequentemente non crede in se stesso, pensa e ripensa ogni errore commesso, ha una attenzione esagerata per i dettagli e il bisogno di sentirsi sempre più preparato degli altri”“La sindrome dell’impostore” – ha proseguito la Dott.ssa Bortolucci – “è l’incapacità di interiorizzare i propri successi, riconoscere i propri meriti, vivere con insicurezza il proprio ruolo; quindi non sentirsi mai soddisfatti dei risultati raggiunti e anche non riconoscersi il merito delle decisioni e delle scelte prese”.

Durante l’incontro, dopo avere illustrato al pubblico in cosa consiste la sindrome dell’impostore, ormai globalmente riconosciuta, Roberta Bortolucci ha intervistato alcune figure del mondo manageriale per esplorare le dinamiche del fenomeno: Morena Bronzetti, manager d’impresa, Claudio Galli, presidente AIDP (Associazione Italiana per la Direzione del Personale) Emilia Romagna e Roberta Gentile, learning and organization development director di Vertiv, provider mondiale di infrastrutture digitali.

“La nostra associazione” – ha sottolineato Andrea Molza, Presidente di Federmanager Bologna - Ferrara - Ravenna in apertura dell’incontro – “guarda con particolare attenzione al mondo femminile. Siamo convinti che l’equilibrio di genere faccia aumentare il fatturato delle aziende e crescere il Pil. Inoltre l’evidenza dimostra che le imprese con governance mista, equamente distribuita tra uomini e donne, sono più competitive e reagiscono meglio nei contesti di crisi”“Stiamo quindi operando” – ha proseguito – “per sensibilizzare i nostri associati e la società civile e al nostro interno è attivo il Gruppo Minerva, impegnato per la valorizzazione della diversità di genere e per il riconoscimento delle competenze come volano di crescita personale e professionale”.

Sara Cirone, coordinatrice del Gruppo Federmanager Minerva di Bologna - Ferrara - Ravenna

Sara Cirone, coordinatrice del Gruppo Federmanager Minerva di Bologna - Ferrara - Ravenna

Sara Cirone, parlando della sua esperienza manageriale, ha raccontato di aver incontrato più volte la sindrome dell’impostore, in donne ma anche in giovani uomini con difficoltà e incertezze. “Come Gruppo Minerva di Federmanager Bologna – Ferrara – Ravenna” - ha spiegato Sara Cirone -  “abbiamo deciso di portare questo importante tema all’attenzione di tutte le donne manager; un tema tra i più innovativi a livello internazionale e che è all’origine di tante questioni che riguardano la parità di genere e la possibilità che la donna si dà all’interno dei contesti di vita, non solo lavorativi, ma anche familiari”“Noi di Federmanager Minerva” - ha spiegato la Dott.ssa Cirone - “vogliamo mettere a disposizione di questo tema laboratori di lavoro e momenti di riflessione comune tra donne manager.
A partire dal prossimo autunno, ci concentreremo su progetti e azioni importanti in merito all’uguaglianza di genere e alle competenze della donna nel mondo del lavoro. Parleremo di tutto ciò il 10 giugno, data in cui abbiamo lanciato una call to action in un contesto meraviglioso
dell’Appennino, per tutte le donne manager associate”.

Per Simona Lembi, responsabile Piano per l’Uguaglianza, Gabinetto del Sindaco, Città metropolitana di Bologna e relatrice all’incontro del 19 maggio: “Esiste ancora troppa distanza tra l’immaginario collettivo che vede le donne “arrivate” nella carriera lavorativa manageriale e quanto ancora faticoso e pieno di disuguaglianza sia il lavoro quotidiano delle donne, in qualsiasi ambito si discuta. Incontrarci ha significato, affrontare questi nodi e anche aggiungere concretezza al Piano per l’Uguaglianza della Città Metropolitana di Bologna, ora nella sua fase di percorso partecipato, la cui adozione è prevista per luglio di quest’anno. Ringrazio le manager per il confronto di oggi. E per il lavoro quotidiano che svolgono".

Emerge dalle parole di Simona Lembi e di Sara Cirone l’importanza di fare rete e promuovere l’alleanza. Il gruppo Minerva vuole promuovere la rete fra donne manager, fra donne in generale e in contesti diversi.
Questo può aiutare le donne ad uscire dal senso di inadeguatezza, a sentirsi più sicure e dare loro maggior benessere. Creare una rete di territorio è molto importante, crediamo che occuparsi di questo argomento voglia dire occuparsi dello sviluppo dei territori. Occuparsi della cultura e del benessere dei nostri territori vuol dire occuparsi delle donne e dell’uguaglianza di genere. Bologna e l’Emilia Romagna in questo sono un esempio di eccellenza.

Sara Cirone ha chiuso i lavori sottolineando che “il gruppo Federmanager Minerva vuole lavorare con le istituzioni, essere utile e contribuire in maniera attiva e propositiva a tutta la comunità a cui appartiene”.