Women On Board 2025: quando il talento entra davvero nei Consigli di Amministrazione
Women On Board nasce da una constatazione semplice e durissima: in Italia le donne portano competenze, visione e responsabilità, ma troppo spesso restano fuori dai luoghi in cui si decidono le strategie, i bilanci, il futuro delle organizzazioni.
di Sara Cirone
Da questa distanza tra talento e potere decisionale è nato un
progetto che oggi è diventato una comunità nazionale, un’infrastruttura di
competenze e un laboratorio concreto di nuova governance.
Un consiglio di amministrazione dinamico
Avviato in Emilia-Romagna nel 2022 con poco più di 230
partecipanti, Women On Board in tre anni ha compiuto un autentico salto di
scala: nel 2023 è diventato un percorso nazionale itinerante; nel 2025 ha
consolidato il format con un’offerta formativa rafforzata e una partecipazione
che ha superato le 1.400 persone iscritte da tutta Italia. Il cuore del
progetto resta chiarissimo: preparare profili pronti per entrare nei Consigli
di Amministrazione e negli organismi apicali, pubblici e privati, con un taglio
pratico, multidisciplinare, dinamico e orientato ai risultati.
Sara Cirone Coordinatrice Minerva e Consigliera Federmanager Bologna – Ferrara – Ravenna, componente Coordinamento nazionale Federmanager Minerva e Coordinatrice Women on Board.
Il percorso
La crescita non è solo quantitativa. Nel 2025 il percorso ha
tenuto 15 incontri, con docenti universitari, professionisti e figure
istituzionali, attraversando temi che vanno dal quadro normativo su parità di genere
e gender pay gap, alla finanza, ai sistemi di controllo, alla sostenibilità,
fino alle soft skill e al personal branding. Per molte partecipanti, ogni
appuntamento è stato uno spazio di confronto reale con esperti del mondo
giuridico, economico e aziendale, capace di trasformare il linguaggio della
governance in esperienza concreta.
Shortlist nazionale
Accanto alla formazione, Women On Board ha costruito un
patrimonio unico: una shortlist nazionale che oggi conta 779 persone ammesse,
su 1.456 iscritte/i complessivi al percorso 2025. Non si tratta di un
semplice elenco, ma di una vera infrastruttura di opportunità: profili
qualificati, visibili, messi a disposizione delle imprese e delle istituzioni
che cercano nuove competenze per i propri organi di governance. La shortlist è
già adottata da diverse Regioni italiane e rende più trasparenti i processi di
selezione, accorciando la distanza tra aspirazione e incarico.
Un percorso per i board delle aziende industriali
In questo quadro, Federmanager gioca un ruolo strategico. Nel
2025 sono stati 356 le/i manager iscritte/i a Women On Board tramite
Federmanager, con 216 nomi inseriti in shortlist: numeri che raccontano un
impegno concreto nel far emergere competenze manageriali pronte per la sfida
dei Consigli di Amministrazione delle società industriali. La collaborazione
con Manageritalia, AIDP, Hub del Territorio e gli Ordini professionali ha
contribuito a creare un ecosistema forte, dove associazioni e reti
professionali lavorano insieme per moltiplicare l’accesso delle donne ai luoghi
decisionali.
La valutazione di impatto
Per misurare in modo rigoroso ciò che Women On Board genera, nel
2025 è stata realizzata una Valutazione di Impatto, curata da Sara Cirone Group
Srl Società Benefit insieme a Hub del Territorio, disponibile in versione
integrale al link https://www.percorsowomenonboard.it/relazione-dimpatto-2025/.
Si tratta di un lavoro sviluppato in coerenza con il beneficio comune e
la legge sulle Società Benefit. Non solo storytelling, quindi, ma una
misurazione sistematica dei cambiamenti prodotti dal percorso su persone,
organizzazioni e territori.
La survey di impatto è stata inviata a 1.438 iscritti e ha
registrato un tasso di risposta del 54,5%, pari a 784 persone: un campione
molto significativo. I risultati parlano chiaro. Il 97% delle
partecipanti valuta positivamente l’esperienza; il 92% dichiara di aver
migliorato le proprie competenze; l’88% si sente più preparata ad assumere
ruoli nei CdA. Il 98% valuta positivamente la competenza dei docenti e il 95%
consiglierebbe il percorso formativo ad altri. Il grado complessivo di
soddisfazione raggiunge così il 95%.
Ancora più eloquente è il dato sulla tenuta del percorso: il
92,85% degli iscritti ha completato il cammino formativo (728 persone), mentre
solo il 7,15% non è arrivato alla fine, principalmente per mancanza di tempo,
motivi personali o problemi logistici. Numeri che, nella valutazione di
impatto, vengono letti come effetto moltiplicatore: la formazione non si ferma
in aula, ma aumenta consapevolezza, attiva connessioni, apre opportunità
future.
Wob Cruise
Il 2025 è stato anche l’anno della Women On Board Cruise, un
viaggio di tre giorni tra formazione, comunità e visione condivisa, che ha
riunito 286 persone a bordo. La valutazione di gradimento dell’esperienza
restituisce un quadro coerente con il percorso formativo: l’esperienza
complessiva ottiene una media di 4,02 su 5; la durata della crociera 4,08 su 5,
grazie al buon equilibrio tra momenti di apprendimento, relazione e relax; i
workshop esperienziali si attestano su 4,00 su 5, con oltre il 70% delle
partecipanti che li definisce utili, coinvolgenti e ispiranti. Anche
accoglienza, servizi a bordo e materiali vengono valutati sopra il 4: segno di
una cura che non è solo organizzativa, ma culturale. Le parole più ricorrenti
nei commenti? Energia, entusiasmo, rete, gruppo, comunità, condivisione.
Per molte donne (e per il 6% di uomini presenti nel percorso),
tutto questo non si è tradotto solo in un attestato finale, ma in un vero
cambio di prospettiva: il 79% dichiara di aver ampliato la propria rete
professionale e il 61% ha già ricevuto proposte o avviato colloqui per ruoli
dirigenziali. La consegna degli attestati – nella cornice della Cruise e
negli eventi territoriali, come quello del 29 novembre in Federmanager Bologna-
Ferrara- Ravenna – è diventata così un momento simbolico: non la fine di un
corso, ma l’inizio di una nuova disponibilità a “salire a bordo” dei luoghi
dove si decide.
Guardando l’insieme di
questi dati emerge un’idea forte: Women On Board non è un episodio, ma una
traiettoria che si consolida. La
Relazione di Impatto racconta un progetto che affronta il tema del divario
di genere non solo in termini etici, ma come leva strategica per migliorare la
qualità delle decisioni e la sostenibilità delle imprese.
Per Federmanager e per tutte le realtà partner, questo significa
assumere una responsabilità precisa: non limitarsi a “parlare di parità”, ma
costruire contesti in cui il talento femminile possa esprimersi fino in fondo,
con strumenti, relazioni e opportunità concrete. È questo, in fondo, il
messaggio che Women On Board 2025 consegna ai Consigli di Amministrazione del
futuro: una governance più aperta, inclusiva e competente non è solo giusta, è
anche il modo più intelligente di guidare le organizzazioni nell’incertezza. E
il viaggio, dati alla mano, è appena cominciato.
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