Assemblea di Padova e Rovigo & Venezia

Padova, 18 maggio 2024

Brillantemente centrato l’obiettivo dell’assemblea annuale congiunta di Federmanager Padova e Rovigo e Federmanager Venezia, convocata per il 18 maggio nella ormai tradizionale (e vincente) location offerta da Villa Italia, prestigiosa dimora situata nella immediata periferia di Padova in un contesto estremamente favorevole (grandi spazi verdi e tranquilli e logistica strategica anche per gli ospiti provenienti da fuori città). 

Sono stati numerosi i convenuti, anche in rappresentanza di associazioni consorelle del NordEst, che hanno condiviso una giornata estremamente interessante. 
L’avvio dell’intensa mattinata è avvenuto con magistrale puntualità, con la presentazione del programma dell’incontro da parte dei due presidenti Mario Merigliano Maurizio Toso, che hanno presentato e salutato i numerosi ospiti (oltre a molti presidenti delle associazioni del NordEst, Marco Bodini presidente Fondirigenti, Stefano Miotto direttore generale di Confindustria veneto SIAV, Valter Quercioli vicepresidente Federmanager nazionale, Fabio Vivian tesoriere Federmanager nazionale, Gherardo Zei capo delegazione Federmanager trattante per il CCNL)
Erano anche presenti, a portare il gradito saluto e l’interesse di Confindustria Veneto Est, Stefano Sancio responsabile area sindacale, lavoro e welfare e Claudio Fontanella referente per Padova dell’area relazioni sindacali e capitale umano. 
Assente purtroppo per un imprevisto dell’ultima ora Gabriella Bettiol, senior consultant Confindustria Veneto SIAV relatrice alla tavola rotonda. 

La prima parte della mattinata ha visto l’espletamento puntuale, preciso e documentato degli obblighi istituzionali, con l’illustrazione da parte dei due presidenti, dello stato dell’arte delle rispettive associazioni, in termini di numero di soci, di attività svolte nel 2023 e previste per il 2024 (in evidenza le “Giornate di Galileo”), della situazione finanziaria e delle prospettive prossime e future. 
Sono stati quindi illustrati e commentati i bilanci consuntivi del 2023 e i budget 2024, approvati con votazioni all’unanimità dai presenti per ambedue le associazioni. 
Sono stati definiti i delegati al congresso ordinario nazionale per il triennio 2025/2027. 

Terminata la fase “burocratica–istituzionale”, si è passati ai programmati ed attesi interventi degli ospiti.
 Valter Quercioli, vice presidente Federmanager Nazionale, ha portato all’evidenza alcuni punti particolarmente caratterizzanti l’attività della Federazione, quali la costituzione e l’avviamento di 12 commissioni di politica industriale (annunciata la probabile nascita di una tredicesima per l’area “Space Economy”, anche sulla spinta dell’attività di Federmanager Veneto), alcune a carattere tradizionale altre a copertura di aree innovative, con problematiche e situazioni molto diversificate tra loro. 
Affrontati quindi gli spinosi argomenti “Pensioni” e “Fiscalità”; per ambedue Federmanager ha dato delega di rappresentanza a CIDA, in grado di portare maggior peso in ambito politico, rappresentando numericamente circa un milione di soci contro i circa 180mila della sola Federmanager. 
Non solo: CIDA ambisce a dare voce e porsi a difesa dei legittimi interessi non solo dell’area del “Management”, ma di tutta l’area dell’ormai leggendario “Ceto medio” (diversi milioni di cittadini), cioè di quella parte produttiva ed essenziale per la vita e lo sviluppo del Paese che tuttavia da anni/ decenni viene attaccata da politiche governative scellerate e discriminanti. 
Quercioli ha evidenziato infine, rivolgendo un caldo appello ai presenti (ma rivolto in realtà agli assenti), su come la partecipazione attiva e fattiva dei soci Federmanager alle iniziative ed alle attività associative siano condizione necessaria (meglio dire indispensabile) per il raggiungimento dei giusti obiettivi che Federmanager si pone a difesa della Categoria.

La parola è passata a Gherardo Zei, Capo Delegazione Federmanager trattante per il rinnovo del CCNL, in fase di discussione, il quale ha puntualizzato in premessa che la modalità più consona e utile per avere un aggiornamento veritiero sull’andamento del negoziato è quello, come oggi, di avere notizie dirette da chi ne è protagonista, per cogliere anche quelle sfumature, quegli aspetti di “sentiment” e di percezione che appartengono solo ai negoziatori e che mal si conciliano con mezzi di comunicazione in forma scritta e, a maggior ragione, attraverso l’utilizzo dei “social”. 

Dopo questa doverosa premessa, e dopo aver portato all’attenzione i possibili effetti sull’andamento del negoziato conseguenti all’ormai imminente rinnovo dei vertici di Confindustria, Zei ha passato in rassegna i numerosi punti qualificanti sui quali verte il confronto: 
  • La ormai improrogabile necessità di un aggiornamento della declaratoria del Dirigente come definita oggi all’art, 1 del CCNL (risalente a oltre 40 anni) per intercettare i mutamenti già avvenuti sulla figura del dirigente ed essere compliance con i cambiamenti organizzativi e gestionali e con la generazione di nuove professioni conseguenti allo sviluppo di scenari futuri spinti dall’innovazione tecnologica e dalle diverse forme di sostenibilità; 
  • L’andamento molto preoccupante (irreversibile?) della curva demografica, che rischia di minare profondamente l’equilibrio delle basi della struttura produttiva e sociale attualmente in essere nel Paese; 
  • La necessità/difficoltà di portare avanti una contrattazione di secondo livello che interessi anche le medie e piccole aziende; 
  • La revisione della parte economica del contratto che preveda una nuova struttura retributiva costituita da una parte fissa e da una parte variabile per tutti, una riflessione sull’eccessiva rigidità del meccanismo del TMCG alla quale non corrisponde una efficace politica gestionale in ambito aziendale; 
  • La gravosa perdita del potere d’acquisto delle retribuzioni, in particolare a causa dell’inflazione degli ultimi due anni; 
  • La possibilità di permettere al Dirigente di usufruire di 5 giornate di formazione minime/anno; 
  • La necessità di far evolvere le azioni di politica attiva attraverso una semplificazione del ricorso agli strumenti esistenti e con lo sviluppo di progetti pilota sul territorio, superando le molte difficoltà incontrate; 
  • L’ulteriore sviluppo del welfare sia sanitario (offerta unica Fasi/Assidai, etc), sia previdenziale incrementando l’aliquota contributiva a carico dell’azienda e andando a scardinare il principio della parità di contribuzione tra azienda e dirigente; 
  • L’allungamento da 12 a 18 mesi come periodo di mantenimento del rapporto di lavoro con riconoscimento dell’intera retribuzione in caso di malattia gravi; 
  • L’inserimento, in ambito delle responsabilità del dirigente nell’esercizio delle sue funzioni, di una tutela anche in caso di “colpa grave”;
  • Lo sviluppo della Parità di Genere promuovendo la Certificazione UNI in azienda attraverso un espresso ed esplicito richiamo nel CCNL; 
  • L’obbligatorietà del congedo di genitorialità anche per i genitori padri. Concluso l’intervento da parte di Zei è succeduto un breve saluto da parte di Fabio Vivian tesoriere Federmanager nazionale, che non ha mancato a sua volta di ribadire con forza la necessità di una profonda revisione della declaratoria della figura di Dirigente esposta all’articolo 1 del CCNL. 
Terminata la nutrita parte istituzionale, si è aperta in perfetto rispetto dei tempi la seconda parte dell’assemblea, quest’anno estremamente coinvolgente anche per i soci “in servizio”, che ha visto (dopo una opportuna ed esplicativa presentazione della tavola rotonda da parte di Mario Merigliano), in assenza forzata di Gabriella Bettiol Senior Consultant, Stefano Miotto Direttore generale di Confindustria Veneto SIAV portare avanti con Marco Bodini presidente Fondirigenti l’”appetitoso” e attrattivo tema preannunciato, ovvero “Management delle nuove Filiere SPACE & HYDROGEN in Veneto”
Marco Bodini ha inizialmente messo in evidenza la frequente mancanza di formazione/informazione dei Dirigenti in servizio sull’argomento “Fondirigenti” e sull’opportunità da parte delle aziende di usufruire dei fondi accantonati per progetti di formazione interna dei propri dipendenti. 
Quindi ha brevemente ripercorso le origini e gli sviluppi di Fondirigenti, nata da una visione congiunta Confindustria/Federmanager e che attualmente porta avanti circa 12 progetti di formazione all’anno, arrivando a toccare anche contesti fortemente innovativi quali appunto Space e Hydrogen. 
Stefano Miotto ha iniziato con una breve presentazione di Confindustria Veneto SIAV, che ha come mission lo “scaricare a terra” tramite progetti concreti le indicazioni e le strategie di politica industriale sviluppate da Confindustria Veneto. 
Vengono utilizzati come strumenti la strada dei progetti europei, la messa a disposizione di servizi ed azioni e la realizzazione di ricerche come quella specifica che ha dato il nome alla tavola rotonda. 
Negli anni trascorsi sono state sviluppate 21 Reti innovative nell’ambito della regione Veneto, l’ultima delle quali è la Rete (già attiva) della “Space Economy”, guidata da Federico Zoppas di IRCA di Conegliano con circa 60 aziende aderenti. Più in ritardo (essendo anche stata attivata più di recente) è la Rete (la 22ma) dell’Hydrogen, causa l’ancora difficile disponibilità dell’uso di idrogeno nonché la normativa di legge arretrata che ne ostacola la sperimentazione (vedasi il caso dell’imbarcazione “Hepic”, prima barca sperimentale ad idrogeno per il trasporto passeggeri, già realizzata da alcuni anni ma attualmente ferma per mancanza di normativa adeguata, imbarcazione dotata “solo” di un motore elettrico con energia fornita sia da batterie che da una cella combustibile ad idrogeno). 
Fino ad oggi le aree di questa innovativa 22ma Rete coperte dai Player sono la produzione, la distribuzione e lo stoccaggio mentre non sono ancora coperti e risolti gli ambiti della filiera dell’equipment, della evoluzione dell’area termomeccanica (veronese e vicentina in particolare) a supporto, e dei grandi utilizzatori quali il Porto di Venezia, l’Aeroporto, etc. 
Quindi, processo “in fieri” per questa nuova Rete a copertura dell’area Hydrogen, che come qualche Manager ha recentemente predetto “produrrà a breve un vero TSUNAMI a livello Europeo” e si sta comunque evolvendo con tempistiche molto più rapide del previsto. 

Conseguenze? In questi nuovi settori si aprono molteplici ed ambitissime opportunità per il Management di cui c’è necessità e che si verrà a formare in quest’area: quello che è certo è che i Manager dovranno essere “Manager della conoscenza” e non solo tecnici, dotati anche di autorevolezza e di fiducia, e dotati soprattutto di soft skills. Complimenti a Stefano Miotto, intrattenitore e relatore per la sua esposizione professionale e coinvolgente, che ha permesso ai presenti di ottenere una conoscenza sull’argomento (non facile ma importantissimo) prima difficilmente riscontrabile. 

Per finire: Una mattinata ben organizzata, ben spesa e ben condotta, che sicuramente gli intervenuti (e i giovani Dirigenti con ambizioni professionali e che sappiano cogliere i segnali lanciati) ricorderanno per molto tempo e potranno approfondire per le opportunità che si apriranno.

Management delle nuove filiere spazio & idrogeno in Veneto

Per approfondire questo interessantissimo ed importante tema, attorno al quale è stata focalizzata la seconda parte dell’assemblea patavina, Dirigenti NordEst ha pubblicato in due sessioni (nei numeri 5 maggio e 6 giugno ovvero in questo stesso numero, nelle pagine “Federmanager informa”) una imperdibile presentazione dell’argomento stesso e della relativa ricerca portata avanti da Confindustria Veneto SIAV, presentazione che ha come autrice Gabriella Bettiol.