Competenze manageriali per la crescita delle imprese
Le giuste competenze rappresentano la chiave di successo delle imprese ed il matching dei manager con le aziende costituisce la leva per lo sviluppo del sistema economico e sociale.
Franco Del Vecchio
Coordinatore Redazione Dirigenti Industria – franco.del.vecchio@tin.it
Il Capitale Umano è sempre più determinante per la competitività e lo sviluppo delle imprese, come dimostra il fatto che la capacità di risolvere problematiche complesse rappresenta la principale competenza richiesta dalle imprese in tutto il mondo, secondo Il report del World Economic Forum sul Futuro del Lavoro.
Le competenze manageriali, determinanti per le grandi aziende, stanno diventando sempre più importanti anche per le PMI, le Start-up e le micro imprese impegnate a competere a livello globale. La flessibilità dei rapporti di lavoro: a tempo determinato, part-time, a progetto in funzione degli obiettivi e a success fee, permette oggi anche alle piccole imprese di accedere alle competenze manageriali e affidare la responsabilità dei progetti critici a persone esperte. Oggi anche le PMI e le Start-up hanno l’opportunità di accedere a competenze di alto valore per eccellere e distinguersi nel proprio settore sviluppando il business a livello globale. Diventa quindi sempre più importante favorire il matching fra imprese e manager. Purtroppo anche il World Economic Forum ha rilevato particolari criticità riguardo la nostra efficienza del mercato del lavoro ponendoci al 116° posto fra i 138 Paesi esaminati, attribuendo all’Italia una votazione inferiore a 3 su 10, veramente allarmante. Dobbiamo quindi impegnarci seriamente per favorire l’incontro della domanda con l’offerta e confidiamo nel contributo dei colleghi per diffondere l'articolo nelle imprese, in particolare interessando imprenditori, direttori del personale ed Head Hunter.
Certificazione delle competenze manageriali
Nel nostro territorio sono numerosi i manager impegnati nell’aggiornamento continuo delle competenze, per assicurare la propria crescita professionale e quella dell’azienda per la quale lavorano o per le imprese interessate alla loro collaborazione. Un impegno per il miglioramento continuo determinante per lo sviluppo del sistema economico e sociale.
Oltre seicento manager hanno finora anche certificato le proprie competenze manageriali, da parte dell’ente Rina, per garantire alle imprese la disponibilità di conoscenze, esperienze ed abilità personali ben definite dal disciplinare Federmanager. L'associazione dei manager ha infatti definito uno specifico disciplinare per alcuni profili di management allo scopo di qualificare e valorizzare le professionalità utili alle imprese ed alla competitività del sistema economico del Paese.
I manager certificati sono interessati alla crescita professionale, alcuni nell’ambito dell’impresa nella quale operano o per favorire nuove opportunità, altri sono interessati a sviluppare nuove collaborazioni, in particolare con PMI, nelle forme contrattuali più idonee a soddisfare i reciproci obiettivi.
Di seguito una selezione di Manager Certificati che hanno autorizzato la pubblicazione e che operano nel territorio. Cliccando il nome è possibile accedere al loro profilo LinkedIn e chiedere un collegamento, indicando le ragioni della richiesta di contatto.
Temporary Manager
Professionisti ai quali affidare la responsabilità della gestione di un'impresa, di una sua parte o di progetti definiti nei loro obiettivi (quantità, qualità, costi, ecc.) con risultati e tempi predefiniti. I temporary manager dispongono di competenze trasversali: economico finanziarie, marketing, organizzative, giuridiche, etc. per assumere precise di responsabilità, fra le quali:
- governare processi complessi di cambiamento strategico e organizzativo in aziende in fasi di discontinuità o di evoluzione, valorizzando il contesto professionale al fine di conseguire gli obiettivi economici e patrimoniali;
- garantire l’efficace gestione di fusioni aziendali, assicurando l'integrazione di competenze diverse, valorizzando le “best practice” al fine di razionalizzare le attività e migliorare la competitività;
- gestire crisi aziendali, assicurando i fabbisogni di risorse (tecniche, finanziarie, umane) ed impegnandosi per il raggiungimento della stabilità e del rilancio aziendale;
- indirizzare la transizione aziendale, tutelando il passaggio generazionale all’interno dell’organizzazione o il successivo inserimento di un nuovo manager;
- sovraintendere al lancio di nuove attività e prodotti sui mercati esistenti e nuovi, sia nazionali che esteri.
Temporary Manager certificati interessati a collaborare con imprese:
- Torino: Vittorio Ambrosio, Marco Astori, Marco Bertolina, Sergio Casavecchia, Luigi Cauzer, Michele Cela, Paolo Cugudda, Alessandra Falzoni, Antonella Lanfranco, Alessandra Moitre, Silvio Piccatti, Mauro Pochettino, Alexander Schindler
- Alba (CN): Cesare Branda
- Alessandria: Laurent Brancart
- Novara: Filippo Lomaglio
Altri dirigenti certificati, in servizio presso un'impresa:
Cliccando il nome si accede al profilo LinkedIn
Innovation Manager
Come il Temporary Manager è un professionista in grado di assicurare la gestione delle attività dell’impresa, assicurando specifiche competenze inerenti i processi di innovazione del business, in termini organizzativi, prodotti/servizi e gestionali, stimolando la ricerca di soluzioni legate alla digital transformation e favorendo l’introduzione e il consolidamento di idee innovative per lo sviluppo del vantaggio competitivo sul mercato con la conseguente crescita del business. L'Innovation Manager è fra l’altro in grado di:
- assicurare lo sviluppo culturale e la diffusione di un pensiero innovativo che orienti un costante cambiamento dei meccanismi di comunicazione interna per favorire la sistematica emersione di nuove idee e soluzioni, generando un migliore coinvolgimento e una più efficace partecipazione ed interazione organizzativa finalizzata alla crescita del business e della profittabilità dell’impresa;
- garantire, in collaborazione con le diverse funzioni aziendali, l’analisi dei trend, il benchmarking e l’anticipazione degli scenari competitivi aziendali, attraverso l'analisi macroeconomica, della competizione, degli aspetti legali e tecnologici allo stato dell’arte, assicurando la progettazione e la realizzazione di modelli di business innovativi in termini di processi organizzativi e prodotti/servizi per garantire redditività di lungo termine;
- favorire il business networking e il continuo potenziamento della digital brand awareness e reputation, valorizzando l’employer branding in termini di cultura dell’innovazione per attrarre e trattenere i talenti;
- coltivare le idee, segmentarle e trasformarle in opportunità di business, gestendo gli impatti organizzativi relativi al processo di innovazione individuato e generando consapevolezza e coinvolgimento di tutte le funzioni aziendali interessate;
- assicurare il ruolo di Program Manager del portafoglio di progetti di innovazione in corso, curando il coordinamento strategico ed operativo di ogni iniziativa progettuale in fase di analisi, progettazione, realizzazione e follow up.
Innovation Manager certificati interessati a collaborare con imprese:
- Torino: Chiara Ailliaud, Claudio Berionni, Fabrizio Broetto, Marzia Camarda, Daniel Fantoni, Cristiana Francia, Carlo Furgiuele, Roberta Laudito, Mario Raeli, Federico Renon, Marco Rimondi, Giuseppe Scelfo, Luca Vescio
- Alessandria: Paola Gilardi
Altri Manager certificati, in servizio presso un'impresa:
Export Manager
Export manager e manager per l’internazionalizzazione sono professionisti, con competenze manageriali di base analoghe al Temporary Manager e specializzati per assumere responsabilità di sviluppo dei mercati esteri dell'impresa, come individuare, in base alle direttive della politica di export fissate dalla direzione aziendale, nuovi mercati esteri e di elaborare le strategie più efficaci per l'avvio delle attività di vendita e per il loro consolidamento. L'Export Manager è in grado di definire le linee d'azione, identifica e seleziona le principali opportunità di business, programma e coordina il piano di promozione sul mercato internazionale dei prodotti/servizi dell'organizzazione. Con l’obiettivo di sviluppare il business e la profittabilità, l'Export Manager è in grado di:
- progettare e organizzare la rete di distribuzione del prodotto/servizio nei nuovi mercati;
- gestire la rete di distribuzione;
- analizzare la concorrenza e valutare le iniziative per migliorare le performance;
- stipulare accordi commerciali e intrattenere rapporti istituzionali con i partner locali (imprenditori, distributori ed agenti, uffici commerciali, operatori stranieri del settore, assicurazioni, compagnie di trasporto, banche ecc.).
Se la focalizzazione dell'Export Manager è orientata a sviluppare ed ampliare le esportazioni dei prodotti e servizi, quella del Manager per l'Internazionalizzazione è portare l'organizzazione ad operare in campo internazionale, identificando non solo partnership commerciali, ma anche di sviluppo e produttive, tramite accordi e, ove strategico, attraverso acquisizioni di aziende estere.
Sono figure professionali che hanno maturato un’esperienza ed una consistente formazione internazionale, che garantiscono capacità relazionali e linguistiche di spicco. Assicurano conoscenze approfondite, della cultura dei Paesi in cui vanno ad operare e sono in grado di comunicare professionalmente in diverse lingue. Con attitudine a lavorare per progetti si avvalgono di una consolidata esperienza di operazioni in contesti internazionali nuovi e non ancora strutturati.
Export Manager certificato interessato a collaborare con imprese:
- Torino: David Kidd
Export Manager e Manager per l'internazionalizzazione, certificato e interessato a collaborare con imprese:
- Torino: Patrick Delarbre
Altra dirigente certificata, in servizio presso un'impresa:
Manager per la sostenibilità
Lo sviluppo sostenibile è diventato una priorità per le imprese e Federmanager ha elaborato uno specifico disciplinare, utilizzato dalla società di certificazione RINA, per valutare conoscenze, esperienze ed abilità personali per qualificare i manager per la sostenibilità. Tale figura manageriale contribuisce all’evoluzione responsabile dei processi produttivi, gestisce il sistema ambientale dell’azienda avendo come obiettivi la sicurezza di prodotto e lo sviluppo di soluzioni per categorie svantaggiate. Cura i progetti di innovazione sostenibile, di conciliazione vita-lavoro, le pari opportunità e la responsabilità sociale dell'impresa. In Italia l’80% delle aziende quotate al FTSE-MIB ha attribuito a un comitato del Cda la responsabilità per la gestione dei temi connessi alla sostenibilità, perché a essere sostenibili le aziende guadagnano, sia in termini economici sia in termini reputazionali. I manager certificati in sostenibilità sono fra l’altro in grado di:
- recepire le indicazioni e le opportunità dell’economia circolare, dell’efficienza energetica e dell’innovazione;
- individuare le aree di miglioramento e gestire i rischi dell'impatto ambientale;
- rimodellare la cultura aziendale nell’ottica di precisi criteri di sostenibilità.
Manager certificati per la sostenibilità interessati a collaborare con imprese:
- Torino: Claudio Berionni, Christine Caillaud, Valentina Duffaut, Roberta Laudito, Emanuela Savigliano
- Alessandria: Paola Gilardi
Manager di Rete
Professionista di elevata esperienza che, a seconda della modalità e della situazione, può riassumere in sé le caratteristiche delle tipologie di manager precedenti, ma che ha la specifica responsabilità di guidare e coordinare una rete di Imprese. La principale caratteristica del manager di rete è di essere “super partes“ per coordinare una rete di imprese, costituita da imprenditori e aziende, nella direzione più opportuna in relazione agli obiettivi, senza privilegiare alcuno a scapito di altri. Data la particolare responsabilità e la peculiare connotazione di una rete, il manager di rete possiede una spiccata capacità di governare le relazioni e di mediare fra le diverse esigenze delle imprese partecipanti. In questo senso prevale l’abilità nella gestione delle relazioni e la capacità di creare empatia e senso di appartenenza al progetto comune. Il manager di rete opera in tutte le fasi del ciclo di vita di una rete di imprese: esplorazione, incubazione, creazione, organizzazione, operatività, evoluzione, mettendo al servizio della rete d’imprese: competenza, esperienza e passione per essere riconosciuto, accettato ed ascoltato come “promotore e organizzatore” nel cammino di sviluppo della rete. In tale ruolo il manager di rete valorizza le competenze specialistiche di altri professionisti per coprire tutta la gamma di competenze che sono richieste per far nascere e crescere una rete di imprese.
Maggiori informazioni sui manager certificati
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Maggiori informazioni sulla certificazione dei profili manageriali e sui manager nel territorio sono disponibili contattando la sede Federmanager più vicina, o visitando il relativo sito Web cliccando l’immagine in alto a sinistra della testata Dirigenti Industria.
01 giugno 2022