A Torino il fulcro delle celebrazioni sarà l’esposizione del celeberrimo ritratto del vecchio, considerato l’Autoritratto di Leonardo, che, a pari merito con L’Uomo Vitruviano custodito a Venezia, è considerato la sua opera più conosciuta al mondo. L’opera risale al 1515 circa e raffigura l’artista e genio toscano negli ultimi anni di vita, quando viveva in Francia ed era al servizio della corte di re Francesco. Il famoso disegno è di proprietà dei Musei Reali, ma è custodito nel caveau della Biblioteca Reale di piazza Castello, che garantisce condizioni microclimatiche tali da conservarne l’integrità nel tempo. 

La mostra, dal titolo “Leonardo da Vinci. Disegnare il futuro”, sarà ospitata nelle sale della Galleria Sabauda a partire dal 15 aprile, giorno della nascita del grandissimo artista e scienziato. Esposte fino al 14 luglio 2019, ci saranno anche numerose opere di diversi altri artisti, tra i quali Michelangelo, Raffaello e Rembrandt. L’esposizione sarà completata anche dalla collezione di 13 disegni autografi leonardeschi, acquistati nel 1839 da Carlo Alberto, e dal Codice sul volo degli uccelli, regalato alla Biblioteca di piazza Castello nel 1893. 

In tutto, alla mostra torinese che celebra l’anno leonardiano, saranno esposte 50 opere che raccontano la ricerca di Leonardo, non solo nel campo artistico ma anche scientifico. Ma la mostra ai Musei Reali sarà anche un’occasione per soffermarsi su un tema finora inesplorato, ovvero il rapporto di Leonardo con il Piemonte, attraverso le citazioni dei luoghi presenti negli scritti dell’artista. Disegno catalizzatore sarà il foglio del Codice Atlantico con il Naviglio di Ivrea. 

La mostra – a cura di Enrica Pagella, Francesco Paolo Di Teodoro, Paola Salvi – realizzata in collaborazione con Regione Piemonte, Città di Torino, Università degli Studi e Politecnico, si inserisce tra le iniziative finanziate dal Comitato per le Celebrazioni dei 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci presso il Ministero per i Beni e le Attività Culturali.