Rappresentanza, tutela e servizi
Questi gli ambiti essenziali all’interno dei quali si muoverà il percorso comune di elaborazione del Piano programmatico. Un percorso che faremo insieme e che rafforzerà il nostro senso di appartenenza, unitamente al rinnovamento degli Enti Collaterali della Federazione.

di Donato Amoroso
Presidente Federmanager Torino
Circa una decina di anni fa ho avuto l’opportunità di condividere nel corso di una riunione aziendale con una buona parte del management una serie di argomenti che venivano riassunti nell’acronimo VUCA (Volatility Uncertainity Complexity Ambiguity).
Si trattava di temi che sembravano caratterizzare più che mai quel periodo, nel quale qualsiasi previsione di tipo politico, sociale ed industriale appariva di difficile individuazione.
Gli incontri e le riunioni che ne seguirono avevano lo scopo di fare crescere, in particolare nel gruppo dirigente, la consapevolezza che regole, metodi e prassi consolidate fino a quel momento risultavano in gran parte superate.
Emergeva quindi chiara la necessità che la “cassetta degli attrezzi” di ciascun manager richiedesse una rivisitazione profonda per poter affrontare le sfide che si sarebbero presentate nel nuovo orizzonte.
Ma, se allora lo scenario ci sembrava incerto, ambiguo, complesso e volatile, cosa dovremmo dire oggi?

Donato Amoroso
Abbiamo assistito negli ultimi anni a veri e propri stravolgimenti sul fronte geopolitico internazionale, ma con le più recenti elezioni americane è stata impressa una ulteriore enorme accelerazione al processo di riposizionamento globale, costringendo inevitabilmente le nostre aziende, e dunque anche noi stessi che ne siamo interpreti, a ripensare al futuro ancora una volta in modo diverso.
La sintesi in premessa è d’obbligo perché, per potersi muovere in questo scenario, del tutto nuovo e inedito, un grande e qualificato contributo sarà richiesto al management, che, per il ruolo che gli è proprio, come al solito fungerà da punto di cerniera per individuare ed interpretare le traiettorie in grado di tradurre nel quotidiano azioni e piani.
Con le dovute differenze e proporzioni, anche noi nel nostro piccolo, come Federmanager APDAI, stiamo vivendo un periodo di grande intensità, dove la necessità di esprimere e rendere operativo un Piano programmatico, rappresentativo della voce e delle esigenze di tutti gli iscritti, si somma alla gestione del quotidiano, che per il nostro territorio, particolarmente colpito da dinamiche industriali di settore, risulta molto intensa.
Assumendo come primario questo obiettivo, la Giunta esecutiva si è ingaggiata con grande impegno per una stesura più inclusiva possibile del Piano, che contiamo di poter chiudere entro il primo trimestre dell’anno con l’approvazione in Consiglio. Per il livello di elaborazione che ad oggi abbiamo raggiunto, il Piano si configura come un documento concreto, basato sui tre ambiti essenziali che di fatto caratterizzano la nostra Associazione: rappresentanza, tutela e servizi. Un Piano quindi mirato a riprendere i temi distintivi, ma anche allineato alla linea federale, che solo recentemente ha visto un importante avvicendamento a livello nazionale.
Insieme al lavoro sul Piano, nel breve periodo dovremo anche rivolgere la nostra attenzione al rinnovo degli Enti Collaterali della Federazione, dove ricordo che, a partire dalla scorsa consiliatura, eravamo riusciti ad assicurare a Federmanager APDAI un discreto posizionamento, dopo un prolungato periodo nel quale la rappresentanza non era adeguata alla dimensione dell’Associazione. Una rappresentanza adeguata negli Enti che si trovano nella necessità di avvicendamenti, per ottenere la quale, anche in questa circostanza, metteremo nuovamente a fattor comune i profili migliori che abbiamo a disposizione. Questa rinnovata e diffusa presenza negli Enti che caratterizzano la nostra Associazione ci consentirà di vivere in modo ancora più ampio ed inclusivo la vita associativa, che si basa sullo scambio costante tra territori e Federazione nell’interesse dei Soci.
Conto di potervi illustrare i contenuti del Piano programmatico già a partire dal prossimo numero del periodico, convinto come sono che, oltre alla condivisione degli obiettivi, il percorso comune che faremo
insieme su questa strada ci distinguerà nel rafforzare il nostro senso di appartenenza.
Articolo tratto da Dirigente d'Azienda dell'Associazione Federmanager Torino
01 febbraio 2025