Sostenibilità ed efficienza energetica nell'industria
Conferenza sulle migliori soluzioni industriali per la sostenibilità
Franco Torelli
Presidente Federmanager Trento
Nella splendida cornice del prestigioso palazzo Benvenuti a Trento, lo scorso mese di gennaio Federmanager Trento ha organizzato una interessante conferenza
sulle migliori soluzioni industriali per la sostenibilità e
l’efficienza energetica delle nostre aziende, tema sempre piu pressante e attuale sia per i crescenti costi
dell’approvigionamento energetico sia per gli sfidanti
obiettivi ambientali dell’Agenda 2030.
La conferenza è stata davvero un successo di partecipazione e di contenuti, grazie anche alla collaborazione con l’Ordine degli Ingegneri di Trento, rappresentato dall’ing. Andrea Dorigato, che ha consentito
di allargare la platea, oltre che ai manager, anche ad
ingegneri molto interessati e coinvolti: quattro ore letteralmente volate ad ascoltare le migliori proposte per il
risparmio energetico industriale.
La forma più classica del risparmio energetico industriale è un impianto di cogenerazione nel quale con
un motore primo accoppiato ad un alternatore viene
prodotta energia elettrica e la conseguente energia termica viene recuperata per altri usi industriali.
Tipico è l’esempio dell’industria della carta: spesso si
impiega una turbina a vapore alimentata da una caldaia e accoppiata ad un alternatore che produce energia
elettrica per movimentare gli impianti industriali, prima
tra tutte l’enorme macchia continua, vero cuore della
cartiera. Il vapore in uscita dalla turbina ha ancora un
contenuto di energia termica tale da riscaldare i rulli
essiccatori della macchina continua.
Con un abbattimento dei costi energetici e del consumo di energia
non rinnovabile.
Il dott. Fabio Poletto è il direttore generale di Fluence
Italy S.r.l. multinazionale nelle soluzioni per il trattamento delle acque reflue attraverso tecnologie innovative e
sostenibili.
Ci ha parlato dei vantaggi dell’economia circolare partendo dal biometano mostrando vari esempi
virtuosi: nell’industria alimentare ad esempio scarti a
base di zuccheri o grassi consentono di ottenere grandi quantitativi di metano da riutilizzare nell’impianto industriale.
Quindi anziché effettuare costosi smaltimenti
delle acque reflue suggerisce impianti ben più convenienti – sia economicamente che ambientalmente –
composti da idonei digestori che sfruttano anche gli
ultimi Joule di energia dei materiali.
Il dott. Marco Cuttica è il vulcanico senior sales engineer della AB Energy, azienda lombarda che progetta,
produce, installa e supporta soluzioni di cogenerazione industriale concentrandosi sull’efficienza energetica
e sulla sostenibilità.
Ricordando a tutti che “l’energia più pulita è quella che
non si consuma”, ci ha dimostrato con dati alla mano
che in Italia – dove l’energia ha i costi maggiori che in
tutta Europa – la cogenerazione industriale è particolarmente vantaggiosa, talvolta ben più del fotovoltaico,
considerando l’impatto ambientale dello smaltimento
dei pannelli giunti a fine vita.
L’ing. Davide Tosi è il responsabile ufficio progettazione di S.T.A. Società Trattamento Acque ed è esperto nella depurazione – sia prima che dopo l’impiego
industriale – e nella potabilizzazione delle acque.
Ci
ha illustrato un sistema innovativo nel trattamento biologico a fanghi attivi sviluppato con il dipartimento di
Ingegneria dell’Università di Trento, che favorisce un
particolare sviluppo dei batteri che degradano il carico inquinante delle acque reflue consentendo di diminuire la quantità di fanghi da inviare allo smaltimento
ed incrementando la resa depurativa.
Non a caso gli
esperti della sua squadra sono stati definiti “i sarti della
depurazione” proprio per i loro ottimi impianti ritagliati
su misura sulle esigenze di ogni singolo cliente.
Stefano Tasinato della Frigotherm Ferrari Gmbh spiega invece i segreti della trigenerazione dove in cascata si produce vantaggiosamente energia elettrica,
energia termica e energia frigorifera: il motore primo
– spesso un motore a combustione interna ciclo Otto
alimentato a metano – produce energia elettrica tramite un alternatore e l’energia termica recuperata viene
usata sia per usi industriali sia per produrre energia frigorifera tramite un ciclo ad assorbimento; questo particolare ciclo frigorifero non richiede energie elettrica
per comprimere un fluido refrigerante, bensì si basa
solo su trasformazioni di stato – liquido e gassoso –
del fluido in combinazione con una sostanza utilizzata
quale assorbente – ammoniaca oppure bromuro di litio – richiedendo soltanto calore.
Sergio De Rinaldis Saponaro di TCT Nanotech ci stupisce con il suo HTF Compact, un nanofluido rivoluzionario a base di particelle “più piccole di un batterio
ma più grandi di un virus” che migliora enormemente
l’efficienza termica negli scambiatori di calore: la presenza di queste nanoparticelle a base di ossidi di rame
e alluminio riarrangia la struttura molecolare del fluido
migliorando la velocità di scambio termico grazie ad
una migliore interazione tra le zone di scambio termico
attraverso un meccanismo di micro convezione di queste nanoparticelle nel refrigerante arrivando a migliorare l’efficienza energetica fino al 40%.
Infine gli esperti dell’APIAE, l’Agenzia Provinciale per
l’incentivazione delle Attività Economiche, Francesco Marchi, Daniele Bernardi e Luca Santelli hanno
accennato alle moltissime agevolazioni provinciali per
scegliere, definire ed installare impianti industriali per il
risparmio energetico a vantaggio dell’impresa e della
collettività.
È stata illustrata la nuova legge provinciale
sull’economia L.P 6/2023 che crea un quadro normativo innovativo, semplice ed organico delle politiche
pubbliche provinciali in materia di promozione della
competitività delle imprese e tra gli scopi troviamo proprio la promozione dell’efficientamento energetico, la
riduzione dell’impatto ambientale, favorire il riequilibrio
territoriale e la transizione ecologica, sostenere la ricerca e i processi di innovazione, la trasformazione tecnologica e digitale ed anche valorizzare la responsabilità
sociale dell’impresa.
È stata questa un’ottima occasione per conoscere a
360° lo stato dell’arte in tema di efficientamento energetico delle nostre industrie e per conoscere casi concreti e virtuosi di aziende che hanno messo in pratica
queste proposte.
Dobbiamo convogliare le potenzialità
di una piena ed efficace applicazione di queste tecnologie nel nostro sistema produttivo per rispondere
ai bisogni del territorio, delle imprese e degli individui
nell’attuale contesto di cambiamento, garantendo lo
sviluppo economico e un progresso inclusivo e sostenibile.
Cioè, come sintetizza Confindustria Trento, attuare il modello Società Trentino 5.0.
16 febbraio 2024