Incontri su pensioni e ceto medio
Incontri tenuti nel mese di gennaio 2025 nelle tre Circoscrizioni di Trieste, Pordenone e Udine dove si è sviluppato il tema “Pensione Ceto Medio – Passato, Presente, Futuro”

Francesco De Benedetto
Consigliere direttivo Federmanager FVG
Il nostro Socio Antonio Pesante negli ultimi 6 anni è stato componente del Comitato di Coordinamento Nazione Pensionati di Federmanager, nonché, da molti anni ha svolto il ruolo di referente Pensionati del Triveneto e del Friuli VG.
Ha interpretato questi suoi ruoli con molta abnegazione, spirito di servizio ed una perseveranza non comune, valori che tutti gli riconoscono sia in ambito regionale che nazionale.
Ora, terminati i due mandati previsti dallo Statuto Nazionale, quale componente del Consiglio Nazionale dei Pensionati, ha informato i Consiglieri, nel corso dell’ultimo Comitato Direttivo di Federmanager FVG tenutosi a novembre 2024, che era giunto il momento di passare il testimone, anche per un ricambio generazionale, in ambito Triveneto e Regionale. Ha ritenuto quindi di concludere i suoi mandati con una serie di incontri che si sono tenuti nel mese di gennaio 2025 nelle tre Circoscrizioni di Trieste, Pordenone e Udine sviluppando il tema “Pensione Ceto Medio – Passato, Presente, Futuro”.
Nella prima parte del suo intervento ha evidenziato come vi siano stati, dal 2000 al 2024, ben 12 interventi governativi che hanno penalizzato, in forme più o meno forti, la pensione di tutti coloro che superavano la soglia da 3 a 4 volte quella minima lorda che è di circa 600 €.
La penalizzazione ha riguardato il mancato adeguamento della perequazione totale o parziale con percentuali diverse e variabili sia negli anni sia rispetto al valore della pensione lorda.
Ciò si è tradotto, secondo gli studi effettuati da CIDA, in una perdita del 30% del potere di acquisto nel corso di questi 20 anni.
CIDA e Federmanager hanno cercato con diverse modalità di difendere le pensioni attraverso ricorsi in sede civile, azioni di lobby, pubblicizzando la problematica attraverso eventi a cui venivano invitati i politici delle varie maggioranze ed opposizioni.
Purtroppo, nessuna delle iniziative è riuscita a portare risultati concreti, visto che sia la Corte di Cassazione che la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo hanno avallato i provvedimenti di penalizzazione previsti dai vari Governi per motivazioni legate alla situazione finanziaria delle casse dello Stato e dunque hanno sempre rigettato i ricorsi presentati.
L’attuale Governo ha fatto approvare dal Parlamento il 28 dicembre 2024, attraverso la richiesta di fiducia sulla legge finanziaria, una perequazione in linea con il passato degli ultimi 20 anni, visto che per pensioni lorde superiori 4/5 volte la minima e dunque con valori superiori a 2993,05 € l’abbattimento sul tasso di inflazione previsto dello 0,8%, è del 90%, mentre per pensioni superiori a 5 volte la minima si scende al 75%. Da sottolineare come sia stata considerata l’inflazione dello 0,8%, ben inferiore a quella reale, che l’ISTAT ha indicato come valore ben più elevato.
Per quanto concerne il futuro, Pesante ha tenuto a sottolineare come, nel corso dell’ultimo incontro a cui ha partecipato quale componente del Consiglio Nazionale Pensionati, abbia rivolto l’invito al nuovo Presidente Walter Quercioli a continuare la battaglia sulle pensioni perseguendo 3 iniziative:
- Far riconoscere l’importanza della Dirigenza e del Ceto Medio
- Compartecipazione dei colleghi in servizio
- Manifestazione plenaria (sullo stile di quella di Torino dei 40.000)
Un ulteriore argomento trattato nel corso dei tre incontri è stato quello della reiterata richiesta di CIDA a Governo e Parlamentari della separazione dell’Assistenza dalla Previdenza. Solo ciò potrà garantire la sostenibilità del sistema pensionistico, specialmente in periodo storico di forte denatalità come quello attuale.
Sul tema del Fisco ha informato che i contatti avuti da CIDA con importati esponenti politici prima dell’approvazione della Legge Finanziaria, avevano fatto ben sperare circa la possibilità di elevare a 60.000 € la fascia di reddito a cui applicare l’aliquota IRPEF del 35%.
Speranza andata delusa poiché Governo e Parlamento non hanno ritenuto possibile applicare detta aliquota per la mancanza di coperture finanziarie adeguate.
Vedremo se nel corso della finanziaria che sarà approvata alla fine del 2025, CIDA, anche attraverso ulteriori iniziative (il sostegno di esperti esterni quali il Presidente di Itinerari Previdenziali e la presenza della nostra Associazione alle trattative sulla finanziaria), consentiranno di ottenere i miglioramenti auspicati. L’ultimo argomento trattato da Pesante è stato quello dell’Assistenza Sanitaria Integrativa evidenziando come il FASI sia uno strumento indispensabile per i dirigenti anche in considerazione di una sanità pubblica sempre più in difficoltà. Le performance finanziarie del nostro FASI sono ottime, anche per l’ulteriore spinta data dall’attuale Presidente e ciò ha consentito anche un buon miglioramento delle prestazioni a favore degli iscritti. Pesante ha però sollecitato tutti a vigilare perchè queste performance non sveglino appetiti e invidie da parte di altri poteri.
Ha infine concluso con l’auspicio che CIDA anche con l’impulso di FEDERMAGER si impegni nei prossimi anni su questi principali temi:
- Riforma pensioni senza penalizzare il lavoro,
- Separazione dell’Assistenza dalla Previdenza
- Lotta all’evasione ed elusione fiscale (930 miliardi)
- Equità fiscale su redditi di uguale importo
- Lavoro, Istruzione, Formazione e Innovazione, mettendo al centro competenza e merito
Ognuno degli incontri si è concluso con grandi attestazioni di stima nei confronti di Antonio Pesante che ha assicurato, seppur in altre forme, di rimanere a disposizione di FEDERMANAGER e dei suoi associati.
25 febbraio 2025