I giovani tra ricerca e futuro!

La ventisettesima Borsa di studio Giacomo Bonaiuti premia ancora una volta due giovani donne con interessi nella ricerca.

Oscar Eliantonio 

Socio ALDAI
Lo scorso 6 novembre 2017 si è tenuta in ALDAI la consueta cerimonia di consegna della Borsa di studio “Giacomo Bonaiuti“.
Di anno in anno l’importanza di questa Borsa di studio acquista una giusta ed ulteriore risonanza a testimonianza del successo che ha avuto nell’ambito accademico della Laurea in Chimica in tutte le sue specializzazioni, a partire dal primo vincitore del 1991: Gilberto Nini, per giungere alle due vincitrici del 2017.
Quest’anno il numero dei candidati è stato notevolmente elevato: 36, provenienti da tutte le Università lombarde dove si tengono corsi accademici attinenti alla Chimica. La Commissione valutatrice ha avuto il piacere di esaminare le 36 candidature trovandole quasi tutte di alto profilo ed estremamente interessanti.
Dopo questo primo esame la Commissione ha redatto una short list di otto nomi di studenti meritevoli di attenzione, sia dal punto scolastico sia da quello del contesto familiare. Gli studenti sono stati ascoltati anche tramite video-conferenza per facilitarne l’audizione per motivazioni diverse e al termine di questo lavoro i membri della Commissione sono stati unanimi nella proclamazione delle due vincitrici che hanno ricevuto il giusto riconoscimento dai promotori della Borsa di studio.
Come è noto una Borsa di studio è finanziata da ALDAI, mentre l’altra è finanziata direttamente dai figli di Giacomo Bonaiuti e dal GSE (Gruppo Seniores Edison) nella cui azienda ha lavorato per tutta la sua vita Giacomo Bonaiuti, che riuscì a laurearsi in ingegneria chimica proprio per merito delle Borse di studio conquistate nella sua vita di lavoro e di studio.
Silvana Menapace, Vice Presidente di ALDAI, ha fatto gli onori di casa ricordando come il filo conduttore di questa bella manifestazione ospitata da sempre dall’ALDAI sta nell’impegno dell’Associazione in materia di formazione e di raccordo con l’Università. Questo presupposto fa sì che sia la nostra Società sia i giovani hanno davanti un futuro brillante che darà loro tante soddisfazioni. L’ALDAI vuole guardare in avanti, alle future generazioni, ai giovani di talento e di elevato livello, ai dirigenti del futuro; soggetti da non abbandonare alle sole leggi del mercato, ma da incentivare al massimo, nei limiti del possibile.
E proprio Raffaele Bonaiuti ha voluto ricordare i criteri fondanti di questa Borsa di studio, istituita ormai oltre venticinque anni fa in memoria di suo padre, Giacomo Bonaiuti, dirigente Montedison; i figli alla morte del padre hanno voluto colmare questo senso di gratitudine a chi aveva aiutato il padre istituendone una analoga, che premiasse gli studenti di Chimica e di Ingegneria Chimica. Al babbo piaceva la chimica ed era rimasto dispiaciuto come questa fosse stata messa sotto accusa dall’opinione pubblica. Il babbo avrebbe gradito molto questo riconoscimento a studenti che riescono ad ottenere risultati brillanti nonostante le condizioni economiche non altrettanto floride. E questo è il senso di quanto finora fatto in tutti questi anni di premiazioni. Memore di quanto detto in anni passati da alcuni colleghi di Giacomo Bonaiuti, Raffaele a voluto ricordare il babbo per la sua umanità, la sua competenza professionale e l’attenzione per la persona, di qualunque livello professionale fosse.
Interviene a questo punto Domenico Albanese, professore, in rappresentanza della Società Chimica Italiana che rappresenta i 4.000 associati della sezione lombarda che propone momenti di riflessione con un Convegno sui Nuovi Orientamenti della Chimica e sostiene e sponsorizza i Giochi della Chimica riservati agli studenti della Scuola secondaria di 2° grado (scuole superiori). Ha poi voluto stigmatizzare alcuni atteggiamenti non consoni con la sostenibilità ambientale e alimentare come l’uso scorretto degli antibiotici per l’alimentazione animale, del glifosato l’erbicida totale (non selettivo) attualmente più usato in agricoltura e dell’olio di palma un grasso di origine vegetale che per le sue caratteristiche può essere paragonato al burro ed è per questo che viene utilizzato nella maggior parte dei prodotti da forno e, ahimè, anche negli alimenti per l’infanzia e nel latte formulato per i neonati. Questi sono purtroppo gli esempi che nuocciono alla Chimica e alla sua corretta utilizzazione nel mondo produttivo.
A questo punto seguono i due interventi che focalizzano l’impegno dei giovani al mondo del lavoro prendendo spunto dal progetto nazionale sull’Alternanza Scuola-Lavoro.
Il primo è testimoniato da Elisa Zonca, giovane donna manager di Randstad che ci dice della sua passione per il tema molto attuale della donna al lavoro. Ha cambiato ben otto aziende ottenendo qualificazioni difficili da spendere subito ma importanti per il lavoro successivo. Ha fatto anche l’insegnante di Business English in Università, tornando da dove era partita in Randstad, qui riceve l’incarico di creare la Divisione Youth@Work - HR solutions che orienta e prepara i giovani al mercato del lavoro in modi diversi sia da sola sia in collaborazione con altri operatori del territorio come Fondazioni, Associazioni e Imprese aziendali con la promozione simultanea di tutti gli interessi e, in particolare, di chi in questo contesto, può avere maggiori difficoltà a orientarsi e a inserirsi in un mercato del lavoro sempre più complesso e multi sfaccettato.
Il secondo è testimoniato da ALDAI che qui è rappresentata da Francesco Dindo, responsabile locale dell’Associazione VISES-Federmanager, nelle sue attività a favore dei giovani. L’impegno per i giovani e la scuola si traduce nel dare alla scuola conoscenze e al mondo del lavoro competenze nell’attività di Alternanza Scuola-Lavoro. Il progetto prevede la creazione di una mini-impresa reale: dall’ideazione alla realizzazione, con un piano esecutivo messo a punto da JA Italia. 

Nell’anno scolastico 2016/2017 sono stati seguiti 9 istituti e 12 mini imprese seguite dai tutor ALDAI con 250 studenti e 20.000 ore di ASL.

Nell’anno scolastico 2017/2018 saranno seguiti 23 istituti e 40 mini imprese in Lombardia, con 800 studenti e 80.000 ore di ASL.

Grazie alla raccolta Fondi Federmanager verrà diffuso anche nelle scuole superiori delle zone terremotate. Intervengono ora alcuni giovani premiati negli anni passati.
Cominciamo con Davide Sala (premiato nel 2012) e laureatosi in Scienze e Tecnologie Farmaceutiche, che ha scelto di lavorare nel mondo farmaceutico nell’area commerciale e che ha spronato le giovani premiate a responsabilizzarsi in tutto ciò che faranno. Marta Stucchi laureatasi in Chimica Industriale
nel 2013, dopo una esperienza in Grecia ha fatto il dottorato in Italia, per poi volare in Canada al Politecnico di Montréal per un anno di post-dottorato. Ora ha scelto di rientrare in Italia come ricercatrice in Università a Milano. Tutto ciò è estremamente arricchente! In Canada va tutto bene, il livello retributivo è molto più alto che in Italia, inoltre vogliono e stimano i giovani ricercatori italiani. Ha incitato i presenti a sostenere la Ricerca!
Veniamo al terzo ospite: Rosario Ferrante premiato nel 2003. Rosario lavora in Eni nel Drilling & Production come interfaccia supervisore delle piattaforme petrolifere: gli piace in particolare affrontare e risolvere le problematiche del sito per poi portarle agli esperti dell’R&D.
Ed ora siamo alle due premiate 2018, due giovani donne che dimostrano il loro grande entusiasmo per la chimica in tutte le sue accezioni e che ancora una volta dimostrano come le donne, il genere femminile è molto importante per il nostro futuro.
Felicia Campo studentessa di Chimica e Tecnologie Farmaceutiche presso l’Università di Pavia si è già laureata con 110/110 e lode. Proveniente dalla provincia di Messina ha dovuto sacrificarsi per la lontananza da casa. Ha dovuto subito affrontare e vincere una Borsa di studio ISU per vivere nel Collegio Golgi di Pavia. Brillante il suo corso di studi: ora vede per il suo futuro l’iscrizione ad un Master sullo Sviluppo dei Farmaci in azienda. Felicia viene premiata da Marta Stucchi.
Gessica Barocco è anche lei studentessa di Chimica e Tecnologie Farmaceutiche ma presso l’Università di Milano ed è vicina al traguardo, mancandole ormai solo due esami. Ha deciso di sviluppare la sua tesi di laurea all’estero. Giovane di Romano di Lombardia in provincia di Brescia, ha fatto la pendolare per studiare a Milano; aveva fatto anche il test di ammissione alla Facoltà di Medicina vincendolo, ma decidendo poi di dedicarsi alla chimica. È volontaria educatrice di adolescenti nell’oratorio della sua città ed è anche appassionata di arrampicata sportiva. Gessica viene premiata da Rosario Ferrante.
E ricordiamo cosa ebbe a dire tempo fa la professoressa Fiorenza Viani del Politecnico di Milano, contenta nel vedere questa “bella gioventù” (parole testuali), che rettifica l’immagine spesso deteriore della nostra gioventù offerta dai mezzi di informazione che sono permeati di molto pessimismo: è vero che la crisi è pesante e generalizzata, ma esistono molte persone brillanti e motivate dalla realizzazione dei loro sogni che meritano la nostra attenzione e il nostro plauso.
Qualche giorno dopo la premiazione, una delle due giovani premiate, Gessica Barocco, ha indirizzato una significativa lettera a Raffaele Bonaiuti, che la Direzione ALDAI e la Redazione di Dirigenti Industria hanno deciso di pubblicare. 

È passata una giornata e pian piano riesco a realizzare ciò che è successo, ancora non mi sembra vero!
Vorrei innanzitutto ringraziare nuovamente sia Lei, sia tutta l'ALDAI, vorrei ringraziarvi non solo per la Borsa di studio, ma anche per il pomeriggio che mi avete dato modo di trascorrere.
È stato un momento ricco di emozioni, sono rimasta molto colpita da tutti gli interventi fatti, ma soprattutto mi sono emozionata quando ho avuto modo di conoscere nel dettaglio la storia che si cela dietro questo premio e quindi sentirla parlare di suo padre Giacomo Bonaiuti. Tutto ciò mi ha resa ancora più onorata di aver vinto questo premio, penso che l'aver creato delle Borse di studio volte a dare un aiuto agli studenti di chimica a raggiungere i loro obiettivi sia un gesto estremamente nobile, sono contenta che sia rivolta agli studenti di chimica; questa materia è spesso ostica ma se studiata a fondo mostra mille sfaccettature e tutto il fascino che in un primo impatto nasconde.
Sono stati utili e interessanti anche gli interventi volti a spiegare i progetti e le attività che l'Associazione Dirigenti svolge nei confronti dei giovani, ero a conoscenza dell'associazione ma non di queste attività che personalmente ritengo davvero molto utili: io in primis ho frequentato un liceo e penso che la realtà aziendale e tutto ciò che c'è alla base del "mondo del lavoro" siano concetti molto lontani per un adolescente, soprattutto liceale, e che la scuola da sola non riesca a fornire informazioni riguardanti il funzionamento di questo tipo di realtà. Ritengo pertanto ottima l'idea di un confronto tra tutor aziendali e studenti, soprattutto se c'è un risvolto, non solo teorico, ma pratico che permetta ai ragazzi di "toccare con mano" la realtà di cui lì si vuole mettere a conoscenza. Credo che questo sistema li aiuti a porsi degli obiettivi e a riflettere con cognizione di causa su ciò che vorrebbero diventare in futuro. Un momento che ho avuto e avrò sempre a cuore è stato quello in cui i precedenti vincitori della Borsa di studio hanno raccontato la loro esperienza, quello di cui si occupano ora, che obiettivi sono stati in grado di raggiungere e soprattutto in che modo questo premio ha contribuito a renderli ciò che oggi sono. Questo momento mi ha riempita di gioia ma soprattutto di motivazione: sapere che sono partiti come me, come dei semplici studenti universitari e ora hanno raggiunto gli obiettivi che si sono prefissati lavorando sodo, muovendosi per imparare nuove lingue, cercando di adattarsi alle situazioni e anche ai problemi che si sono trovati davanti mi ha fatta molto riflettere, mi ha resa motivata, piena di voglia di continuare ad apprendere concetti, di studiare, di apprezzare il mio ambito di studio sempre di più superando scoraggiamenti e difficoltà che mi si presentano e mi si presenteranno, perché spero che un giorno potrò anche io raccontare esperienze simili a quelle che ho avuto modo di ascoltare, ai futuri vincitori delle Borse di studio.
Credo che non ci sia un modo per esprimere a parole di quanto sono riconoscente per questo premio, quanto lo sono per essermi sentita apprezzata per quello che faccio e per quelli che sono i miei obiettivi, questo premio è un grande aiuto per poterli raggiungere. Se non c'è un modo per esprimere gratitudine a parole, credo che il modo migliore per farlo sia quello di continuare a lavorare duramente, sfruttando al meglio le possibilità che mi avete offerto, continuare a lavorare in vista dei miei obiettivi, non fermandomi davanti agli ostacoli nella speranza che un giorno potrò rendervi in parte orgogliosi dei risultati che riuscirò ad ottenere. È stata una giornata che difficilmente dimenticherò. Ci vediamo alla prossima premiazione, sarò curiosa di conoscere i vincitori che anche quest'anno selezionerete.
Grazie, di cuore. Gessica Barocco