CIDA incontra il Viceministro Leo
Il principale elemento distintivo della politica tributaria degli ultimi anni è stato l’assenza di un disegno organico riformatore. Serve una riforma complessiva del sistema fiscale
Ieri mattina una delegazione CIDA composta da Teresa Lavanga (Direttore), Mario Cardoni (Direttore Generale Federmanager) e Massimo Fiaschi (Segretario Generale Manageritalia) ha incontrato il Viceministro MEF Maurizio Leo.
CIDA ha fatto presente che il principale elemento distintivo della politica tributaria degli ultimi anni è stato l’assenza di un disegno organico riformatore. Nuove detrazioni o deduzioni si sono sommate a variegati trattamenti di favore dando luogo a un sistema fiscale non solo molto oneroso ma anche complesso, farraginoso, contraddittorio e distorsivo. Quindi l’idea di una riforma complessiva del sistema fiscale è accolta con favore dalla Confederazione.
Tuttavia, nel passare dalla legge delega ai decreti attuativi, CIDA ha chiesto maggiore attenzione per quella fetta di contribuenti che sostiene il maggior carico fiscale e che è costituita in larga parte proprio dai soggetti rappresentati.
Fra i vari punti evidenziati dalla Confederazione vi sono stati: ampliamento della detraibilità delle tax expenditures, ampliamento del tetto di applicazione delle agevolazioni fiscali relative alla retribuzione variabile, migliore razionalizzazione della spesa assistenziale.
In particolare, poi, CIDA ha focalizzato l’attenzione sui fondi di sanità integrativa. In un progetto del Ministro della Salute, infatti, si vorrebbero includere nei nuovi LEA maggiori prestazioni, innalzare la cosiddetta “quota Sacconi” al 30% e conteggiare per i LTC solo le prestazioni invece dei premi pagati.
Questo restringerebbe moltissimo la possibilità d’azione dei fondi integrativi con ripercussioni su tutto il sistema sanitario, anche pubblico.
Altro punto toccato nell’incontro è quello relativo al blocco della perequazione delle pensioni. CIDA ha chiesto al Viceministro di tener conto dell’alto costo pagato, in termini di perdita di potere d’acquisto, dalle pensioni rappresentate e di non reiterare anche per il 2024 le disposizioni varate con la Legge di Bilancio 2023.
Il Viceministro si è dimostrato molto collaborativo, ha gradito l’apprezzamento sulle intenzioni ai benefici fiscali alle retribuzioni incrementali dei lavoratori dipendenti, compresi i dirigenti, e per aver nella delega fiscale più volte richiamato la tutela della previdenza complementare e del bene salute; e si è reso disponibile che fosse esplicitata, accanto alla previdenza complementare, anche la tutela della “assistenza sanitaria integrativa”.
Ha poi promesso un costante coinvolgimento della Confederazione sui temi trattati e si è reso disponibile ad approfondire le questioni più di dettaglio insieme agli altri Ministri competenti.
CIDA è la Confederazione sindacale che rappresenta unitariamente a livello istituzionale dirigenti, quadri e alte professionalità del pubblico e del privato. Le Federazioni aderenti a CIDA sono: Federmanager (industria), Manageritalia (commercio e terziario), FP-CIDA (funzione pubblica), CIMO (sindacato dei medici), Sindirettivo (dirigenza Banca d’Italia), FENDA (agricoltura e ambiente), Federazione 3° Settore CIDA, FIDIA (assicurazioni), SAUR (Università e ricerca), Sindirettivo Consob (dirigenza Consob), Sumai-Assoprof (Sindacato Medici ambulatoriali).