Pensioni: CIDA, da Itinerari Previdenziali giusto richiamo a politiche attive del lavoro
Un serio cambio di rotta da parte del nostro Paese che oggi necessiterebbe di una seria revisione dell'organizzazione del lavoro e dei modelli produttivi
Il nono rapporto di Itinerari Previdenziali, ribadisce che non c’è allarme sulla spesa pensionistica nonostante gli effetti negativi della pandemia, conferma la necessità di separare assistenza e previdenza e introduce il tema delle politiche attive del lavoro come riforma indispensabile per realizzare un welfare moderno. E’ quanto afferma Mario Mantovani, Presidente di CIDA la confederazione dei dirigenti pubblici e privati e delle alte professionalità, commentando l’ultimo rapporto del centro studi presieduto da Alberto Brambilla sul bilancio del sistema previdenziale, presentato oggi al Senato.
“Quello delle politiche attive del lavoro è un discorso che CIDA porta avanti da tempo, convinta che sia l’unico modo per garantire interventi e sostegni pubblici al mercato del lavoro senza sconfinare nell’assistenzialismo. Ma, in base alle analisi di Itinerari Previdenziali, diventa anche strumento di riequilibrio della spesa pubblica. Le politiche attive del lavoro, infatti, rientrano nelle quattro azioni da intraprendere per mantenere la sostenibilità pensionistica, insieme ad un atteggiamento coerente fra età pensionabile e aspettative di vita, a misure volte a favorire un’adeguata permanenza sul lavoro delle fasce più senior della popolazione e alla capacità di progettare una vecchiaia in buona salute. Le politiche attive del lavoro, inoltre, vanno realizzate congiuntamente ad un’intensificazione della formazione professionale, anche on the job. Insomma, un serio cambio di rotta da parte del nostro Paese, che oggi vede la quasi totalità della spesa pubblica indirizzata verso sussidi e assistenzialismo, quando invece necessiterebbe di una seria revisione della propria organizzazione del lavoro e dei propri modelli produttivi”, ha concluso Mantovani.
CIDA è la Confederazione sindacale che rappresenta unitariamente a livello istituzionale dirigenti, quadri e alte professionalità del pubblico e del privato. Le Federazioni aderenti a CIDA sono: Federmanager (industria), Manageritalia (commercio e terziario), FP-CIDA (funzione pubblica), CIMO-FESMED (medici del SSN), Sindirettivo (dirigenza Banca d’Italia), FENDA (agricoltura e ambiente), Federazione 3° Settore CIDA, FIDIA (assicurazioni), SAUR (Università e ricerca), Sindirettivo Consob (dirigenza Consob).